Potere Operaio: differenze tra le versioni
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Il centralismo operaio e del mondo della fabbrica nel contesto metropolitano nell'azione politica di Pot.Op. è stato l'elemento distintivo del gruppo (insieme a [[Lotta Continua]] che, seppur con differenze, condivideva questa impostazione) dal resto della sinistra extraparlamentare, orientata da un lato ad impostazioni estreme-ortodosse del [[marxismo-leninismo]], dall'altro all'influenza dei movimenti rivoluzionari internazionali, dal [[terzomondismo]] di ispirazione [[Ernesto Guevara|guevarista]] al [[maoismo]] "contadino" e alla [[rivoluzione culturale]].
=== "Lavoro Illegale"
{{P|[la sezione riporta notizie dubbie, cita pochissime fonti e le poche che cita appartengono a un testo che ha l'impianto di un libro di giornalismo scandalistico più che di storiografia]|politica|aprile 2025|arg2= [[File:Potereoperaio.jpg|upright=1.4|thumb|destra|Milano: manifestazione di Potere Operaio a fianco del Duomo (Fotografia realizzata da Tonino Conti)]]
Potere Operaio disponeva, dal 1971 (dopo il convegno di Roma dell'autunno di quell'anno) di una struttura denominata [[Lavoro Illegale]], segreta e armata, di cui era leader [[Valerio Morucci]]<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/settembre/05/Morucci_volevo_uccidere_Toni_Negri_co_9_050905051.shtml |titolo=Fonte:Corriere della Sera, 5 settembre 2005 |accesso=16 agosto 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090201054415/http://archiviostorico.corriere.it/2005/settembre/05/Morucci_volevo_uccidere_Toni_Negri_co_9_050905051.shtml |dataarchivio=1 febbraio 2009 |urlmorto=no }}</ref> sotto la responsabilità politica però di [[Oreste Scalzone]]. La struttura era nata grazie alla spinta di una parte del gruppo che spingeva verso un progressivo innalzamento del livello dello scontro, soprattutto dopo l'esperienza degli scontri di piazza dell'[[autunno caldo]] (in particolare quelli di [[Torino]] in Corso Traiano) e successivi.
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