Pierina Morosini: differenze tra le versioni

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|canonizzazione =
|santuario principale = [[Chiesa di Sant'Antonio di Padova (Albino)|Chiesa parrocchiale di Fiobbio]]
|ricorrenza = [[6 aprile]], [[6 maggio]] (a [[Bergamo]])
|attributi = Giglio, palma
|patrono di =
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=== L'Azione Cattolica e il lavoro ===
Nel [[1942]] entrò a far parte dell'[[Azione Cattolica]] aspirante a conoscere la figura di [[Maria Goretti]], la piccola martire delle Paludi Pontine, che su indicazione di [[papa Pio XII]] venne proposta come modello di virtù cristiane per le nuove generazioni. Il 18 marzo [[1946]], poco più che quindicenne, fu assunta nel Cotonificio Honegger di Albino, un'azienda di circa 1300 dipendenti. Qui cominciò a lavorare prima come addetta alle pulizie del reparto e dei [[Telaio (tessitura)|telai]], poi come apprendista e aiutante delle altre operaie, infine divenne operatrice ai telai. Nell'aprile dello stesso anno, durante un ricovero ospedaliero dovuto a un incidente sul lavoro, conobbe padre Luciano Mologni, del Convento dei [[Ordine dei frati minori cappuccini|frati minori Cappuccini]] di Albino, che sarebbe diventato il suo [[Direttore spirituale|padre spirituale]].
 
Nel [[1947]] divenne delegata dell'Azione Cattolica e catechista delle Piccolissime e Beniamine nella parrocchia di [[Fiobbio]]. In questo periodo manifestò alla mamma il desiderio di farsi suora ma venne distolta da questo proposito in quanto il suo lavoro e la sua presenza erano necessari alla famiglia. Dal [[25 aprile|25]] al [[30 aprile]] dello stesso anno partecipò al pellegrinaggio a [[Roma]] organizzato in occasione della beatificazione di Maria Goretti. L'[[8 dicembre]], festa dell'[[Immacolata Concezione|Immacolata]], professò i [[Voto (religione)|voti]] privati di castità, povertà e obbedienza.<ref>{{cita web|url=http://beatapierinamorosini.com/ |titolo=Beata Pierina Moronini|accesso=2 maggio 2022}}</ref>
 
Nel [[1948]] approfondì il suo impegno spirituale e il suo servizio alla Chiesa. S'iscrisse all'Apostolato della Riparazione e alle [[Figlie di Maria Ausiliatrice|Figlie di Maria]]. Indossò lo [[Scapolare|scapolare carmelitano]] e aderì al [[Terzo Ordine Regolare di San Francesco|Terz'Ordine francescano]].
 
Nel [[1950]] provò ancora una volta a chiedere ai genitori il permesso di entrare tra le [[Suore delle Poverelle dell'Istituto Palazzolo|Suore delle Poverelle]] di Bergamo, ma anche questa volta ricevette un fermo diniego. Continuò senza soste il suo impegno in famiglia, sul lavoro e a servizio della parrocchia; diventò zelatrice dell'[https://web.archive.org/web/20130103010539/http://www.seminariobergamo.it/04operabarbarigo/sangregorio.asp Opera San Gregorio Barbarigo] che aiuta il [[seminario]] diocesano di Bergamo.
 
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=== La morte ===
Il 4 aprile [[1957]], tornando a casa dopo il lavoro, sul sentiero che attraversa il bosco venne aggredita e ferita a morte da un giovane che lei cercò dapprima di richiamare alla morale e al quale poi non riuscì a sfuggire. Il fratello la trovò esanime a terra con una ferita alla testa. Fu portata all'ospedale di Bergamo, dove morì il [[6 aprile]], a soli 26 anni, senza aver ripreso conoscenza. Sul luogo del ritrovamento fu trovata una pietra sporca di sangue. I medici conclusero che la ragazza era stata aggredita e colpita alla nuca con un sasso che le aveva fratturato il cranio, probabilmente nel corso di un tentativo di stupro.
 
Sul luogo del martirio tra Albino e la casa di Pierina, divenuto ben presto una meta di pellegrinaggi, è stata costruitaeretta prima una lapide commemorativa e poi, dopo la beatificazione, una piccola cappella a ricordo dell'eroico sacrificio.
 
== Il culto ==
L'8 dicembre [[1975]] il vescovo di Bergamo, [[Clemente Gaddi|Mons. Clemente Gaddi]], avviò la causa di beatificazione di Pierina Morosini. Nei giorni [[9 aprile|9]] e 10 aprile [[1983]] venne effettuata la ricognizione della salma, prevista dal processo di beatificazione, quindi il corpo della Morosini venne trasferito dal vicino cimitero di Fiobbio alla chiesa parrocchiale e posto in un sarcofago di marmo bianco dopo aver subito un processo di conservazione.[[File:Albino (BG) - frazione Fobbio - chiesa di Sant'Antonio Abate - urna della Beata Pierina Morosini.jpg|thumb|Urna della Beata Pierina Morosini sotto l'Altare Maggiore nella chiesa[[Chiesa parrocchialedi Sant'Antonio di Padova (Albino)|Chiesa di Sant'Antonio dadi Padova]] a Fiobbio.]]
=== Beatificazione ===
{{Citazione|Pierina Morosini è stata beatificata perché martire della verginità; e così, facile è stato il confronto con Maria Goretti. Ma mentre Maria Goretti è santa perché martire, la nostra Pierina è martire perché santa. Martirizzata a ventisei anni, aveva fatto precedere una vita intrecciata di virtù eroiche che, se non hanno meritato il dono del martirio, l'hanno ad esso senza dubbio preparata|[[Giulio Oggioni]], vescovo di Bergamo, in una lettera pastorale alla Diocesi nel 1988<ref>{{cita testo|autore=Giulio Oggioni|data=gennaio 1988|titolo=La Santità della Beata Pierina Morosini|pubblicazione=La vita diocesana|città=Bergamo|volume=LXXIX|numero=1|url=https://beatapierinamorosini.files.wordpress.com/2015/06/lettera-pastorale-di-mons-oggioni-1988.pdf}}</ref>}}[[File:Beatificazione di Pierina Morosini.jpg|thumb|Beatificazione di Pierina Morosini nella [[Basilica di San Pietro in Vaticano|Basilica di San Pietro]] il 4 ottobre 1987]]
Il [[4 ottobre]] [[1987]] Pierina Morosini venne beatificata a [[Roma]] da [[papa Giovanni Paolo II]]<ref>{{Cita web|url=http://www.santiebeati.it/dettaglio/52000|titolo=Beata Pierina Morosini|sito=santiebeati.it|accesso=26 febbraio 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.causesanti.va/it/santi-e-beati/pierina-morosini.html|titolo=Pierina Morosini (1931-1957)|sito=Dicastero delle Cause dei Santi|accesso=6 maggio 2025}}</ref>, mentre si celebrava il settimo [[Concilio|Sinodo]] universale dei vescovi, dedicato al tema "Vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo", alla presenza della madre, Sara Noris, e dei fratelli e sorelle. Dopo la beatificazione il corpo di Pierina è stato posto sotto l'Altare Maggiore della chiesa parrocchiale di Fiobbio, in un reliquiario dello scultore [[Claudio Nani]].
{{Citazione|Cresciuta in un ambiente di alta vita spirituale incarnata nella famiglia, la Beata Morosini ha seguito Cristo povero ed umile nella cura quotidiana dei numerosi fratelli. Avendo scoperto che «poteva farsi santa anche senza andare in convento», si è aperta con amore alla vita parrocchiale, all'Azione Cattolica ed all'apostolato vocazionale. La preghiera personale, la partecipazione quotidiana alla Santa Messa e la direzione spirituale l'hanno portata a capire la volontà di Dio e le attese dei fratelli, a maturare la decisione di consacrarsi privatamente al Signore nel mondo. Per dieci anni ha vissuto le difficoltà e le gioie di lavoratrice in un cotonificio della zona, facendo i turni e spostandosi sempre a piedi. Le colleghe testimoniano la sua fedeltà al lavoro, la sua affabilità unita al riserbo, la stima che godeva come donna e come credente. Proprio nel tragitto verso casa si è consumato il suo martirio, estrema conseguenza della sua coerenza cristiana. I suoi passi però non si sono fermati, ma continuano a segnare un sentiero luminoso per quanti avvertono il fascino delle sfide evangeliche.|[[Papa Giovanni Paolo II]] - Omelia della Beatificazione, [[Roma]] - [[4 ottobre]] [[1987]]}}Successivamente alla beatificazione, l'urna reliquiario con il corpo della beata ha compiuto un lungo pellegrinaggio nelle parrocchie della diocesi di Bergamo prima di essere posto sotto l'altare maggiore della chiesa parrocchiale di Fiobbio.
 
== Gli anni successivi ==
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Una terza staffetta si è svolta nel [[2012]], in occasione del venticinquesimo anniversario della beatificazione. In quella circostanza, la fiaccola è stata accesa da Papa Benedetto XVI nella residenza pontificia di [[Castel Gandolfo]], dando nuovamente avvio a un percorso di fede e memoria che si è concluso con l’arrivo a Fiobbio.
=== Il Museo MBPM ===
Tra le varie iniziative nate in occasione del 50º anniversario della morte e il 20º della beatificazione di Pierina, il 28 ottobre [[2007]] è stato inaugurato il nuovo museo, ideato e progettato dall'architetto bergamasco [[Edoardo Milesi]]<ref>{{Cita web|url=https://www.jerusalem-lospazioltre.it/progettare-museo-santa/|titolo=Progettare il museo per una Santa|accesso=8 maggio 2025}}</ref>.[[File:Museo Beata Pierina Morosini.jpg|thumb|L'interno del Museo MBPM]]
 
Nel museo MBPM (Museo Beata Pierina Morosini) la breve vita di Pierina è raccontata lungo un percorso, un cammino di fede legato ai suoi luoghi e agli eventi, lungo nel quale il visitatore è guidato dalle frasi che la beata amava appuntare sui suoi quaderni – quasi a prepararsi a un destino annunciato – riuscendo a percepire il suo distacco per le cose terrene desiderosa solo di seguire il percorso indicatole da Gesù e riservatole da Dio. Il percorso cronologico museale parte indifferentemente dalla sua vita quotidiana – ingresso dalla chiesa parrocchiale – o dalla sua morte terrena e si conclude in un luogo di luce. Il museo si trova al pian terreno della casa parrocchiale e vi si può accedere direttamente anche dalla chiesa. Vi sono conservati gli indumenti e gli oggetti quotidiani della beata, gli scritti e i documenti del processo di beatificazione e una sezione dedicata agli eventi intercorsi negli ultimi anni a ricordo della beatificazione come le tre staffette Roma-Fiobbio del Gruppo Beata Pierina Morosini nel [[1997]], nel [[2007]] e nel [[2012]].<ref>{{cita web|url=http://beatapierinamorosini.com/museo-mbpm|titolo=Museo MBPM|accesso=2 maggior 2022}}</ref>
=== Centro Beata Pierina Morosini ===
Il 2 maggio [[2009]] a Fiobbio è stato inaugurato dal Vescovo di Bergamo, [[Francesco Beschi|Mons. Francesco Beschi]], il nuovo Centro Beata Pierina Morosini che accoglie i pellegrini che si recano a Fiobbio sulle orme della Beata.