Piemonte: differenze tra le versioni

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|Didascalia mappa = Le province del Piemonte e la città metropolitana di Torino
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Il '''Piemonte''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/pje'monte/}}<ref>{{DOP|id=1067535}}</ref>; ''Piemont'' {{IPA|[pje'mʊnt] }} in [[Lingua piemontese|piemontese]]<ref>{{Cita web|url=https://it.glosbe.com/pms/it/piemont|titolo=piemont in italiano - Piemontese-Italiano Dizionario {{!}} Glosbe|sito=it.glosbe.com|accesso=5 giugno 2022-06-05}}</ref>, in [[lingua occitana|occitano]] e in [[lingua lombarda|lombardo]], ''Piémòn'' in [[Dialetto valdostano|patois valdostano]]<ref>{{Cita web|url=https://www.patoisvda.org/moteur-de-recherche/Pi%C3%A9mont_17659_2/?sq=1&q=Pi%C3%A9mont&p=1&a=0&lr=0&ct=0&c=0&am=0|titolo=Piémont|sito=www.patoisvda.org|accesso=5 giugno 2022-06-05}}</ref>; ''Piemont'' {{IPA|[pje'mont]}} nella variante ''[[Issime#Il Töitschu e l'Associazione Augusta|Töitschu]]'' della [[lingua walser]]<ref>Michele Musso, Imelda Ronco, ''D'Eischemtöitschu : vocabolario töitschu-italiano'', Walser Kulturzentrum, [[Gressoney-Saint-Jean]], ed. Musumeci, [[Quart (Italia)|Quart]], 1998, p. 299.</ref>, ''Piemónte'' {{IPA|[pje'mʊnte] }} in [[lingua ligure|ligure]]<ref>[http://www.zeneize.net/itze/parole.asp?Parola=piemonte]</ref>; ''Piémont'' [[Alfabeto fonetico internazionale|[pje.mɔ̃]]] in [[Lingua francese|francese]]<ref>[http://www.logosdictionary.org/index.php Logos Dicrtionary]</ref>) è una [[Regioni d'Italia|regione a statuto ordinario]] di {{formatnum:4254970}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> dell'[[Italia nord-occidentale]], istituita nel 1948 e resa operativa nel 1970. Il suo capoluogo amministrativo – nonché capitale storica – è la città di [[Torino]]. Confina a ovest con la [[Francia]] ([[regioni della Francia|regioni]] [[Alvernia-Rodano-Alpi]] e [[Provenza-Alpi-Costa Azzurra]]), a nord-ovest con la [[Valle d'Aosta]], a nord con la [[Svizzera]] ([[Canton Vallese]] e [[Canton Ticino]]), a est con la [[Lombardia]], a sud-est con l'[[Emilia-Romagna]] e a sud con la [[Liguria]].
 
È la seconda regione italiana per superficie, settima per numero di abitanti, seconda per maggior numero di [[Comuni del Piemonte|comuni]], la più [[ovest|occidentale]] d'[[Italia]] e fa parte della [[Conferenza delle regioni e delle province autonome]]<ref>{{cita web|1=http://arianna.cr.piemonte.it/iterlegcoordweb/dettaglioLegge.do?urnLegge=urn:nir:regione.piemonte:legge:2023;7|2=Legge regionale n. 7 del 26 maggio 2023 (Ratifica dell'intesa per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle regioni e delle province autonome)}}</ref>, dell'[[Euroregione Alpi-Mediterraneo]], della [[Macroregione alpina]] e, limitatamente ai territori delle province di [[Provincia di Novara|Novara]] e del [[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|Verbano-Cusio-Ossola]], della [[Regio Insubrica]]. È inoltre la quarta regione per [[esportazione|esportazioni]], con una quota del 10% sul totale nazionale<ref>[http://www.mincomes.it/opuscolo/aggiornamento_parteI/ultimoagg/regioni_export.pdf Export per regioni - Commercio internazionale] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110322064301/http://www.mincomes.it/opuscolo/aggiornamento_parteI/ultimoagg/regioni_export.pdf |data=22 marzo 2011 }} e Conti regionali ISTAT 2008</ref>, e quinta per valore del [[prodotto interno lordo]], con circa 143 miliardi di [[euro]] totali. Il [[reddito pro capite]] è superiore alla media italiana.<ref>[http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1%5Bid_pagina%5D=58&cHash=85588a4fd38ccb3c061c32a042fc0b94 Dettaglio scheda<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110722040037/http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1%5Bid_pagina%5D=58&cHash=85588a4fd38ccb3c061c32a042fc0b94 |data=22 luglio 2011 }}</ref><ref>[http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_PUBLIC/1-18022010-AP/EN/1-18022010-AP-EN.PDF ESTAT-2002-05354-00-00-EN-TRA-00 (FR)<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141109234659/http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_PUBLIC/1-18022010-AP/EN/1-18022010-AP-EN.PDF |data=9 novembre 2014 }}</ref>
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|{{simbolo|Stemma del Comune di Alessandria.jpg|30}}
|'''[[Alessandria]]'''
|92.067
|203,57
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|{{simbolo|Coat of arms of Asti.svg|30}}
|'''[[Asti]]'''
|73.797
|151,31
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|{{simbolo|Coat of arms of Cuneo.svg|30}}
|'''[[Cuneo]]'''
|55.978
|119,67
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|{{simbolo|Moncalieri-Stemma.svg|30}}
|[[Moncalieri]]
|55.970
|47,53
|1183,61
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|{{simbolo|Collegno-Stemma.svg|30}}
|[[Collegno]]
|48.129
|18,10
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{{vedi anche|Presidenti del Piemonte|Giunta regionale del Piemonte}}
[[File:532TorinoRegionePiemonte.JPG|thumb|L'ex Palazzo della Regione Piemonte, in [[Piazza Castello (Torino)|Piazza Castello]] a [[Torino]].]]
L'organo esecutivo della Regione è la [[Giunta regionale]], composta dal [[Presidente della giunta regionale|Presidente]] e dagli [[Assessore (Italia)|assessori]]. Il Presidente della Giunta, ex art. 121 della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]], rappresenta la Regione, dirige la politica della Giunta e ne è responsabile. L'attuale Presidente è l'esponente di [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]] [[Alberto Cirio]].<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.piemonte.it/web/amministrazione/organi/giunta|titolo=La Giunta {{!}} Regione Piemonte|accesso=2019-06-17 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190617100707/https://www.regione.piemonte.it/web/amministrazione/organi/giunta|dataarchivio=17 giugno 2019|urlmorto=no}}</ref>
 
La Giunta ha sede a [[Torino]], nel quartiere di [[Nizza Millefonti]], presso il [[Grattacielo della Regione Piemonte]].<ref>{{Cita web |url=http://www.sedeunica.regione.piemonte.it/la_sede_unica.php |titolo=Regione Piemonte - Sede Unica<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=21 settembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141113102354/http://www.sedeunica.regione.piemonte.it/la_sede_unica.php |dataarchivio=13 novembre 2014 |urlmorto=no }}</ref> In precedenza, fino al [[2022]], è stata ospitata nel Palazzo della Regione di [[Piazza Castello (Torino)|piazza Castello]], ceduto nel [[2023]] alla [[Corte dei conti (Italia)|Corte dei conti]].<ref>{{cita web|1=https://www.regione.piemonte.it/web/pinforma/notizie/corte-dei-conti-avvocatura-dello-stato-nel-palazzo-della-regione-piazza-castello|2=Corte dei conti e Avvocatura dello Stato nel Palazzo della Regione di piazza Castello}}</ref>
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I prodotti agricoli coltivati sono [[cereali]], [[patate]], ortaggi, [[barbabietole da zucchero]], [[frutta]], [[pioppo|pioppi]] e foraggio; nelle zone collinari è molto accentuata la [[viticoltura]]. L'allevamento è concentrato su [[bovini]] e [[suini]].
 
La bilancia agroalimentare è positiva: nel 2018 le esportazioni sono ammontate a 5,96 miliardi di euro, a fronte di 4,21 miliardi di importazioni, anche se il Piemonte è risultato un importatore netto di prodotti agricoli (2,27 miliardi di importazoni contro 0,51 miliardi di importazioni), ma si è rifatto con le esportazioni di prodotti trasformati (1,94 miliardi di importazioni contro 5,45 miliardi di esportazioni).<ref>{{Cita web|lingua=it-it|autore=Stefano Cavaletto|url=https://www.piemonterurale.it/agroalimentare-dati/import-export-agroalimentare|titolo=Il commercio con l'estero del settore agroalimentare|sito=www.piemonterurale.it|accesso=2024-12-21 dicembre 2024}}</ref>
 
Molto sviluppate sono anche le industrie, soprattutto quella automobilistica con il gruppo [[FIAT]] e le aziende collegate. Di rilievo sono anche i settori chimico, alimentare (la regione è la prima d'Italia per produzione di [[cioccolato]]), tessile e dell'abbigliamento. Tra le regioni italiane, il Piemonte è quella che più investe nell'industria [[elettronica]], storicamente legata alla [[Olivetti]] di [[Ivrea]]. Nel settore terziario, assumono importanza le attività bancarie ed assicurative, il commercio, l'editoria e il [[turismo]] alpino e lacustre.
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Negli ultimi anni sono stati in crescita il livello di internazionalizzazione dell'economia e della società piemontese. Il Piemonte ha indici superiori alla media italiana per quanto riguarda il commercio internazionale, l'attrattività degli [[Investimento diretto all'Estero|IDE]], il numero di impiegati stranieri, la popolazione straniera e la formazione su tematiche internazionali; solo il turismo internazionale si colloca per ora poco sotto la media italiana, mentre appare in forte crescita il numero di studenti stranieri negli atenei piemontesi.<ref>[http://www.e-periscope.eu/Page/t01/view_html?idp=262 E-periscope, numero 7, anno 2009, ottobre-dicembre] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111112104029/http://www.e-periscope.eu/Page/t01/view_html?idp=262 |data=12 novembre 2011 }}</ref> Dal 2007 la Regione Piemonte, in accordo con Unioncamere Piemonte e con le rappresentanze delle categorie economiche, ha unificato gli organismi che si occupano di internazionalizzazione dell'economia piemontese nel [[Centro estero per l'internazionalizzazione]].<ref>{{Cita web |url=http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/ariaint/TESTO?LAYOUT=PRESENTAZIONE&TIPODOC=LEGGI&LEGGE=13&LEGGEANNO=2006 |titolo=La legge costitutiva di Ceipiemonte |accesso=17 giugno 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714152056/http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/ariaint/TESTO?LAYOUT=PRESENTAZIONE&TIPODOC=LEGGI&LEGGE=13&LEGGEANNO=2006 |dataarchivio=14 luglio 2014 |urlmorto=no }}</ref>
 
Il tasso di disoccupazione nel Piemonte era del 5% nel 2008, basso ma uno tra i più alti dell'Italia Settentrionale, causa della crisi della grande industria che ha colpito in precedenza la regione.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/piemonte/|titolo=Piemonte - Enciclopedia|sito=Treccani|accesso=2024-12-21 dicembre 2024}}</ref>
 
=== Zone economiche ===
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Il riso piemontese, introdotto nel [[XV secolo]], in particolare, ha in questa regione la maggiore estensione in Italia con ben il 50% della superficie nazionale dedicata alla sua coltivazione. Le esatte estensioni favorite geomorfologicamente dalla pianura sono così suddivise: circa 70 mila ettari in [[Provincia di Vercelli]], oltre 30 mila in [[provincia di Novara]], 8 mila in [[provincia di Alessandria]], 4 mila in [[provincia di Biella]] ed alcune piccole coltivazioni nelle [[provincia di Cuneo|province di Cuneo]] e di [[Provincia di Torino|Torino]].
 
Il Piemonte ha l’unica [[Denominazione di origine protetta|DOP]] italiana del riso, il "''Riso di Baraggia Biellese e Vercellese''". In Baraggia è nato uno dei più [[Cultivar_del_risoCultivar del riso#Varietà_italianeVarietà italiane|famosi risi italiani]] da risotto, il riso "''[[Arborio]]''", a questa situazione aggiungono tutte quelle comprese e garantite nella DOP: il "''[[Carnaroli]]''", "''[[Baldo (riso)|Baldo]]''", "''Sant'Andrea''", "''Balilla''", "''Gladio''", "''Roma''".
 
Altre città importanti sono [[Chivasso]], situata fra le [[collina di Torino|colline di Torino]] e quelle del [[Monferrato]], che viene considerata la "pompa" delle risaie di Vercelli, di Novara e della [[Lomellina]] poiché un impianto devia continuamente acqua dal Po nel [[canale Cavour]]; [[Stresa]], celebre centro turistico sulla riva piemontese del Lago Maggiore; [[Pinerolo]], città della cavalleria e sede della prima [[Società di Mutuo Soccorso]] d'[[Italia]].
 
Nel Piemonte meridionale troviamo [[Cuneo]], sul fiume [[Stura di Demonte|Stura]], che si trova al centro di importanti valli alpine; [[Asti]], sul fiume [[Tanaro]], è favorita dalla sua posizione poiché si trova sulla strada che collega Genova a Torino. La città è conosciuta in tutto il mondo per la produzione di rinomati vini (quali, ad esempio, il vino DOCG [[Asti spumante]], conosciuto in tutto il mondo, {{citazioneSenza necessariafonte|essendo il vino italiano più esportato}} o al [[Moscato d'Asti]]) e per essere al centro della regione geografica del Monferrato, per l'appunto uno dei più importanti distretti vitivinicoli ed enogastronomici del mondo.
Mentre la parte occidentale della provincia di Cuneo ha un'economia che gravita molto attorno alla vicina Francia, la parte sud-orientale della stessa provincia ha strette relazioni economiche con l'area ligure, dove esporta soprattutto prodotti zootecnici, e con quella savonese in particolare, avendo la stessa la forte attrattiva del porto turistico e mercantile.
 
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Secondo i linguisti mancano all'appello delle lingue riconosciute dalla Regione Piemonte altre due lingue: il [[lingua ligure|ligure]] parlato nell'estremo sud-est del Piemonte, in [[Val Borbera]] e nei dintorni di [[Novi Ligure]] e [[Ovada]], oltre che il ligure alpino dell'[[Tanaro|Alta Val-Tanaro]] (da Pievetta di [[Priola]] compresa<ref>{{Cita web |url=https://www.academia.edu/5755976/Alta_Val_Tanaro |titolo=Nicola Duberti, ''Alta Val Tanaro'' |accesso=5 gennaio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200222120802/https://www.academia.edu/5755976/Alta_Val_Tanaro |dataarchivio=22 febbraio 2020 |urlmorto=no }}</ref>) e di [[Briga Alta]], e il [[dialetto lombardo occidentale|lombardo occidentale]] in transizione col [[Lingua piemontese|piemontese orientale]] al cui tipo linguistico appartengono quasi tutte le varietà gallo-italiche della [[Provincia di Novara]] e del [[Verbano-Cusio-Ossola]].
 
Il [[Dialetto tortonese|tortonese]] è un dialetto di transizione che a partire dalla classificazione di [[Bernardino Biondelli]]<ref>{{Cita web |url=https://www.archive.org/stream/saggiosuidialet02biongoog#page/n8/mode/1up |titolo="Saggio sui dialetti Gallo-italici" di B. Biondelli |accesso=3 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170101001103/http://www.archive.org/stream/saggiosuidialet02biongoog#page/n8/mode/1up |dataarchivio=1º gennaio 2017 |urlmorto=no }}</ref> di metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] viene assegnato all'[[Lingua emiliana|emiliano]]<ref name="dialetti-emiliano-romagnoli" /><ref>Piemonte - Valle d'Aosta, Istituto Geografico De Agostini per Selezione dal Reader's Digest, Novara, 1998, pag. 37</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.academia.edu/33479459/Diffusione_e_conservazione_di_tratti_linguistici_in_alcuni_dialetti_piemontesi_orientali_preprint_|titolo=Diffusione e conservazione di tratti linguistici in alcuni dialetti piemontesi
orientali|autore=Lorenzo Ferrarotti|editore=Rivista italiana di dialettologia|lingua=italianoit|accesso=25 novembre 2020}}</ref><ref>Introduzione alla dialettologia italiana, Grassi C. - Sobrero A. A. - Telmon T., Editori Laterza, Roma-Bari, 2003, pag. 57</ref><ref name=":5" />, di cui costituirebbe l'estremità più occidentale; se da un lato le classificazioni standard vedono il [[continuum dialettale]] emiliano estendersi in parte dell'Alessandrino<ref name=":2" /> fino al [[fiume]] [[Scrivia]]<ref>{{Cita web|url=https://archive.org/details/idialettidellere00devo|titolo=I dialetti delle regioni d'Italia|autore=Giacomo Devoto, Gabriella Giacomelli|editore=Sansoni Università|accesso=20 novembre 2020}}</ref>, {{senza fonte|in anni più recenti è stata oggetto di dibattito la posizione di questo dialetto rispetto al lombardo}}, con il quale condivide pure molti tratti (in ogni caso non è considerato parte della lingua piemontese, nonostante la sua collocazione nel Piemonte amministrativo).
 
Queste lingue, dopo anni di scarso interesse (se non di ostacolamento) proveniente dal mondo politico e culturale (a cui ha corrisposto un simmetrico ed ulteriore rafforzamento dell'italiano), sono dagli [[anni 1990|anni novanta]] destinatarie di alcuni progetti di valorizzazione su iniziativa di enti pubblici, associazioni e gruppi folcloristici.<ref>{{Cita web |url=http://www.regione.piemonte.it/cultura/cms/minoranze-linguistiche.html |titolo=Sito ufficiale della regione Piemonte: ''&#91;...&#93; Dopo anni di dibattiti, questo vuoto legislativo è stato colmato con la Legge 15 dicembre 1999, n. 482“Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche” che ha riconosciuto, per la nostra Regione, l'occitano, il francese, il francoprovenzale e il walser (escludendo il piemontese), rappresentando un forte segnale del rinnovato interesse per le lingue minoritarie, sia a livello nazionale che europeo.'' |accesso=31 dicembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180427184207/http://www.regione.piemonte.it/cultura/cms/minoranze-linguistiche.html |dataarchivio=27 aprile 2018 |urlmorto=sì }}</ref>