Breakfast in America: differenze tra le versioni
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La traccia d'apertura del disco è ''Gone Hollywood''. Scritta da Rick Davies, la canzone racconta di una persona che si trasferisce a [[Los Angeles]] con la speranza di diventare una stella del cinema, ma scopre che questo è molto più complicato di quanto immaginato, fino a quando riesce a sfondare e diviene l'oggetto delle conversazioni della [[Hollywood Boulevard|Boulevard]]. Il testo originariamente era più cupo, ma sotto le pressioni degli altri membri, Davies lo riscrisse rendendolo più ottimistico e commerciale.<ref name="SOS"/>
La traccia di chiusura è invece ''Child of Vision''. Scritta da Hodgson, come in ''[[The Logical Song]]'' viene utilizzato come strumento principale il [[pianoforte elettrico Wurlitzer]]. Dopo la parte cantata, la canzone prosegue in un lungo assolo di pianoforte acustico, suonato da Davies, affiancandosi alla iniziale linea di piano elettrico. La traccia sfuma in un breve assolo di sassofono di [[John Helliwell]]. Roger Hodgson dichiarò che il brano fu scritto per essere un equivalente di ''Gone Hollywood'', osservando il modo in cui gli americani vivono, nonostante confessò che aveva ancora poca familiarità con la cultura americana quando scrisse la canzone.<ref name="Redbeard">(2009). [http://www.inthestudio.net/ 30th Anniversary Breakfast in America Feature] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140208014251/http://www.inthestudio.net/
Poiché tutte le canzoni dei Supertramp sono per contratto accreditate sia a Davies che ad Hodgson, è difficile determinare chi effettivamente scrisse ogni canzone. Il management di Roger Hodgson ha descritto come composte da Hodgson ''The Logical Song'', ''Breakfast in America'', ''Take the Long Way Home'', ''Lord Is It Mine'' e ''Child of Vision'';<ref>{{YouTube|IfB3O4eDXos|Child of Vision – Roger Hodgson, Writer and Composer}}</ref> tuttavia lo stesso Hodgson ha descritto Davies come il compositore delle armonie vocali in ''The Logical Song''.<ref name="SOS"/> Davies ha affermato di aver composto cinque canzoni per l'album, senza però specificare quali.<ref name="Melhuish"/>
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Nella sua recensione retrospettiva per [[AllMusic]], [[Stephen Thomas Erlewine]] ha elogiato le "canzoni pop orecchiabili e ben costruite" dell'album e l'ha definito il "punto massimo" della band.<ref name="allmusic"/> John Doran di [[BBC Music]] ha dichiarato che il songwriting possiede una "qualità imbattibile" e ha aggiunto che "qualsiasi delle dieci tracce avrebbe potuto essere un singolo di successo".<ref>{{cita web|lingua = en|autore = John Doran|url = https://www.bbc.co.uk/music/reviews/bb28|titolo = Supertramp Breakfast in America Review|accesso = 19 aprile 2016|data = 29 ottobre 2010|editore = [[BBC Music]]}}</ref> Tyler Fisher di ''[[Sputnikmusic]]'' ha affermato che i punti salienti del disco sono principalmente i suoi singoli per via dei loro "motivetti orecchiabili".<ref>{{cita web|lingua = en|autore=Tyler Fisher|data=2 luglio 2006|url=https://www.sputnikmusic.com/review/8084/Supertramp-Breakfast-in-America/|titolo=Supertramp - Breakfast in America (album review)|editore=[[Sputnikmusic]]|accesso=19 aprile 2016}}</ref> Nella ''[[The Rolling Stone Album Guide]]'' il critico [[Rob Sheffield]] segnala tra i momenti migliori dell'album i singoli ''Take the Long Way Home'', ''The Logical Song'' e ''Goodbye Stranger''.<ref name="Sheffield"/> William Pinfold di ''[[Record Collector]]'' l'ha definito "un classico esempio di soft rock transatlantico prodotto a fine anni '70 e suonato in maniera impeccabile".<ref name="Pinfold"/>
== Tracce ==
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