Cangrande I della Scala: differenze tra le versioni

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Bartolomeo, dopo aver consolidato il potere, morì prematuramente il [[7 marzo]] [[1304]], e gli successe il fratello Alboino, più incline alla mediazione che alla guerra. Cangrande, spesso al suo fianco, mostrava diversamente dal fratello un temperamento cavalleresco e ambizioso: per questo Cangrande ottenne di poter condivedere il peso del governo, anche se in rapporto di subordinazione data la giovane età (14 anni). La effettiva cooreggenza sarebbe iniziata solo nel [[1308]], quando Cangrande ebbe anche il comando supremo delle forza armate.<ref>{{cita libro|H.|Spangenberg|Cangrande I della Scala|1992|Grafiche Fiorini|Verona}} p.10</ref>
 
Nell'aprile [[1305]] il signore di [[Ferrara]], [[Modena]] e [[Reggio Emilia]] si sposò con la figlia di [[Carlo II di Napoli]], diventando così un importante centro per la fazione guelfa d'alta Italia, impedito però dalla lega delle signorie minacciate: la lega, formata da Verona, [[Brescia]] e [[Mantova]], fi formò il [[21 maggio]], mentre l'[[8 novembre]] si aggiunse [[Parma]]. Modena e Reggio Emilia si aggiunsero l'[[11 febbraio]] [[1306]], mentre [[Francesco d'Este]], il quale dopo il matrimonio del fratello [[Azzo VII d'Este]] non poteva più ereditare il potere, si aggiunse per ultimo. Nel luglio dello stesso anno Alboino conquistò [[Reggiolo]] e invase il territorio ferrarese. Azzo decise di abbandonare la città, ma i seguaci riuscirono a fermare gli assalti nemici. L'esercito mantovano e veronese decise di ritirarsi dai territori ferraresi per andare in aiuto di [[Matteo Visconti]], il quale era stato cacciato nel [[1302]] dai guelfi [[Torriani]], ma che stava tentando di riappropriarsi del potere a [[Milano]]. In agosto venne affidato l'esercito a Cangrande, e si avvicinò a Bergamo, mentre il Visconti, radunati 800 cavalieri e 1.500 fanti<ref>{{cita libro|H.|Spangenberg|Cangrande I della Scala|1992|Grafiche Fiorini|Verona}} p.13</ref>, si unì alle truppe alleate. Guido della Torre preparò un forte esercito e riuscì a mettere in fuga Matteo Visconti, per cui, a quel punto, Cangrande non vide motivi per continuare, e decise di ritirarsi.
Cangrande partecipò alla prima azione militare a diciassette anni, nella campagna di suo fratello [[Alboino della Scala|Alboino]], nella quale fu messo a guida dell'esercito contro il guelfo [[Azzo VIII d'Este]], Signore di [[Ferrara]].
 
Il [[14 marzo]] riprese la guerra la guerra contro Azzo (alla lega si unì anche Ravenna), mentre il mese successivo venne siglata la pace con Milano.
 
===Al potere insieme al fratello===