Junio Valerio Borghese: differenze tra le versioni
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Molti di questi atti, poi riconosciuti come [[Crimine di guerra|crimini di guerra]]<ref name="Bocca1995">{{Cita libro |url=https://books.google.it/books/about/Storia_dell_Italia_partigiana.html?id=VNQhAQAAIAAJ&redir_esc=y |autore=[[Giorgio Bocca]] |titolo=Storia dell'Italia partigiana |anno=1995 |p=478}}</ref>, furono occultati per decenni e vennero alla luce solo dopo il 1994 con la scoperta degli "[[Armadio della vergogna|armadi della vergogna]]"<ref>{{Cita web|url=https://www.cittadellaspezia.com/2017/06/25/il-museo-navale-tra-le-polene-e-il-teschio-nero-con-la-rosa-in-bocca-236880/|titolo=Il Museo navale, tra le polene e il teschio nero con la rosa in bocca|sito=Citta della Spezia|data=25 giugno 2017|lingua=it|accesso=5 ottobre 2022}}</ref><ref name="CommissioneParlamentare2006">{{Cita|Commissione Parlamentare, ''Relazione finale'', 2006|pp. 108-109}}.</ref>.
Fu presidente del [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|Movimento Sociale Italiano]] dal 1951 al 1953. Nel 1970 si fece promotore di un fallito [[colpo di Stato]], passato alla storia come "[[golpe Borghese]]" o "golpe dell'Immacolata", nonché di altre iniziative [[Eversione nera|eversive]] rientranti nel quadro della "[[Strategia della tensione in Italia|strategia della tensione]]"<ref>{{Cita web|url=https://www.studistorici.com/2016/09/29/tonietto_numero_27/|titolo=3/ Un colpo di stato mancato? Il golpe Borghese e l’eversione nera in Italia |rivista=Diacronie |data=29 settembre 2016}}</ref><ref>{{Cita libro |autore=Mirco Dondi |titolo=L'eco del boato. Storia della strategia della tensione 1965-1974 |città=Roma-Bari |editore=Laterza |anno=2015}}</ref>. In seguito al fallimento del golpe,
== Biografia ==
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