Codice napoleonico: differenze tra le versioni

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Una pietra miliare nella [[codificazione]] fu il [[codice leopoldino|codice penale leopoldino]] promulgato nel [[Granducato di Toscana]] il 30 novembre 1786<ref>{{cita|Padoa-Schioppa, 2007|p. 444}}.</ref><ref>{{cita|Ascheri, 2008|pp. 267-268}}.</ref> sebbene che dal punto di vista formale giuridico, anch'esso mancasse degli elementi necessari per essere definito un vero e proprio [[Codice (diritto)|codice]] (nel senso contemporaneo), poiché non abrogava interamente le leggi previgenti ma si limitava a prescrivere la loro interpretazione conforme.<ref name="nota1">{{cita|Di Simone, 2012|p. 70}}.</ref>
 
In questo panorama la [[Francia]] viveva una situazione ancora più stantia, nonostante fosse il «cuore pulsante» dell'illuminismo e degli [[enciclopedisti]]. Da una parte il problema dell'incertezza del diritto si presentava particolarmente critico, tanto che vola volaaa[[Voltaire]] racconta che «un viaggiatore in questo paese, cambia leggi quasi tante volte quante cambia i cavalli di posta»;<ref group=N>«''Un homme qui voyage dans ce pays change de loi presque autant de fois qu’il change de chevaux de poste''». In {{cita libro|autore=Voltaire|opera=Dictionnaire philosophique|editore=Garnier|volume=tomo 18|titolo=Coutumes|anno=1878|url=https://fr.wikisource.org/wiki/Dictionnaire_philosophique/Garnier_(1878)/Coutumes}}</ref> persino i principi erano differenti, con il sud del paese che seguiva il diritto comune scritto e quello a nord rimasto ancora ad una forma [[consuetudine|consuetudinaria]] risalente all'epoca [[carolingi]]a.<ref name=TreccaniNapoleonico>{{Treccani|codice-civile-napoleonico_(Dizionario-di-Storia)|Codice civile napoleonico}}</ref><ref>{{cita|Fassò, 2020|pp. 12-13}}.</ref><ref name="Padoa-Schioppa p. 478">{{cita|Padoa-Schioppa, 2007|p. 478}}.</ref> Dall'altra parte il governo si dimostrò inadeguato nel portare avanti riforme sostanziali, condannando il Paese a un'arretratezza che sarà poi una delle cause della rivoluzione del 1789. Come ebbe a dire il celebre [[Jean-Étienne-Marie Portalis]], tra i principali autori del futuro codice, la «Francia non era che una società di società» e quindi era impossibile realizzare un progetto di riforma fintantoché il vecchio regime fosse ancora in vigore.<ref>{{cita|Ascheri, 2008|p. 253}}.</ref><ref>{{cita|Del Frate et al., 2018|p. 240}}.</ref>
 
== Genesi ==