Louis-Ferdinand Céline: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Il terzo matrimonio e l'esilio: Wiki-link, note. Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata |
→Il terzo matrimonio e l'esilio: Wiki-link, note. Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata |
||
Riga 174:
Dopo l'inizio della guerra<ref>{{Cita web |url=http://www.louisferdinandceline.com/biografia_1.html |titolo=Céline: biografia |accesso=30 aprile 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222192635/http://www.louisferdinandceline.com/biografia_1.html |urlmorto=sì }}</ref> sposò la sua terza moglie (seconda per la legge francese), anch'essa ballerina, [[Lucette Destouches|Lucie Georgette Almansor]]<ref>{{Cita web |url=http://www.medialibre.eu/culture/lucette-fete-aujourdhui-ses-100-ans-par-robert-faurisson/12657 |titolo=Lucette fête aujourd'hui ses 100 ans, par Robert Faurisson |accesso=18 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222015902/http://www.medialibre.eu/culture/lucette-fete-aujourdhui-ses-100-ans-par-robert-faurisson/12657 |urlmorto=sì }}</ref> ([[1912]]-[[2019]]), detta ''Lucette'' o ''Lili'', conosciuta nel [[1936]].<ref name="Biografia di Céline" />
Fino al [[1944]] Céline vive a [[Montmartre]], al num. 4 di Rue Girardon, quinto piano<ref>Vedasi "''Inediti e altri manoscritti ritrovati''" con foto.</ref>, dove ospita spesso il colonnello delle [[Schutzstaffel|SS]] Hermann Bickler<ref>{{cita web |url=https://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/complotto-sgangherato-uccidere-c-line-nazi-1680146.html|titolo=Il complotto (sgangherato) per uccidere il Céline "nazi"|autore=Alessandro Gnocchi|data=16 Aprile 2019}}</ref> ([[1904]]-[[1984]]), il quale, come segno di amicizia, il 18 marzo [[1945]], gli fornirà il visto di espatrio dalla Francia occupata verso la [[Danimarca]].<ref>{{cita libro|titolo=Céline - 3e partie - Cavalier de l’Apocalypse (1944–1961)|autore=François Gibault|editore=Mercure de France|città=Parigi|anno=1985|isbn=2-7152-1247-X}}</ref> Per sfuggire da probabili ritorsioni contro di lui, con l'avanzata degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]], Céline abbandona il proprio appartamento, che viene saccheggiato da membri della [[Resistenza francese|Resistenza]], dei suoi manoscritti, oltre seimila pagine manoscritte, con altri documenti.<br/>All'annuncio del loro ritrovamento, solamente nel [[2021]], è seguito quello della pubblicazione di [[#Inediti e altri manoscritti ritrovati|questi ricchissimi inediti]]. Tra essi, due romanzi giovanili, ''Guerre'' e ''Londre''. Quest'ultimo è stato scritto, probabilmente, prima del [[1936]] e dei famigerati scritti antisemiti, poiché in esso è presente il personaggio di un medico ebreo, Yugenbitz, che viene descritto in termini benevoli, nonché come colui che lo ha introdotto alla professione.<ref>{{Cita news|titolo='London', a new unpublished novel by Céline arrives in bookstores this Thursday ('Londra', un nuovo romanzo inedito di Céline arriva nelle librerie il prossimo giovedì)|url=https://time.news/london-a-new-unpublished-novel-by-celine-arrives-in-bookstores-this-thursday/|data=14 ottobre 2022|giornale=Time.News|accesso=15 ottobre 2022|lingua=en}}</ref>
Tra l'ottobre del 1944 e il marzo 1945, Céline attraversò a piedi il territorio francese giungendo fino in Germania, a [[Sigmaringen]], ove [[Commissione governativa di Sigmaringen|i Tedeschi]] avevano fatto confluire i membri del governo [[Governo di Vichy|collaborazionista di Vichy]] e i fiancheggiatori dell'occupazione. L'apocalittica visione delle devastazioni belliche e del crepuscolo dell'impero nazista, culmina nei contatti con le orde di profughi civili e militari, mentre lui cura alcuni ammalati e aiuta diversi sfollati. Di questo periodo della vita del "Dottore", lo scrittore laureato in medicina, sappiamo quello che traspare dai tre romanzi che compongono la cosiddetta "Trilogia del Nord": ''[[Da un castello all'altro]]'', ''[[Nord (romanzo)|Nord]]'' e ''[[Rigodon]]''; altro ancora si può desumere dalle poche lettere che Céline scrisse agli amici, sotto [[pseudonimo]].
Nel [[1945]], finita la [[seconda guerra mondiale]], le accuse di [[antisemitismo]] e collaborazionismo gli impedirono di ritornare in Francia.<ref name=notte/> Rimarrà in esilio in [[Danimarca]] fino al [[1951]]. Céline, che in ''Rigodon'' descrive la Danimarca come l'agognata terra promessa, è costretto a ricredersi sin dai primi giorni: appena arrivato a [[Copenaghen]], telegrafa a Parigi per avere notizie di sua madre. La risposta di un parente gli annuncia che ella è morta e lui deve considerarsi responsabile di quella morte.<ref name=notte/>
Durante i primi mesi in [[Danimarca]] (dove si è recato per recuperare del denaro dei diritti d'autore depositato prima della guerra), da marzo a dicembre 1945, Céline e la moglie Lili vissero in clandestinità nell'appartamento di un'amica danese allora assente. Venne comunque notata la loro presenza e il 17 dicembre 1945 i coniugi Destouches vennero arrestati da poliziotti in borghese. Céline, credendo si trattasse di assassini, si diede alla fuga sui tetti, salvo essere catturato e rinchiuso in prigione nel carcere Vestre Faengsel<ref>È il più grande carcere danese, costruito nel 1895, ancora in funzione.</ref> per quattordici mesi. La moglie viene liberata ma lui è trattenuto in custodia preventiva per un anno e tre mesi.
La segregazione in cella, l'obbligo di restar seduto tutto il giorno, lo [[scorbuto]] e la [[pellagra]] dovuti all'alimentazione insufficiente devastano il fisico dello scrittore, già provato dall'esperienza di Sigmaringen.<ref name=notte/>
[[File:Maison Louis-Ferdinand Céline à Meudon 2.JPG|miniatura|La casa di Céline a [[Meudon]], dove passò gli ultimi anni della sua vita]] In Danimarca cominciò una cordiale corrispondenza epistolare con lo scrittore italiano [[Curzio Malaparte]], che gli inviò una piccola somma di denaro.<ref>[https://journals.openedition.org/cei/3424#tocto1n1 Malaparte, Céline: una poetica del disincanto]</ref>
{{Citazione|Caro Malaparte, sono profondamente commosso del suo bel gesto così caloroso, così fraterno! rifiutare sarebbe empio! ma mi sono accordato con Tosi [illeggibile] perché questa somma provvidenziale sia messa a sua disposizione a Parigi in altro modo… ''[[Kaputt]]'' qui è su tutte le labbra. Intendo dire le labbra dei membri dell’élite che legge, piuttosto timorata del resto, ma per la Danimarca è un trionfo. Ancora grazie, fraternamente e a presto spero! un abbraccio a Camus<ref>Un medico omonimo dello scrittore, amico di entrambi.</ref> da parte mia, mio colonnello!|Lettera a Malaparte del 19 novembre 1947}}
Nel febbraio del [[1947]] Céline ottiene la libertà provvisoria ed è ricoverato al Rigshospitalet di [[Copenaghen]]. Quattro mesi dopo viene liberato e va a vivere con la moglie in una soffitta della ''Kronprinsessegade''<ref>Strada del centro storico di Copenaghen, collega la principale via dello shopping ''Købmagergade'' a ovest con ''Pilestræde'' a est.</ref> Il periodo del suo soggiorno danese che va dall'estate del [[1948]] all'estate del [[1950]] lo passò a [[Korsør]], in una capanna sulle rive del [[Mar Baltico|Baltico]], di proprietà dell'avvocato di Céline, Albert Naud (1904-1977)<ref>Avvocato, giornalista, attivista si battè contro la pena di morte.</ref>, priva di gas, elettricità ed acqua. Ma quel che più pesa a Céline è la solitudine. Il [[1950]], che vede la condanna di Céline da parte del Tribunale di Parigi e la travagliata operazione di Lili a Copenaghen, segna il momento forse più doloroso del suo esilio danese.<ref name=notte/> Lo scrittore viene condannato in contumacia a un anno di carcere da scontare in Francia. Nel [[1951]], l'[[amnistia]], che libera buona parte dei collaborazionisti o commuta le loro pene, e la guarigione di Lili porranno fine al periodo più buio di questa esperienza.<ref name=notte/>
=== Gli anni di Meudon ===
|