Manfredi Talamo: differenze tra le versioni

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Nel 1923 conseguì il grado di Tenente e, a domanda, partì per la Tripolitania, dove rimase fino al 1930, comandando la Tenenza di Jefren ed assolvendo altri delicati incarichi; in tale comando fu encomiato quattro volte.
 
Rientrato in Italia, comandò prima la tenenza CC RR di Viterbo sino al 1934 per poi essere assegnato alla Legione RR CC di Bolzano, quindi, passò a disposizione del Ministero della Guerra a Roma. Assegnato al Servizio Informazioni e promosso maggiore per meriti eccezionali nel giugno 1938 continuò a prestare la sua opera nel S.I.M. (Servizio Informazioni Militari) anche dopo il giugno 1940, data della dichiarazione di guerra.
 
Nel settembre [[1941]], fu protagonista dell'[[Operazione "Black code"]]. Infiltratosi nell'ambasciata [[Stati Uniti d'America|USA]] a Roma, riuscì ad impossessarsi delle tabelle con i codici cifrati in uso agli addetti militari statunitensi. Nel 1942 individuò una rete spionistica tramite la quale l'Addetto Culturale dell'Ambasciata tedesca fece pervenire almeno 200 rapporti all'Addetto militare svizzero, reclutato dai Servizi britannici. Tale operazione fu talmente complessa che gli alleati nazisti si videro surclassati in casa, ed in particolar modo il Tenente Colonnello Herbert Kappler. L'Ufficiale tedesco non perdonerà mai lo smacco.