Winston Churchill: differenze tra le versioni
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Al seguito degli Ussari Churchill giunse a [[Bombay]] nell'India britannica, nell'ottobre 1896<ref name="Gilbert63">{{Cita|Martin Gilbert 1991|p. 63}}.</ref>. Presto trasferito a [[Bangalore]], prese alloggio in un bungalow con l'amico Barnes<ref name="Gilbert63"/>. Churchill rimase di stanza in India per diciannove mesi, facendo frequenti visite a [[Calcutta]], spedizioni nello [[Hyderabad]] e due visite in licenza nel Regno Unito<ref>{{Cita|Roy Jenkins 2001|p. 23}}.</ref>. Ritenendo di aver ricevuto una scarsa educazione, cominciò in questo periodo a studiare da autodidatta, leggendo opere di [[Platone]], [[Adam Smith]], [[Charles Darwin]], [[Arthur Schopenhauer]] e [[Henry Hallam]]<ref>{{Cita|Roy Jenkins 2001|p. 25}}.</ref>. Ebbero particolare influenza su di lui il ''[[Declino e caduta dell'Impero romano]]'' di [[Edward Gibbon]], il ''Martirio dell'uomo'' di William Winwood Reade, un'opera storica di impronta materialista e darwinista che influenzò l'[[agnosticismo]] di Churchill, oltre alle opere del famoso storico [[Whig (Regno Unito)|whig]] [[Thomas Babington Macaulay]]<ref>{{Cita|Roy Jenkins 2001|pp. 24-25}}.</ref>. Interessato sin d'allora di politica<ref>{{Cita|Roy Jenkins 2001|p. 26}}.</ref>, nelle lettere private si definiva "un [[Liberalismo|liberale]] in tutto tranne che nel nome", aggiungendo però che non poteva sostenere il [[Partito Liberale (Regno Unito)|Partito Liberale]] a causa del suo sostegno all{{'}}''[[Home rule]]'' per l'[[Irlanda]]<ref>{{Cita|Roy Jenkins 2001|p. 27}}.</ref>. Piuttosto, si definiva un aderente dell'ideologia della cosiddetta ''[[Conservatorismo uninazionale|Tory democracy]]'', della quale già il padre era stato tra i principali esponenti<ref name="Jenkins29">{{Cita|Roy Jenkins 2001|p. 29}}.</ref>. In questa veste, durante una delle visite in patria, tenne il suo primo discorso pubblico a [[Bath]] a un raduno della ''Primrose League'' ("lega della primula"), un'organizzazione militante fondata dal padre anni prima a sostegno dell'ala "uninazionale" dei ''tory''<ref name="Jenkins29"/>. Churchill espresse in questo periodo una miscela di istanze conservatrici e riformiste allo stesso tempo: si dichiarò ad esempio in favore di un sistema di istruzione pubblico e laico, ma allo stesso tempo si oppose al suffragio femminile, definendo le [[suffragette]] "un movimento ridicolo"<ref>{{Cita|Martin Gilbert 1991|p. 70}}.</ref>. Il biografo Keith Robbins ha sostenuto che fu in questo periodo che Churchill formò gran parte del proprio pensiero politico<ref>{{Cita|Robbins 1992|pp. 16-19}}.</ref>.
In India
Nel 1898, mentre soggiornava ancora a [[Bangalore]], Churchill esplorò la possibilità di unirsi alle forze di [[Horatio Herbert Kitchener, I conte Kitchener|Lord Kitchener]] che stavano per cominciare la campagna sudanese contro gli insorti del [[Mahdi]]<ref name="Jenkins35">{{Cita|Roy Jenkins 2001|p. 35}}.</ref>. Kitchener fu inizialmente reticente, sostenendo che Churchill fosse solo in cerca di fama e di medaglie<ref name="Jenkins35"/>. Dopo aver passato del tempo a [[Calcutta]], [[Meerut]] e [[Peshawar]], nel giugno del 1898 Churchill fece ritorno in patria<ref>{{Cita|Roy Jenkins 2001|pp. 35-36}}.</ref>. Qui fece uso dei suoi contatti, tra cui il primo ministro [[Robert Gascoyne-Cecil, III marchese di Salisbury|Lord Salisbury]], vecchio collega del padre, per farsi assegnare al corpo di spedizione sudanese<ref>{{Cita|Roy Jenkins 2001|pp. 38-39}}.</ref>. In cambio accettò di scrivere degli articoli di corrispondenza per il ''[[Morning Post]]''<ref>{{Cita|Roy Jenkins 2001|p. 39}}.</ref>. Partì quindi per l'[[Egitto]], dove si unì al XXI Lanceri al [[Cairo]] prima di risalire il [[Nilo]] verso sud alla volta del [[Sudan]]. Qui prese parte alla [[battaglia di Omdurman]], nella quale le forze del [[Mahdi]] (messia islamico) [[Abd Allah al-Ta'aysh]] subirono una decisiva sconfitta<ref>{{Cita|Martin Gilbert 1991|pp. 91-98}}.</ref><ref>{{Cita|Roy Jenkins 2001|pp. 39-40}}.</ref>. Nei suoi articoli, Churchill espresse giudizi molto critici sul comportamento di Kitchener verso i feriti, soprattutto sulla profanazione della tomba del Mahdi da lui ordinata, suscitando nel generale un'ostilità che si sarebbe trascinata negli anni<ref>{{Cita|Martin Gilbert 1991|p. 98}}.</ref>. In seguito alla battaglia, Churchill donò una parte di pelle del suo petto perché fosse trapiantata a un commilitone ferito<ref>{{Cita|Martin Gilbert 1991|p. 100}}.</ref>. Tornato in [[Gran Bretagna]] in ottobre, pubblicò un'altra opera, intitolata ''The River War'' ("La guerra sul fiume"), dedicata alla campagna del [[Sudan]]<ref>{{Cita|Roy Jenkins 2001|p. 41}}.</ref>.
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