Idris I: differenze tra le versioni

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|casa reale =
|dinastia = [[Idrisidi]]
|padre = [[AbdullahʿAbd Allah al-Kamil]]
|madre =
|consorte = Kenza
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}}
 
Di confessione [[Zaydismo|zaidita]], bisnipote di [[al-Hasan ibn Ali]], figlio maggiore di ʿ[[ʿAlī ibn ʾAbī Ṭālib|AlīʿAlī]] e [[Fāṭima bint Muhammad|Fatima]], figlia di Maometto, fu costretto a fuggire dal [[HegiazHigiaz]] dopo la [[Massacro di Fakhkh|battaglia di Fakh]] e si rifugiò, intorno al 789, nel Maghreb occidentale, nella regione di [[Volubilis]], dove la tribù [[Berberi|berbera]] degli Awraba lo riconobbe come propria guida politica e spirituale.
 
Le fonti agiografiche parlano di impressionanti conquiste in tutta la regione che, pur non essendo chiare nella loro portata, sono comunemente considerate come il primo Stato marocchino.[[File:Moulay Idriss 082003.jpg|thumb|Mausoleo di sepoltura di IdrisIdrīs I (l'edificio coperto di verde in basso a sinistra) a Moulay IdrissIdris Zerhoun]]
 
==Biografia==
[[File:Tombe d’Idriss Ier dans la ville de Moulay Idris Zerhoun près de Volubilis.jpg|miniatura|destra|Tomba di IdrisIdrīs I nella città di [[Moulay IdrissIdris Zerhoun]]]]
 
=== Fonti ===
La storia di Idrīs è difficile da delineare con precisione, dipendendo sia dalla letteratura storica [[Zaydismo|sciita zaidita]] dal [[IX secolo|IX]] al [[XI secolo]], sia dalla storiografia [[Merinidi|merinidamerinide]], di obbedienza [[Malikismo|sunnita malikita]] dei [[XIII secolo|XIII]] e [[XIV secolo|XIV secoli]]<ref>{{Cita libro|autore=Chafik T. Benchekroun|curatore=Bruno Paoli and Iyas Hassan|curatore2=La letteratura ai margini dell'Adab, Beirut, Diacritiques Éditions/Ifpo, coll. « Institut français de Damas » (n. 814)|titolo=Gli Idrisidi tra la letteratura storica zaidita dei secoli IX-X e la storiografia merinide malikita dei secoli XIII-XIV|data=2017|pp=298-335}}</ref>. Se quest'ultima — che si basa su opere storiche maghrebine oggi perdute — ha a lungo costituito la principale fonte di informazioni sugli Idrissidi, essa risulta essere colpita da una riscrittura ideologica che cerca di riclassificare gli Idrissidi come dirigenti sunniti e malikiti<ref>{{Cita libro|autore=Amira K. Bennison|autore2=Hassan Limane|curatore=Elizabeth Fentress e Hassan Limane (a cura di), Volubilis dopo Roma: Gli scavi UCL/INSAP, 2000-2005, Brill, coll. « Arts and Archaeology of the Islamic World » (no 11), 2018|titolo=Walīlā-Volubilis nella tradizione testuale araba|data=2000-2005|pp=61-73}}</ref>, risultando quindi sospetta sotto molti aspetti. La confrontazione di questa storiografia con la prima che, sebbene i suoi materiali siano estremamente rari, appartiene allo stesso filone politico-religioso del fondatore della dinastia idriside, consente tuttavia, con il contributo della [[numismatica]] e dell'[[archeologia]], di rivalutare il corso degli eventi.
 
Tuttavia, all'inizio degli anni 2020, la formazione dello Stato idriside rimane ampiamente ignorata dai ricercatori specializzati sugli Abbasidi o sui movimenti alidi, e la sua storia è ancora da scrivere.
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Idrīs ibn ʿAbd Allāh al-Kāmil è un membro del ramo [[al-Hasan ibn 'Ali|hassanide]] degli Alidi, discendente dalla famiglia del profeta [[Maometto]] ([[Ahl al-Bayt]]), una famiglia che incarna l'opposizione di alcune élite musulmane al dominio [[Califfato abbaside|abbaside]]. Figlio del pronipote di [[ʿAlī]], ʿAbd Allāh al-Kāmil, morto nelle carceri del califfo abbaside al-Manṣūr nel 762, Idrīs ha cinque fratelli: Muḥammad, Ibrāhīm, ʿIsā, Sulaymān e Yaḥyā.
 
Un primo sollevamento, fallito, è fomentato contro gli Abbasidi da due dei fratelli maggiori di Idrīs, [[Muḥammad al-Nafs al-Zakiyya]] e Ibrāhīm, a [[La Mecca]] e a [[Bassora]] nel [[762]]-[[763]]. Nel [[786]], un nuovo sollevamento, guidato contro il califfo abbaside al-Hādī da al-Ḥusayn ibn ʿAlī, cugino o nipote di Idrīs, scoppia a [[Medina]] e termina con la disastrosa battaglia di FakhFakhkh, da cui risulta l’esodo degli alidi sopravvissuti, che fuggono dal Ḥijāz per raggiungere le zone più lontane del dominio abbaside.
 
Dopo essersi nascosto nel Ḥijāz, Idrīs e suo fratello Yaḥyā attraversano il Mar Rosso e trovano rifugio in Abissinia e poi in Egitto, dove Rashid, fedele ''mawlā'' («cliente» o «affrancato») di Idrīs e forse di origine berbera, negozia la partenza del suo padrone dall'Egitto verso il Maghreb, che i due uomini raggiungono nel [[788]] o [[789]], mentre Yaḥyā si dirige verso lo [[Yemen]].
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Dopo un passaggio a [[Tangeri]], dove non trova il sostegno sperato, Idrīs si stabilisce a Walīlā, l'antica Volubilis, vicino all'attuale Meknès. Viene accolto favorevolmente dalla più importante confederazione di tribù berbere della regione, gli Awraba, i cui membri lo riconoscono come loro guida politica e spirituale, conferendogli il titolo di imam. Questo lignaggio rivendicato conferisce a Idrīs e ai suoi successori dinastici una forma di benedizione o potere spirituale, la ''baraka''.
 
Le fonti agiografiche descrivono con enfasi le impressionanti conquiste di Idrīs che si susseguono in tutto il Maghreb occidentale, in particolare contro la tribù berbera dei Barghwata, gettando le basi di uno Stato la cui estensione sembra tuttavia limitata: infatti, la numismatica attesta solo due officine monetarie relative a Idrīs, a Volubilis e a [[Toudgha El Oulia|Ṭudgha]]. Allo stesso modo, le spedizioni contro [[Sus al-Aqsa|Sūs al-Aqsā]], [[Massa (Marocco)|Massa]] e [[Tlemcen]], che gli sono state a lungo attribuite, devono piuttosto essere assegnate ai suoi successori, sebbene Tlemcen possa essere stata governata già in questa epoca dal nipote di Idrīs, MuhammadMuḥammad, o addirittura dal padre di quest'ultimo, Sulaymān.
 
Quel che sembra, comunque, è che Idrīs, sfruttando l'[[asabiyya]] delle tribù berbere, sia riuscito a consolidare il suo potere sulla valle del [[Ouargla|Ouargha]] e a costringere le tribù del Tamesna e dei GhiataGhiyata di [[Taza]] a rispettarne i confini, creando un embrione di amministrazione con il supporto di 500 immigrati arabi provenienti da [[al-Andalus]] e [[Ifriqiya|Ifrīqya]], tra cui recluta un [[Visir|vizir]], un ''qāḍī'' e un segretario. Inoltre, l'accesso alle miniere d'argento del sud dell'Atlante gli permette di coniare launa propria moneta. Le fonti del XVI secolo gli attribuiscono anche l'implementazione zelante della vera fede e delle buone pratiche musulmane, la conversione di numerosi berberi cristiani, ebrei e pagani all'islam, nonché la costruzione di moschee in tutto il Maghreb occidentale.
 
La fondazione di città e la coniazione di monete sono tra gli atti di legittimazione più visibili e duraturi nel Maghreb occidentale di quell'epoca. Il territorio che Idrīs I governa come un imāmato politico-religioso è quindi comunemente considerato come il primo Stato marocchino, mentre Idrīs stesso è talvolta visto come il primo antenato della dinastia regnante e gli Idrisidi sono considerati i fondatori della coscienza nazionale marocchina.
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=== Tomba e culto ===
Idrīs I è inizialmente sepolto a nord di Volubilis e un culto si sviluppa lì durante l'epoca almohade, legato allo sviluppo del sufismo e del scerifismo nella regione. In questo periodo, quest'ultimo movimento, che godeva di un certo prestigio, tende a diventare una forza politica, tanto che i primi due governanti [[Almohadi]] rivendicano un'ascendenza idriside. La memoria della sua tomba viene inizialmente attenuata, fino a quando nel [[1318]] il suo corpo, avvolto in un sudario, viene ritrovato, suscitando l'arrivo di pellegrini da tutto il Marocco e la costruzione di una ''[[zawiya]]'' che rimarrà attiva anche nel [[XVI secolo]].
 
La data della traslazione del corpo nel suo attuale sito a [[Moulay Idriss Zerhoun]], una piccola città sulla collina vicino alle rovine di Volubilis, non è conosciuta e potrebbe essere avvenuta tra il XVI e il XVIII secolo, quando il sultano [[Mulay Isma'il|Ismāʿīl ben Sharīf]] (1672–1727) fece costruire un magnifico mausoleo che potrebbe aver sostituito una struttura più antica. Il pellegrinaggio che si sviluppa in quel periodo assume particolare importanza, sostituendo il [[Ḥajj]] per i [[Musulmano|musulmani]] troppo poveri per recarsi a La Mecca.
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== Titolarità ==
In Marocco, Idrīs I è chiamato «Moulay IdrissIdris al-Akbar», figlio di Mawlâna ʿAbd AllāaAllāh al-Kāmil «il Perfetto», figlio di al-Ḥasan «al-Muthanna», figlio di al-ḤassanḤasan «al-Sabt», figlio di AliʿAli ibn Abi Talib e di FatimaFāṭima ZahraZahrāʾ, figlia di Maometto. Fa parte dell'''Ahl al-bayt''.
 
== Rāshid ==