Prelà: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 47:
Le due castellanie legarono e strinsero patti di aderenza e accomandigia al [[Genova|Comune di Genova]]<ref name="Siusa" /> e, successivamente, alla [[Repubblica di Genova]]<ref name="Siusa" />.
[[File:Prelà-chiesa san giovanni del groppo3.jpg|sinistra|miniatura|Particolare del campanile della [[chiesa di San Giovanni del Groppo]] presso Molini di Prelà.]]
Con la dominazione napoleonica l'odierno territorio fu diviso nelle distinte municipalità di Prelà, [[Tavole (Prelà)|Tavole]], [[Valloria (Prelà)|Valloria]], [[Villatalla]] che furono comprese dal 1801 tra i confini della [[Repubblica Ligure]] inserendosi nel cantone degli Ulivi della giurisdizione degli Ulivi (capoluogo Oneglia e [[Porto Maurizio]] come capo cantone). Dal 1805 al 1814 con il [[Primo Impero francese]], tra accorpamenti municipali e nuove modifiche, tutto il territorio fu inserito sotto il cantone di Oneglia del [[Dipartimento di Montenotte]]. Alla caduta di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], il [[Congresso di Vienna|congresso di Vienna del 1814]] stabilì l'annessione nel Regno di Sardegna che inquadrò questa parte del territorio nella provincia di Oneglia; nel 1818 Prelà fu elevata a capo mandamento della provincia di Oneglia, nella [[divisione di Nizza]]. Con il passaggio nel successivo [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], dal 1859 al 1926 i comuni di Prelà, Tavole, Valloria (poi Valloria Marittima dal 1862) e Villatalla furono compresi nel III mandamento di [[Dolcedo]] del [[circondario di Porto Maurizio]] facente parte della [[Provincia di Nizza (1859)|provincia di Nizza]] (poi provincia di Porto Maurizio e, dal 1923, di [[Provincia di Imperia|Imperia]]).
|