La trap è strettamente legata ad ambienti e tematiche che riguardano la vendita e la [[dipendenza]] da [[Droga|droghe]] e [[Etanolo|alcol]]. Fino ai primi [[anni 2000]], infatti, il termine ''trap house'' era usato per indicare appartamenti abbandonati nei sobborghi di [[Atlanta]], dove dove venivano spacciate sostanze stupefacenti<ref name=":1">{{Cita news|lingua=en|nome=Christina|cognome=Lee|url=https://www.theguardian.com/music/2015/aug/13/trap-kings-how-hip-hop-sub-genre-dominated-decade|titolo=Trap kings: how the hip-hop sub-genre dominated the decade|pubblicazione=The Guardian|data=13 agosto 2015|accesso=3 aprile 2017}}</ref>. Il termine ''trapping,'' nello ''slang,'' indica lo spaccio di droga<ref>{{Cita web|url=https://www.urbandictionary.com/define.php?term=trapping|titolo=Trapping|lingua=en|accesso=4 gennaio 2018|pubblicazione=Urban Dictionary}}</ref>. In seguito, ''trap'' è diventato anche sinonimo della musica associata a quel contesto, complice l’evidente assonanza con ''rap'', genere da cui deriva e con cui condivide diversi elementi. Andrea Bertolucci, giornalista musicale ed esperto di cultura trap, fa coincidere l’ascesa della popolarità di questo genere con quella dell’organizzazione di spaccio della [[Black Mafia Family]], guidata dai due fratelli Demetrius "Big Meech" Flenory e Terry "Southwest T” Flenory. Nell'introduzione del libro ''Trap Game. I sei comandamenti del nuovo hip hop'', Bertolucci scrive:
{{Q|Questa organizzazione ha tentato di ripulire una buona parte dei proventi guadagnati dal traffico di sostanze lanciandosi nel business della musica hip-hop e avviando la BMF Entertainment. Oltre al beneficio di riciclare i soldi, la musica trap diventa anche lo strumento narrativo, quasi propagandistico, per questa organizzazione: i primi trapper sono dei veri e propri aedi dei narcotrafficanti e degli spacciatori.}}