Jack lo squartatore: differenze tra le versioni

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La poveretta merità un po' di rispetto e pieta, la sua foto post autopsia non rileva ai fini della storia.
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'''Jack lo squartatore''' (''Jack the Ripper'' in [[Lingua inglese|inglese]]) è l'appellativo dato a uno sconosciuto [[serial killer]] che agì tra l'estate e l'autunno del 1888 nel degradato quartiere di [[Whitechapel]], nell'[[East End]] di [[Londra]].
[[File:29 Hanbury Street.jpg|miniatura|Luogo in cui venne assassinata Annie Chapman, al 29 di Hanbury Street.]]
Il nome è tratto dalla firma in calce del serial killer in una [[Lettere di Jack lo squartatore|lettera]] pubblicata nel periodo delle uccisioni e indirizzata alla ''[[Central News Agency]]'' da un soggetto anonimo che asseriva di essere l'assassino.
 
== Storia ==
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Presentava un unico, profondo taglio alla gola, dal quale fuoriusciva ancora molto sangue, come dichiarò il cocchiere. La polizia ne concluse che l'arrivo di quest'ultimo avesse disturbato l'assassino, che non ebbe modo di infierire sulla donna completando il suo macabro rituale.<ref name="doppio">Polidoro, pp. 23-27.</ref>
 
==== Catherine Eddowes (46 anni) ====
Il suo corpo fu ritrovato il 30 settembre in Mitre Square, in un lago di sangue e in posizione supina, come tutte le altre vittime. La donna era stata sottoposta a un vero e proprio martirio dall'assassino, che, non essendo riuscito a infierire sulla vittima precedente, avrebbe cercato una seconda vittima su cui accanirsi. Il volto era completamente sfigurato e irriconoscibile, se non per il colore degli occhi. Naso e lobo dell'orecchio sinistro erano stati asportati, così come la palpebra dell'occhio destro, solcata da profondi tagli. Il volto presentava un taglio a "V" sulla parte destra e numerosi tagli sulle labbra, tanto profondi da mostrare le gengive. Il corpo era sventrato da un enorme e unico taglio verticale che dall'inguine arrivava fino alla gola: lo stomaco e gli intestini erano stati estratti e appoggiati sulla spalla destra, il fegato appariva tagliuzzato, il rene sinistro e gli organi genitali erano stati portati via. La vittima era stata, come di consueto, sgozzata quasi fino alla decapitazione. Furono inoltre rinvenute tracce di [[sperma]].<ref name="doppio" /> Non molto lontano dal luogo del delitto, più precisamente a Goulston Street, verso le 2:55 del mattino circa, venne trovata una porzione insanguinata e sporca di feci del grembiule di Eddowes, vicino a un graffito sgrammaticato, generalmente interpretato come: "''Gli ebrei sono coloro che non verranno accusati di niente''". Il messaggio sembrava implicare che un ebreo, o forse diversi ebrei, fossero responsabili della serie di omicidi, ma non è chiaro se la scritta fosse stata fatta dall'assassino o se fosse semplicemente accidentale e nulla avesse a che fare con il caso, visto che graffiti dello stesso tenore erano comuni a Whitechapel. Il commissario di polizia Charles Warren temeva che il graffito potesse scatenare violente rivolte antisemite, causando così disordini in un quartiere già molto degradato, e ordinò che la scritta fosse cancellata prima dell'alba.
[[File:EDDOWES-MORTUARY2.jpg|miniatura|Foto mortuaria di Catherine Eddowes eseguita dopo l'autopsia]]
Il suo corpo fu ritrovato il 30 settembre in Mitre Square, in un lago di sangue e in posizione supina, come tutte le altre vittime. La donna era stata sottoposta a un vero e proprio martirio dall'assassino, che, non essendo riuscito a infierire sulla vittima precedente, avrebbe cercato una seconda vittima su cui accanirsi. Il volto era completamente sfigurato e irriconoscibile, se non per il colore degli occhi. Naso e lobo dell'orecchio sinistro erano stati asportati, così come la palpebra dell'occhio destro, solcata da profondi tagli. Il volto presentava un taglio a "V" sulla parte destra e numerosi tagli sulle labbra, tanto profondi da mostrare le gengive. Il corpo era sventrato da un enorme e unico taglio verticale che dall'inguine arrivava fino alla gola: lo stomaco e gli intestini erano stati estratti e appoggiati sulla spalla destra, il fegato appariva tagliuzzato, il rene sinistro e gli organi genitali erano stati portati via. La vittima era stata, come di consueto, sgozzata quasi fino alla decapitazione. Furono inoltre rinvenute tracce di [[sperma]].<ref name="doppio" /> Non molto lontano dal luogo del delitto, più precisamente a Goulston Street, verso le 2:55 del mattino circa, venne trovata una porzione insanguinata e sporca di feci del grembiule di Eddowes, vicino a un graffito sgrammaticato, generalmente interpretato come: "''Gli ebrei sono coloro che non verranno accusati di niente''". Il messaggio sembrava implicare che un ebreo, o forse diversi ebrei, fossero responsabili della serie di omicidi, ma non è chiaro se la scritta fosse stata fatta dall'assassino o se fosse semplicemente accidentale e nulla avesse a che fare con il caso, visto che graffiti dello stesso tenore erano comuni a Whitechapel. Il commissario di polizia Charles Warren temeva che il graffito potesse scatenare violente rivolte antisemite, causando così disordini in un quartiere già molto degradato, e ordinò che la scritta fosse cancellata prima dell'alba.
 
==== Mary Jane Kelly (25 anni) ====
[[File:MaryJaneKelly Ripper 100.jpg|miniatura|Foto mortuaria di Mary Jane Kelly.]]
{{Vedi anche|Mary Jane Kelly}}
Mary Jane Kelly è l'ultima vittima attribuita a Jack lo squartatore. Il suo corpo, che giaceva sul letto della stanza in cui viveva in affitto al numero 13 di Miller's Court, vicino a Spitalfields Market, fu scoperto il 9 novembre 1888 poco dopo le 10:45. Il suo omicidio, anche per la "messinscena" del cadavere, è considerato il più orribile tra i cinque: la gola era squarciata, il viso gravemente mutilato e irriconoscibile, il petto e l'addome aperti, i seni erano stati asportati e molti organi interni rimossi. Il fegato giaceva tra le gambe, l'intestino era arrotolato sulle mani, il suo utero, i reni e un seno erano posizionati sotto la testa, i muscoli che ricoprivano gli arti erano stati asportati, e il cuore non fu trovato, anche se ne ''Il grande libro dei misteri irrisolti'' di Colin Wilson si legge che fosse su un cuscino, disposto come un macabro trofeo. I vicini riferirono di aver sentito una donna singhiozzare «''Murderer!''!» («''Assassino''!») intorno alle 4 del mattino, e a quell'ora fu fatta risalire la morte.<ref>Polidoro, pp. 34-42.</ref>
 
=== Altre possibili vittime ===