Storia del cristianesimo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
m refuso |
||
Riga 76:
[[File:Nicaea_icon.jpg|miniatura|Icona raffigurante l'imperatore [[Costantino]] al centro con ai lati i vescovi del [[concilio di Nicea]] che sorreggono il testo del [[simbolo niceno-costantinopolitano]] del 381]]
Quando, nel 306, [[Costantino]] divenne imperatore la religione cristiana conobbe una legittimazione e
Oltre a legittimare il cristianesimo, Costantino si propose come garante della sua unità, ritenendo che da essa discendesse anche l'unità del suo impero. Per questo, si trovò personalmente a dover affrontare la questione dell'[[arianesimo]], una dottrina secondo la quale il [[Figlio di Dio]], in quanto "generato", non poteva essere considerato Dio allo stesso modo del Padre; una posizione teologica in netto contrasto con l'ortodossia cristiana con gravi conseguenze teologiche.<ref>{{cita|Duffy, 2001|p. 46}}.</ref><ref name=Brox62>{{cita|Brox, 2009|p. 62}}.</ref> Nel tentativo di dirimere la controversia, l'imperatore convocò nel 325 [[Concilio di Nicea I|un concilio a Nicea]], con lo scopo di stabilire definitivamente il [[dogma]] della Trinità che si concluse con la condanna delle dottrine ariane ed elaborata la prima organica stesura del ''[[credo niceno|credo]]'' cristiano con cui si affermava che Cristo fosse della stessa sostanza del Padre (''[[Homoousion]]''). Nonostante tale risultato, l'arianesimo non scomparve e, anzi, si diffuse velocemente in tutta la parte orientale dell'impero.<ref>{{cita|Duffy, 2001|p. 47}}.</ref><ref>{{cita|Brox, 2009|p. 63}}.</ref>
|