Partito Popolare Italiano (1994): differenze tra le versioni

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|nome = Partito Popolare Italiano
|logo = Partito Popolare Italiano.svg
|segretario = &[[#32;Segretario|vedi sotto]]
|presidente = [[#Presidente|vedi sotto]]
*[[Mino Martinazzoli]]<br /><small>(1994)</small>
|vicesegretario = [[#Vicesegretario|vedi sotto]]
*[[Rocco Buttiglione]]<br /><small>(1994-1995)</small>
|coordinatore = [[#Coordinatore|vedi sotto]]
*[[Gerardo Bianco]]<br /><small>(1995-1997)</small>
*[[Franco Marini]]<br /><small>(1997-1999)</small>
*[[Pierluigi Castagnetti]]<br /><small>(1999-2002)</small>
|presidente = &#32;
*[[Rosa Russo Iervolino]]<br /><small>(1994)</small>
*[[Giovanni Bianchi (politico)|Giovanni Bianchi]]<br /><small>(1994-1997)</small>
*[[Gerardo Bianco]]<br /><small>(1997-1999)</small>
|vicesegretario =
|vicepresidente =
|coordinatore =
|portavoce =
|stato = ITA
|fondazione = 18 gennaio [[1994]]
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|sede = [[Piazza del Gesù (Roma)|Piazza del Gesù]], 46 - 00186 [[Roma]]
|abbreviazione = PPI
|partito =
|ideologia = [[Cristianesimo democratico]]<ref name="Banchoff" /><ref name="AnttiroikoMälkiä2007">{{Cita libro|autore1=Ari-Veikko Anttiroiko|autore2=Matti Mälkiä|titolo=Encyclopedia of Digital Government|url=http://books.google.com/books?id=iDrTMazYhdkC&pg=PA389|accesso=19 luglio 2013|anno=2007|editore=Idea Group Inc (IGI)|isbn=978-1-59140-790-4|p=389|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131009062000/http://books.google.com/books?id=iDrTMazYhdkC&pg=PA389|dataarchivio=9 ottobre 2013|urlmorto=no}}</ref><br />[[Cristianesimo sociale]]
|internazionale = [[Internazionale Democratica Cristiana]]
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|seggi3 = {{Seggi|9|87|P|a=[[Elezioni europee del 1994 in Italia|1994]]}}
|seggi4 =
|testata = ''[[Il Popolo]]''<br />''[[La Discussione]]'' (1994-1995)
|giovanile = Giovani Popolari
|iscritti = 172.711<ref>{{Cita web|url = http://archivio.agi.it/articolo/98ce0985b54e3edf041c75ea61633099_19970108_ppi-i-numeri-congressuali/?query=direzione_nazionale_ppi&year=1997&month=1|titolo = Ppi: i "numeri" congressuali {{!}} Agi Archivio|accesso=24 ottobre 2015|sito = archivio.agi.it|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151118120604/http://archivio.agi.it/articolo/98ce0985b54e3edf041c75ea61633099_19970108_ppi-i-numeri-congressuali/?query=direzione_nazionale_ppi&year=1997&month=1|dataarchivio = 18 novembre 2015}}</ref>
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== Storia ==
 
=== Preludio e nascita del partito ===
{{vedi anche|Frammentazione della Democrazia Cristiana}}
[[File:Mino Martinazzoli.jpg|sinistra|miniatura|Mino Martinazzoli, ultimo [[Segretari della Democrazia Cristiana|segretario della DC]] e primo segretario del PPI]]
Il 12 ottobre [[1992]] la [[DemocraziaMino CristianaMartinazzoli]] elessevenne eletto [[Minosegretario Martinazzolidella Democrazia Cristiana]] segretario, comesuccedendo successore diad [[Arnaldo Forlani]], mentre il partito si trovava in crisi di consensi, in seguito agli scandali di [[Tangentopoli]] che videro coinvolti diversi suoi dirigenti nazionali; in un momento in cui si doveva fronteggiare anche illa crescente movimentocrescita della [[Lega Nord]] e in una situazione storica internazionale che vedeva il termine del peso dell'influenza [[Unione Sovietica|sovietica]] e un mutevole quadro di molte formazioni politiche nazionali.
 
La linea programmatica deldi neosegretario[[Mino Martinazzoli|Martinazzoli]] si palesò all'assemblea programmatica costituente, svoltasi a [[Roma]] daltra il 23 alil 26 luglio [[1993]]: secondo Martinazzoli, il partito aveva necessità di cambiare profondamente, pur senza rinnegare le sue radici ideali e storiche, trasformandosi da un "''partito delle tessere''" a un "''partito di programma''", fondato sul valore cristiano della solidarietà; e dettò la linea per una "fase costituente", per fare emergere ciò che definì, volendo tracciare una cesura con il passato recente, "terza fase storica della tradizione cattolico-democratica". Si ebbe un azzeramento del tesseramento e una nuova campagna di adesioni, applicando criteri di accettazione più restrittivi.
 
La nuova linea politica della segreteria, per fondare un nuovo partito d'ispirazione cristiana e popolare, venne accettata all'unanimità dall'assemblea DC, trovando la contrarietà solo di [[Ermanno Gorrieri]], che volle poi creare una nuova formazione politica, i [[Cristiano Sociali]]. [[Mariotto Segni]] era invece convinto dell'impossibilità di cambiare dall'interno la [[Democrazia Cristiana]] e si era precedentemente dimesso dal partito, creò i ''Popolari per la Riforma'' e aderì poi ad [[Alleanza Democratica (Italia)|Alleanza Democratica]]. Nella nuova situazione politica, i partiti hanno di fronte una nuova legge elettorale, la [[Legge Mattarella]], nata in seguito a un'iniziativa referendaria, che ebbe anche il sostegno della DC.
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=== Segreteria Buttiglione ===
Con la presenza di 853 delegati, in rappresentanza di 233.000 iscritti, alla fine di luglio del [[1994]] si tenne a [[Roma]] il primo congresso nazionale del partito, per scegliere il sostituto di Martinazzoli alla segreteria, dove si manifestò uno scontro che si polarizzò fra l'ala sinistra e destra del partito, i primi avevano proposto, inizialmente, diverso tempo prima dei lavori, la candidatura dell'ex [[Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani#Presidenti|presidente dell'ACLI]] [[Giovanni Bianchi (politico)|Giovanni Bianchi]], che venne però successivamente ritirata all'ultimo momento, per avere maggiori garanzie di vittoria, con quella del [[Capogruppo (parlamento)|capogruppo]] PPI al [[Senato della Repubblica|Senato]] [[Nicola Mancino]]; i secondi proposero il [[professore]] e neo-[[Camera dei deputati (Italia)|deputato]] [[Rocco Buttiglione]].
 
La contrapposizione derivò da una diversa visione della strategia di alleanza con le altre forze politiche: mentre la destra del partito non escludeva a priori un'alleanza sia con il [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]], guidato dadi [[Massimo D'Alema]], che con [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] di [[Silvio Berlusconi]], la sinistra era molto più ostile all'idea di realizzare un'alleanza con Berlusconi.
 
Fra i contrari all'ipotesi [[Rocco Buttiglione|Buttiglione]] v'era l'ex segretario Martinazzoli, (che dichiarò che sarebbe stato come eleggere un [[sosia]] di Berlusconi), la presidente Iervolino ed esponenti come [[Beniamino Andreatta]], [[Sergio Mattarella]], e [[Rosy Bindi]] e la presidente Iervolino; fra i favorevoli a Buttiglione c'erano [[Franco Marini]] ede l'ex premier [[Emilio Colombo]].
 
Furono fatti da [[Ciriaco De Mita]] tentativi per evitare divisioni, proponendo di ritirare la propria candidatura sia a [[Giovanni Bianchi (politico)|Bianchi]] che a [[Rocco Buttiglione]], che però non cedette alla richiesta. Al voto la candidatura di Buttiglione prevalse su quella di Mancino, ottenendo il 56% del consenso. A Giovanni Bianchi fuvenne data laeletto presidenzapresidente del partito. Prima dell'elezione il congresso approvò un ordine del giorno per impegnare il nuovo segretario a perseguire una strategia di concorrenza sia a sinistra che a destra, e per escludere, fino al prossimo congresso, alleanze con la destra e Forza Italia. Visto l'esito del congresso, non ritrovandosi nella nuova linea della segreteria a cui il quotidiano di partito doveva fare riferimento, [[Sergio Mattarella]] si dimise dalla direzione politica de ''[[Il Popolo]]'', compito che poi verrà affidato a [[Luca Borgomeo]].
 
A novembre del [[1994]] si svolse anche un turno di [[Elezioni amministrative in Italia del 1994#Elezioni comunali del novembre 1994|elezioni amministrative]] che coinvolsero quasi tre milioni di elettori, in questa occasione il PPI raccolse il 12,7% dei consensi. Martinazzoli fu candidato dal partito a [[Sindaci di Brescia|sindaco di Brescia]], sostenuto nel suo programma anche dal [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] e dai [[Federazione dei Verdi|Verdi]], dove viene eletto con il 56,5% dei voti, vincendo sul candidato della Lega Nord e di Forza Italia (partiti che pochi mesi prima avevano ottenuto circa il 52% delle preferenze) [[Vito Gnutti]], [[Ministri dell'industria, del commercio e dell'artigianato della Repubblica Italiana|Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato]] in carica.
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==== Governo tecnico Dini ====
CadutoCon illa caduto del [[Primo Governo Berlusconi|primo governo Berlusconi]], il 13 gennaio [[1995]] venne affidato l'[[Presidente del Consiglio incaricato|incarico di formare un nuovo governo]] al [[Ministri del tesoro della Repubblica Italiana|Ministro del tesoro]] dimissionariouscente [[Lamberto Dini]], trattandosi di un esecutivo composto di soli tecnici, in linea con quanto chiesto dal Partito PopolarePPI. In seguito si riunirono i leader della nuova maggioranza per stabilire il lavoro da compiere in Parlamento nei prossimi mesi, riunione in cui furono presenti [[Massimo D'Alema]], [[Mariotto Segni]] e [[Umberto Bossi]], si assentò volontariamente Buttiglione, che venne sostituito dai capigruppi di Camera e Senato Andreatta e Mancino. Così dopo sei mesi dall'inizio della [[XII legislatura della Repubblica Italiana|XII legislatura]], il Partito Popolare poté rientrare a far parte, insieme ai [[Progressisti]], nella maggioranza parlamentare, e si arrivò alla formazione del [[governo Dini]] il 17 gennaio [[1995]] che rimase in carica fino al 18 maggio [[1996]].
{{Vedi anche|Governo Dini}}
Caduto il [[Primo Governo Berlusconi|primo governo Berlusconi]], il 13 gennaio [[1995]] venne affidato l'[[Presidente del Consiglio incaricato|incarico di formare un nuovo governo]] al [[Ministri del tesoro della Repubblica Italiana|Ministro del tesoro]] dimissionario [[Lamberto Dini]], trattandosi di un esecutivo composto di soli tecnici, in linea con quanto chiesto dal Partito Popolare. In seguito si riunirono i leader della nuova maggioranza per stabilire il lavoro da compiere in Parlamento nei prossimi mesi, riunione in cui furono presenti [[Massimo D'Alema]], [[Mariotto Segni]] e [[Umberto Bossi]], si assentò volontariamente Buttiglione, che venne sostituito dai capigruppi di Camera e Senato Andreatta e Mancino. Così dopo sei mesi dall'inizio della [[XII legislatura della Repubblica Italiana|XII legislatura]], il Partito Popolare poté rientrare a far parte, insieme ai [[Progressisti]], nella maggioranza parlamentare, e si arrivò alla formazione del [[governo Dini]] il 17 gennaio [[1995]] che rimase in carica fino al 18 maggio [[1996]].
 
=== Scontro tra Buttiglione e Bianco ===
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=== Segreteria Castagnetti ===
 
==== IV congresso straordinario ====
Al IV Congresso straordinario del PPI a [[Rimini]] tra il 30 settembre e il 2 ottobre [[1999]], avviene l'elezione del successore di [[Franco Marini]] alla segreteria nazionale, dove si candidano [[Pierluigi Castagnetti]] (supportato dal segretario uscente Marini e il favorito all'elezione), il [[Partito Popolare Italiano (1994)#Vicesegretari|vicesegretario uscente]] [[Dario Franceschini]] e il [[Ministri dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica della Repubblica Italiana|Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica]] [[Ortensio Zecchino]] (supportato da [[Ciriaco De Mita]]), e viene eletto Castagnetti con il 69,12% dei voti (più alta del previsto), mentre Franceschini e Zecchino ottengono rispettivamente il 16% e il 13%<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/online/fatti/ppi/ppi/ppi.html|titolo=la Repubblica/fatti: Castagnetti segretario con 69 per cento dei voti|sito=www.repubblica.it|accesso=2022-06-28}}</ref>. Nel corso del congresso viene approvata a sorpresa, nella confusione generale che scatena quasi una rissa, una mozione proposta dal segretario del PPI di Brescia (fedelissimo di [[Mino Martinazzoli]]) che cancella la figura del presidente dagli organigrammi del partito, impedendo ipoteticamente al segretario uscente Marini di essere eletto a quella carica, oltre a tentare di scardinare l'alleanza Marini-Castagnetti<ref name=":0" />. Sotto la sua guida, il PPI è stato fautore di una ristrutturazione dello schieramento [[Centrismo|centrista]], pur nella logica [[Bipolarismo|bipolare]], e di un'alleanza col [[centro-sinistra]].
 
==== Confluenza nella Margherita ====
{{vedi anche|La Margherita}}
Il 18 ottobre [[2000]], con la segreteria di [[Pierluigi Castagnetti|Castagnetti]], il PPI è stato tra i promotori della confluenza nella [[lista elettorale]] [[Democrazia è Libertà - La Margherita|La Margherita]] di [[Francesco Rutelli]], insieme agli altri partiti di centro de [[L'Ulivo]]: [[I Democratici]] di [[Arturo Parisi]], [[Rinnovamento Italiano]] di [[Lamberto Dini]] e l'[[Unione Democratici per l'Europa]] di [[Clemente Mastella]].
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* 30 maggio 1996 – 27 ottobre 1998: [[Sergio Mattarella]], <small>vice: [[Gianclaudio Bressa]]</small>
* 27 ottobre 1998 – 29 maggio 2001: [[Antonello Soro]], <small>vice: [[Franco Monaco]]</small>
* 6 giugno 2001 – 24 marzo 2002: [[Pierluigi Castagnetti]]<ref>[[Capogruppo (parlamento)|Capogruppo]] de ''[[La Margherita]]-[[L'Ulivo]] alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]]''</ref>
 
==== Senato della Repubblica ====
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* 21 aprile 1994 – 8 maggio 1996: [[Nicola Mancino]], <small>vice: [[Gian Guido Folloni]], poi [[Diego Carpenedo]] & [[Michele Lauria]]</small>
* 16 maggio 1996 – 29 maggio 2001: [[Leopoldo Elia]], <small>vice: [[Paolo Giaretta]]</small>
*6 giugno 2001 – 24 marzo 2002: [[Paolo Giaretta]]<ref>Vice-[[Capogruppo (parlamento)|capogruppo]] vicario de ''[[La Margherita]]-[[L'Ulivo]] al [[Senato della Repubblica]]''</ref>
 
==== Parlamento europeo ====
* 18 gennaio 1994 – 18 luglio 1994: [[Mario Forte]]
* 1994–199919 luglio 1994 – 19 luglio 1999: [[Pierluigi Castagnetti]]
* 20 luglio 1999 – 24 marzo 2002: [[Guido Bodrato]]
 
== Nelle istituzioni ==
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=== Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri ===
 
* [[Enrico Micheli]] ([[Governo Prodi I]] -, [[Governo D'Alema II|D'Alema II]] -e [[Governo Amato II|Amato II]])
 
===Collocazione parlamentare===
=== Vicepresidenti del Senato ===
*'''Opposizione''' ([[1994]]-[[1995]])
 
*'''Maggioranza''' ([[1995]]-[[2001]])
* [[Giorgio De Giuseppe]] ([[XI legislatura della Repubblica Italiana]])
*'''Opposizione''' ([[2001]]-[[2002]])
* [[Michele Pinto]] ([[XII legislatura della Repubblica Italiana]])
 
=== Vicepresidenti della Camera ===
 
* [[Lorenzo Acquarone]] ([[XII legislatura della Repubblica Italiana|XII]], [[XIII legislatura della Repubblica Italiana]])
 
== Risultati elettorali ==
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! width=20%| %
! width=20%| Seggi
! width=20%| Posizione
|-
! rowspan=2| [[Elezioni politiche in Italia del 1994|Politiche 1994]]
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| 11,0
| {{Seggi|33|630|P}}
|rowspan=2|Opposizione<ref>Berlusconi I</ref>
'''Maggioranza'''<ref>Dini</ref>
|-
! <small>Senato</small>
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| 6,81
| {{Seggi|62|630|P}}
| rowspan=2|'''Maggioranza'''
|-
! <small>Senato</small>
Riga 274 ⟶ 265:
| colspan=2| <small>Nella [[Democrazia è Libertà - La Margherita|Margherita]]</small>
| {{Seggi|43|630|P}}
|rowspan=2| Opposizione
|-
! <small>Senato</small>
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| {{Seggi|17|315|P}}
|-
| colspan=6"5" align="left" | <small><sup>'''a'''</sup> Nella lista [[Popolari per Prodi]], con [[Südtiroler Volkspartei|SVP]], [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]], [[Unione Democratica (1996)|UD]] e [[Comitati per l'Italia che vogliamo]] di [[Romano Prodi]].</small>
|}