Citizen science: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata |
m Refusi |
||
Riga 3:
Il termine '''''citizen science''''' (letteralmente, ''scienza dei cittadini'' in [[lingua inglese|inglese]]) indica quel complesso di attività collegate ad una [[ricerca scientifica]] a cui partecipano semplici cittadini [[dilettante|dilettanti]] ('''citizen scientist''')<ref>https://www.scienzainrete.it/articolo/citizen-science-scienza-di-tutti/valentina-meschia/2016-03-10</ref>.
Il primo esempio di progetto di citizen science viene ritenuto il conteggio ornitologico degli uccelli dal 1900 in poi il giorno di Natale
== Definizioni ==
Riga 22:
Nel progetto Socientize<ref>{{Cita web|url=http://www.socientize.eu/?q=eu/content/socientize-0|titolo=Socientize|accesso=4 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180901113850/http://socientize.eu/?q=eu%2Fcontent%2Fsocientize-0|dataarchivio=1 settembre 2018|urlmorto=sì}}</ref> finanziato dal VII Programma Quadro dell’Unione Europea si individuavano i Citizen scientist come attori attivi nei processi scientifici con compiti che spaziano dalla semplice condivisione delle proprie risorse computazionali alla proposizione di nuove linee di ricerca considerandoli come parte di una nuova e aperta infrastruttura scientifica (c-infrastructure).
Alcuni progetti tipici della citizen science sfruttano le potenzialità
==Aspetti educativi==
Riga 34:
Una classificazione in termini di impegno da parte dei partecipanti è stata proposta da Muki Hacklay in Citizen Science and Policy: A European Perspective<ref name="1stUse">{{Cita web|autore=Muki Haklay|titolo=Citizen Science and Policy: A European Perspective|url=https://www.wilsoncenter.org/sites/default/files/Citizen_Science_Policy_European_Perspective_Haklay.pdf|editore=Woodrow Wilson International Center for Scholars|pp=14-15|data=2015|accesso=3 giugno 2016|dataarchivio=18 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161018170921/https://www.wilsoncenter.org/sites/default/files/Citizen_Science_Policy_European_Perspective_Haklay.pdf|urlmorto=sì}}</ref> che riconosce i seguenti tipi di attività:
* Rilevazioni passive (Passive sensing): si basa sul fatto che i partecipanti mettono a disposizione una risorsa (ad esempio il proprio cellulare o uno spazio del proprio cortile) per effettuare delle rilevazioni in automatico mediante sensori appositi. Le informazioni ottenute vengono quindi inviate agli scienziati per una loro analisi e utilizzo. Un tipico esempio è [[Flightradar24]] in cui le informazioni sui voli attivi in una determinata area vengono forniti da volontari che hanno installato presso le loro case dei ricevitori ADS-B che ricevono segnali inviati dai trasponder dei velivoli.
* Volunteer Thinking
* Osservazioni ambientali ed ecologiche: progetti focalizzati sul monitoraggio ambientale o su osservazioni riguardanti la flora e la fauna. Un esempio è rappresentato dal progetto britannico Big Garden Birdwatch per l'osservazione e l'identificazione di uccelli con lo scopo finale di far acquisire una consapevolezza sugli aspetti di conservazione della natura e dei vari tipi di uccelli. Nel 2017 è stato lanciato un progetto europeo gruppo di ricercatori dell'[[Università di Berna]] per la mappatura della farfalla ''[[Vanessa atalanta]]'' che è nota per la sua migrazione nel continente europeo, i cui avvistamenti da parte di appassionati entomologi potranno essere comunicati tramite un sistema di portali web e applicazioni sviluppate per i dispositivi mobili<ref>[https://insectmigration.wordpress.com/red-admiral-migration/la-migrazione-dellatalanta/ La migrazione dell’Atalanta]</ref>.
* Rilevazioni partecipate (Participatory sensing): è una tipologia simile alla precedente ma i partecipanti hanno un maggiore controllo sui processi. Due esempi sono: il progetto EveryAware, in cui i partecipanti hanno usato i loro smartphone per monitorare il livello di rumore nei pressi dell'aeroporto Heathrow di Londra mediante un software fornito dagli organizzatori del progetto; l'applicazione mobile LastQuake<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Rémy|cognome=Bossu|nome2=Frédéric|cognome2=Roussel|nome3=Laure|cognome3=Fallou|data=2018-06-01|titolo=LastQuake: From rapid information to global seismic risk reduction|rivista=International Journal of Disaster Risk Reduction|volume=28|pp=32-42|lingua=en|accesso=2020-07-31|doi=10.1016/j.ijdrr.2018.02.024|url=http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2212420918302097}}</ref>, gestita dal ''Centro Sismologico Euro-Mediterraneo,'' che colleziona le testimonianze degli utenti che hanno avvertito una scossa sismica per offrire un'informazione appropriata in tempo reale sullo scuotimento del suolo e i possibili danni provocati.
|