Papa Leone I: differenze tra le versioni
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=== Il primato della sede di Roma ===
Eletto a cinquant'anni, fu un papa particolarmente giovane per l'epoca.La disorganizzatissima condizione ecclesiastica di alcuni paesi obbligò relazioni più strette tra quegli episcopati e Roma per una migliore promozione della vita ecclesiastica. Leone, con questo obiettivo bene in vista, decise di utilizzare il vicariato papale dei [[Arcidiocesi di Arles|vescovi di Arles]] per la provincia di Gallia per creare un centro di aggregazione dell'episcopato gallico in stretta comunione con Roma. Patroclo di [[Arles]] (morto nel 426) aveva ricevuto dal [[papa Zosimo]] il riconoscimento del [[primate (ecclesiastico)|primato]] sulla Chiesa di Gallia, e tale primato venne poi fortemente rivendicato dal suo successore Ilario di Arles, che entrò in conflitto con Leone. Ilario si avvalse eccessivamente della sua autorità sulle altre [[provincia ecclesiastica|province ecclesiastiche]], ed affermò che tutti i vescovi avrebbero dovuto essere consacrati da lui, invece che dal loro [[metropolita]].
Quando, per esempio, fu resa pubblica la lamentela che Celidonio, [[Arcidiocesi di Besançon|vescovo di Besançon]], era stato consacrato in violazione del canone (si diceva che, come laico, avesse sposato una vedova e, come pubblico ufficiale, avesse dato il suo assenso ad una sentenza di morte), Ilario lo depose, e consacrò Importuno quale suo successore. Celidonio si recò di persona a Roma e si appellò al Papa. Contemporaneamente Ilario, come se la sede interessata fosse stata vacante, consacrò un altro vescovo per prendere il posto di un certo Projectus che era malato e che, a sua volta, si appellò al Papa contro le azioni del vescovo di Arles. Ilario fu chiamato a Roma per giustificarsi di fronte ad un sinodo (circa 445); poiché le lagnanze portate contro Celidonio non poterono essere provate, Leone lo reinsediò nella sua sede. E anche Projectus ricevette nuovamente la sua diocesi. Ilario tornò ad Arles prima che il sinodo finisse, ma il papa lo privò della giurisdizione sulle altre province galliche e dei diritti metropolitani sulla [[Arcidiocesi di Lione|provincia di Vienne]], lasciandogli solo la diocesi di Arles.
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