Palmira: differenze tra le versioni

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==== Romani ====
{{Vedi anche|Limes orientale}}
[[File:The Scene of the Theater in Palmyra.JPG|thumb|left|Il [[teatro romano (architettura)|teatro romano]].]]
[[File:PalmyraAncientAvenue.JPG|thumb|Il [[decumano massimo]] della città.]]
{{Vedi anche|Limes orientale}}
 
In seguito Palmira fu annessa ufficialmente alla [[provincia romana]] di Siria, verso il 19 d.C., durante il regno di Tiberio (14-37), e con [[Nerone]] (54-68) fu integrata nella provincia. In quegli anni lo scrittore [[Plinio il Vecchio]], nel suo [[Naturalis Historia]], descrive Palmira mettendone in rilievo la ricchezza del suolo e la sua importanza per il ruolo che ricopriva come principale via di commercio tra [[Persia]], [[India]], [[Cina]] e l'impero romano. Sotto [[Tiberio]] era già così ricca che costruì il [[Tempio di Bel|santuario di Baal]], con il tempio dedicato a Baal, a Yarhibol (il Sole) e Aglibol (la Luna) e con la cooperazione degli sceicchi nomadi l'autorità di Palmira fu riconosciuta dalle oasi del deserto, tanto da renderla un vero e proprio stato. Nel 24 avevano fondato una colonia sull'Eufrate e avevano un fondaco a Vologasia, città del regno dei Parti, da dove raggiungevano le coste del [[golfo persico]], dove arrivavano le navi provenienti dall'India.