Pierina Morosini: differenze tra le versioni

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Nel [[1950]] provò ancora una volta a chiedere ai genitori il permesso di entrare tra le [[Suore delle Poverelle dell'Istituto Palazzolo|Suore delle Poverelle]] di Bergamo, ma anche questa volta ricevette un fermo diniego. Continuò senza soste il suo impegno in famiglia, sul lavoro e a servizio della parrocchia divenendo zelatrice dell'[https://web.archive.org/web/20130103010539/http://www.seminariobergamo.it/04operabarbarigo/sangregorio.asp Opera San Gregorio Barbarigo] in sostegno al [[seminario]] diocesano di Bergamo.
 
[[File:Luogo del martirio.JPG|thumb|Luogo del martirio]]
 
=== La morte ===
Il 4 aprile [[1957]], tornando a casa dopo il lavoro, sul sentiero che attraversa il bosco venne aggredita e ferita a morte da un giovane che lei cercò dapprima di richiamare alla morale e al quale poi non riuscì a sfuggire. Il fratello la trovò esanime a terra con una ferita alla testa. Fu portata all'ospedale di Bergamo, dove morì il [[6 aprile]], a soli 26 anni, senza aver ripreso conoscenza. Sul luogo del ritrovamento fu trovata una pietra sporca di sangue. I medici conclusero che la ragazza era stata aggredita e colpita alla nuca con un sasso che le aveva fratturato il cranio, probabilmente nel corso di un tentativo di stupro.<ref>{{Cita libro|autore=Gino Carrara|autore2=Arturo Bellini|titolo=La ragazza incredibile|editore=Litostampa Istituto Grafico}}</ref>
 
[[File:Luogo del martirio.JPG|thumb|Luogo del martirio]]
 
Sul luogo del martirio tra Albino e la casa di Pierina, divenuto ben presto una meta di pellegrinaggi, è stata eretta prima una lapide commemorativa e poi, dopo la beatificazione, una piccola cappella a ricordo dell'eroico sacrificio.