Ampsicora: differenze tra le versioni
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== La figura di Ampsicora nella cultura sarda ==
In virtù della vasta produzione letteraria, Ampsicora rimane senz'altro vivo nella cultura sarda come avversario della conquista romana. Mentre il suo nome ricorre spesso nella [[toponomastica]], è tuttavia raro trovare in Sardegna monumenti a lui dedicati, eccezion fatta per lo [[Stadio Amsicora]] e il quartiere residenziale dal medesimo nome, edificato principalmente negli [[Anni 1970|anni settanta]] a Cagliari.
Le vicende, rivisitate, dell'eroe, si ritrovano in ''Amsicora'', ultimo lavoro dedicato al teatro musicale dal compositore [[Luigi Canepa]], andato in scena al Politeama di Sassari il 29 aprile del 1903. L'opera è un lavoro d’occasione, commissionato a Canepa dall’Associazione Universitaria e ispirata al celebre episodio della storia sarda, su libretto di Salvatore Scano, avvocato e poeta nonché redattore letterario de «[[La Nuova Sardegna]]», il quale a sua volta elaborò una parodia del dramma storico ''Amsicora ossia supremo sforzo per la sarda indipendenza'' scritto nel 1865 dal rettore del [[Antonio Canopolo|Convitto nazionale Canopoleno di Sassari]] Bartolomeo Ortolani per una recita degli stessi allievi del Convitto.
La vita e il sacrificio di Ampsicora è rappresentata anche nel dramma storico in due atti dal titolo ''Ampsicora primo re'', scritto e diretto da Giuseppe Curreli, con musiche originali di Luciano Boris Smocovich, in scena per la prima volta al Teatro Alfieri di [[Cagliari]] il 14 novembre 2003.
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