C'è ancora domani: differenze tra le versioni

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La mattina seguente Delia lascia sul comodino di Marcella, che dorme nel letto, una busta con una lettera e con dei soldi che aveva originariamente messo da parte per il corredo nuziale della figlia, di nascosto da Ivano, che invece avrebbe voluto cavarsela riciclando il vecchio abito nuziale della moglie. Tali soldi avrebbero consentito alla ragazza di studiare e diplomarsi, in contrasto con il pensiero di Ivano per il quale non vale la pena sborsare dei soldi per l'istruzione delle figlie femmine ma solo per quella dei figli maschi.
 
Delia esce di nascosto per mettere in atto il suo piano. Ma, con grande sorpresa, anziché scappare, come tutto lasciava presagire, si scopre che la donna aveva invece programmato di recarsi alle urne a votare per la prima volta insieme a molte altre donne d'Italia. Poco prima di entrare nel seggio si rende però conto di aver smarrito la [[tessera elettorale]], cadutale inavvertitamente prima di uscire di casa: era proprio la tessera elettoraleessa il contenuto della misteriosa lettera che Delia custodiva. In quel momento viene raggiunta sia dal marito, che si era accorto della tessera elettorale sul pavimento e che l'aveva poi appollottolata scagliandola rabbiosamente a terra, con l'intento di riportarla a casa con la forza e sia dalla figlia, che aveva recuperato la tessera appallottolata, con l'intento di consegnarla alla madre per permetterle di votare.
 
Marcella, malgrado la ressa dei votanti, riesce a dare il documento a Delia.