Teatro romano di Helvia Recina: differenze tra le versioni
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All’[[orchestra]], che aveva un diametro di m 20,6, si accedeva attraverso due "aditus" che separavano la [[cavea]] stessa dal [[pulpitum]] della [[Spazio scenico|scaena]] e dai due "parascaenia": gli "aditus", sopra i quali si situavano i "tribunalia", erano decorati con pilastri incavati. All’ interno dell’ emiciclio dell’orchestra era sistemato anche il primo ordine di gradini destinato alle autorità: una notizia ricorda che il pavimento era rivestito in mosaico.
L’edificio scenico, di forma rettangolare, era lungo m 40,4, il palcoscenico aveva una larghezza di m 6; a m 12,4 dal fondo dell’esedra centrale il pulpitum conserva ancora alcuni dei pozzetti quadrati utilizzati per sostenere
Presentava inoltre la porta regia caratterizzata da un’esedra semicircolare, mentre le hospitales erano inquadrate da nicchie rettangolari – in un caso ancora visibili –, pavimentate con pianelle e decorate nella parte superiore da una serie di nicchie rettangolari. Grazie soprattutto alle descrizioni degli autori ottocenteschi riusciamo a definire una scaenae frons su due ordini, mossa da colonne che incorniciavano le nicchie, con incassi destinati forse a contenere bassorilievi e nicchie racchiuse fra colonne che decoravano due avancorpi ai lati della porta regia; solo in alcuni casi il tutto era rivestito di crustae marmoree.<ref name="web.archive.org">{{cita web |url=http://www.archeologiamacerata.sinp.net/siti_potenza/testi/ricina.html|titolo=La Valle del Potenza e le alte valli del Musone e dell'Esino - Macerata - Musei |urlmorto=sì |accesso=11 MARZO 2025 |dataarchivio=7 maggio 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060507132927/http://www.archeologiamacerata.sinp.net/siti_potenza/testi/ricina.html }}</ref>
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