Idris I: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Le ricerche e i lavori di storici, citati anche come fonti, mostrano che Idris I era verosimilmente un praticante dello Zaydismo, anche se la tradizione lo collega al Sunnismo sotto l'influenza del recupero successivo di alcune dinastie come i Merinidi e i Wattasidi.
mNessun oggetto della modifica
Etichetta: Link a pagina di disambiguazione
Riga 64:
 
=== Fonti ===
La storia di Idrīs è difficile da delineare con precisione, dipendendo sia dalla letteratura storica [[Zaydismo|sciita zaidita]] dal [[IX secolo|IX]] al [[XI secolo]], sia dalla storiografia [[Merinidi|merinida]], di obbedienza [[Malikismo|sunnita malikita]] dei [[XIII secolo|XIII]] e [[XIV secolo|XIV secoli]]<ref>{{Cita libro|autore=Chafik T. Benchekroun|curatore=Bruno Paoli and Iyas Hassan|curatore2=La letteratura ai margini dell'Adab, Beirut, Diacritiques Éditions/Ifpo, coll. « Institut français de Damas » (n. 814)|titolo=Gli IdrissidiIdrisidi tra la letteratura storica zaidita dei secoli IX-X e la storiografia merinide malikita dei secoli XIII-XIV|data=2017|pp=298-335}}</ref>. Se quest'ultima — che si basa su opere storiche maghrebine oggi perdute — ha a lungo costituito la principale fonte di informazioni sugli Idrissidi, essa risulta essere colpita da una riscrittura ideologica che cerca di riclassificare gli Idrissidi come dirigenti sunniti e malikiti<ref>{{Cita libro|autore=Amira K. Bennison|autore2=Hassan Limane|curatore=Elizabeth Fentress e Hassan Limane (a cura di), Volubilis dopo Roma: Gli scavi UCL/INSAP, 2000-2005, Brill, coll. « Arts and Archaeology of the Islamic World » (no 11), 2018|titolo=Walīlā-Volubilis nella tradizione testuale araba|data=2000-2005|pp=61-73}}</ref>, risultando quindi sospetta sotto molti aspetti. La confrontazione di questa storiografia con la prima che, sebbene i suoi materiali siano estremamente rari, appartiene allo stesso filone politico-religioso del fondatore della dinastia idrissideidriside, consente tuttavia, con il contributo della [[numismatica]] e dell'[[archeologia]], di rivalutare il corso degli eventi.
 
Tuttavia, all'inizio degli anni 2020, la formazione dello Stato idrissideidriside rimane ampiamente ignorata dai ricercatori specializzati sugli AbbassidiAbbasidi o sui movimenti alidi, e la sua storia è ancora da scrivere.
 
=== Origini ===
Idrīs ibn AbdullahʿAbd Allāh al-KamilKāmil è un membro del ramo hassanidi[[al-Hasan ibn 'Ali|hassanide]] degli Alidi, discendente dalla famiglia del profeta [[Maometto]] ([[Ahl al-Bayt|ahl al-bayt]]), una famiglia che incarna l'opposizione di alcune élite musulmane al dominio [[Califfato abbaside|abbaside]]. Figlio del pronipote di Ali[[ʿAlī]], AbdullahʿAbd Allāh al-KamilKāmil, morto nelle carceri del califfo abbaside al-MansurManṣūr nel 762, Idrīs ha cinque fratelli: MuhammadMuḥammad, IbrahimIbrāhīm, IsāʿIsā, SulaymanSulaymān e Yaḥyā.
 
Un primo sollevamento, fallito, è fomentato contro gli abbasidiAbbasidi da due dei fratelli maggiori di Idrīs, Muḥammad al-Nafs al-Zakiyya e Ibrāhīm, a [[La Mecca]] e a [[Bassora]] nel [[762]]-[[763]]. Nel [[786]], un nuovo sollevamento, guidato contro il califfo abbaside al-Hādī da al-HusseinḤusayn ibn AliʿAlī, cugino o nipote di Idrīs, scoppia a [[Medina]] e termina con la disastrosa battaglia di Fakh, da cui risulta l’esodo degli alidi sopravvissuti, che fuggono dal HejāzḤijāz per raggiungere le zone più lontane del dominio abbaside.
 
Dopo essersi nascosto nel HegiazḤijāz, Idrīs e suo fratello Yaḥyā attraversano il Mar Rosso e trovano rifugio in Abissinia e poi in Egitto, dove RachidRashid, fedele ''mawlā'' («cliente» o «affrancato») di Idrīs e forse di origine berbera, negozia la partenza del suo padrone dall'Egitto verso il Maghreb, che i due uomini raggiungono nel [[788]] o [[789]], mentre Yaḥyā si dirige verso lo [[Yemen]].
 
=== Maghreb ===
Il Maghreb occidentale è allora debolmente islamizzato, con le popolazioni indigene che professano principalmente credenze e culti berberi, giudaici o cristiani, mentre alcune élite aristocratiche si rivolgono all'[[Kharigismo|islam kharigita]] per segnare la loro indipendenza rispetto ai califfi orientali imposti dagli [[Omayyadi]] di [[Damasco]], le cui tentate islamizzazioni della regione si sono rivelate poco efficaci e la cui brutalità ha causato importanti rivolte, al termine delle quali i berberi autoctoni hanno creato diversi emirati autonomi, ponendo fine all'unità politica del Maghreb.
 
Dopo un passaggio a [[Tangeri]], dove non trova il sostegno sperato, Idrīs si stabilisce a Walīlā, l'antica Volubilis, vicino all'attuale Meknès. Viene accolto favorevolmente dalla più importante confederazione di tribù berbere della regione, gli Awraba, i cui membri lo riconoscono come loro guida politica e spirituale, conferendogli il titolo di imam. Questo lignaggio rivendicato conferisce a Idrīs e ai suoi successori dinastici una forma di benedizione o potere spirituale, la ''barakahbaraka''.
 
Le fonti agiografiche descrivono con enfasi le impressionanti conquiste di Idrīs che si susseguono in tutto il Maghreb occidentale, in particolare contro la tribù berbera dei BerghouataBarghwata, gettando le basi di uno Stato la cui estensione sembra tuttavia limitata: infatti, la numismatica attesta solo due officine monetarie relative a Idrīs, a Volubilis e a [[Toudgha El Oulia|Ṭudgha]]. Allo stesso modo, le spedizioni contro [[Sus al-Aqsa|SusSūs al-AksaAqsā]], [[Massa (Marocco)|Massa]] e [[Tlemcen]], che gli sono state a lungo attribuite, devono piuttosto essere assegnate ai suoi successori, sebbene Tlemcen possa essere stata governata già in questa epoca dal nipote di Idrīs, Muhammad, o addirittura dal padre di quest'ultimo, SulaymanSulaymān.
 
Quel che sembra, comunque, è che Idrīs, sfruttando l'asabiyya delle tribù berbere, sia riuscito a consolidare il suo potere sulla valle del [[Ouargla|Ouargha]] e a costringere le tribù del Tamesna e dei Ghiata di [[Taza]] a rispettarne i confini, creando un embrione di amministrazione con il supporto di 500 immigrati arabi provenienti da [[Alal-Andalus]] e [[Ifriqiya|IfriqyaIfrīqya]], tra cui recluta un [[Visir|vizir]], un cadi''qāḍī'' e un segretario. Inoltre, l'accesso alle miniere d'argento del sud dell'Atlante gli permette di coniare la propria moneta. Le fonti del XVI secolo gli attribuiscono anche l'implementazione zelante della vera fede e delle buone pratiche musulmane, la conversione di numerosi berberi cristiani, ebrei e pagani all'islam, nonché la costruzione di moschee in tutto il Maghreb occidentale.
 
La fondazione di città e la coniazione di monete sono tra gli atti di legittimazione più visibili e duraturi nel Maghreb occidentale di quell'epoca. Il territorio che Idrīs I governa come un imāmatimāmato politico-religioso è quindi comunemente considerato come il primo Stato marocchino, mentre Idrīs stesso è talvolta visto come il primo antenato della dinastia regnante e gli IdrissidiIdrisidi sono considerati i fondatori della coscienza nazionale marocchina.
 
=== Breve reggenza ===
È forse sotto il suo regno che apparesorge la madinatMadīnat [[Fes el-Bali|FāsFāṣ]] sulla riva destra dell'oued[[wadi]] FasFāṣ, probabilmente inizialmenteall'inizio un semplice accampamento militare, che uno dei suoi successori, il suo ''mawlā'' RachidRashid o suo figlio Idrīs II, sviluppa ed erige a capitale, ma la paternità di questa fondazione rimane dibattuta. Nonostante i suoi successi nell'espansione dei suoi territori, Idrīs I non gode a lungo delle sue conquiste: il califfo abbassideabbaside [[Hārūn al-Rashīd|Harun Al-Rachid]], contrariato da questo successo e temendo un'espansione del regno idrissideidriside verso il suo impero, lo fa avvelenare, causando la sua morte a Volubilis in una data incerta tra il [[791]] e il [[793]], anche se la storiografia recente propende per una data alta.
 
Comunque, il primo governante idrissideidriside muore dopo un regno di almeno tre anni e mezzo, apparentemente di cinquant'anni, senza figli, ma, secondo le fonti unanimi, lasciando incinta una delle sue ''ğawari'' ("schiave/servanti"), o forse una concubina berbera di nome Kanza, Kanz o Kathīra, a seconda degli autori. Suo figlio postumo, Idrīs II, nasce qualche mese dopo. RachidRashid esercita allora una sorta di "reggenza" per diversi anni, sebbene questa sia una nozione piuttosto vaga nell'Islam, e conia anche moneta, permettendo a Idrīs di salire al trono all'età di 11 anni, con una voce che sostiene che quest'ultimo sia in realtà figlio del ''mawlā''. I successori di Idrīs I governano alcune parti del paese fino al 985
 
=== Tomba e culto ===
Idrīs I è inizialmente sepolto a nord di Volubilis e un culto si sviluppa lì durante l'epoca almohade, legato allo sviluppo del sufismo e del chérifismoscerifismo nella regione. In questo periodo, quest'ultimo movimento, che godeva di un certo prestigio, tende a diventare una forza politica, tanto che i primi due governanti [[Almohadi]] rivendicano un'ascendenza idrissideidriside. La memoria della sua tomba viene inizialmente attenuata, fino a quando nel [[1318]] il suo corpo, avvolto in un sudario, viene ritrovato, suscitando l'arrivo di pellegrini da tutto il Marocco e la costruzione di una zaouïa[[zawiya]] che rimarrà attiva anche nel [[XVI secolo]].
 
La data della traslazione del corpo nel suo attuale sito a [[Moulay Idriss Zerhoun]], una piccola città sulla collina vicino alle rovine di Volubilis, non è conosciuta e potrebbe essere avvenuta tra il XVI e il XVIII secolo, quando il sultano [[Mulay Isma'il|IsmailIsmāʿīl ben CherifSharīf]] (1672–1727) fece costruire un magnifico mausoleo che potrebbe aver sostituito una struttura più antica. Il pellegrinaggio che si sviluppa in quel periodo assume particolare importanza, sostituendo il [[Ḥajj|Hajj]] per i [[Musulmano|musulmani]] troppo poveri per recarsi a La Mecca.
 
Moulay IdrissIdris Zerhoun è ancora oggi il luogo del più importante pellegrinaggio religioso del Maghreb occidentale, un moussem''mawṣim'' (festa votiva annuale) iniziato dal mistico SidiSīdī KaddourQaddūr El Alamial-ʿAlamī (1742-1850) che, discendente di Idrīs I e residente a Meknès, si sforzava di compiere la [[salat]] ogni venerdì sulla tomba del suo antenato. Inizialmente celebrato a maggio, il moussem''mawṣim'' si svolge oggi ogni anno in estate.
 
== Religione ==
Se i primi testi a lui riguardanti menzionano una confessione [[Mutazilismo|mutazilita]] o [[Sciismo|sciita]], Idrīs sembra essere stato piuttosto zaidita, una branca eterodossa dello sciismo che riconosce i califfati di [[Abū Bakr|Abu-Bakr]], [[ʿOmar ibn al-Khaṭṭāb|Omar]] e [[ʿUthmān b. ʿAffān|Uthman]]. Idrīs sembra aver professato l'islam millenarista degli Alidi, proclamando la ricerca della giustizia e della verità. Ma, seguendo lo storico SulaymânSulaymān al-NawfaliNawfalī — un autore del [[X secolo]] ampiamente citato dallo storico [[Abu ʿUbayd al-Bakri|Al-Bakri]] — che per primo ha cercato di smussare questo aspetto "eretico" dei primi IdrissidiIdrisidi, la tradizione lo ha progressivamente associato alla confessione sunnita
 
Morì pochi anni dopo, nel [[791]], a quanto sembra avvelenato da un servitore inviato dal [[califfo]] [[Hārūn al-Rashīd]]. Sua moglie Kenza era incinta di quello che si rivelò un erede maschio che, dopo un periodo di interregno, gli succedette col nome di [[Idris II]], una volta raggiunta l'età di 11 anni.
Riga 106:
 
== Titolarità ==
In Marocco, Idrīs I è chiamato «Moulay Idriss al-Akbar», figlio di Mawlâna `abdʿAbd AllahAllāa al-KâmilKāmil «il Perfetto», figlio di al-HassanḤasan «al-MothanaMuthanna», figlio di al-HassanḤassan «esal-Sabt», figlio di Ali ibn Abi Talib e di Fatima Zahra, figlia di Maometto. Fa parte degli dell'Ahl al-bayt.
 
== Rāshid ==
'''Rāshid''' ({{arabo|راشد|Rāšid}}) era uno schiavo affrancato da Idrīs. Lo aveva protetto e accompagnato durante il suo esilio da [[Baghdad]] fino al Maghreb estremo. Esercitò una sorta di reggenza insieme a Abū Khalīl al-ʿAbdī. Alla morte di Idrīs I, la sposa di quest'ultimo, Kenza, era incinta. Due mesi più tardi mise al mondo un bambino cui fu imposto, come d'uso, il nome del padre morto prima della sua nascita ([[791]]). Egli crebbe sotto la supervisione di Rashid, di sua madre e dei [[Berberi]] che vedevano in lui il portatore della [[bárakabaraka]] del [[Maometto|Profeta]]. [[Ibn Khaldun]] riferisce che gli [[Abbasidi]] fecero circolare la voce che in realtà Idrīs fosse figlio di Rāshid, allo scopo di screditarlo.
 
== Note ==