Francesco d'Assisi: differenze tra le versioni

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Da uomo nuovo Francesco cominciò il suo viaggio: nell'[[inverno]] 1206 partì per [[Gubbio]], dove il giovane aveva da sempre diversi amici, tra cui Federico Spadalonga, il quale aveva condiviso con Francesco anche la prigionia nelle carceri di Perugia. Federico lo accolse benevolmente nella sua casa (laddove oggi sorge una chiesa dedicata a San Francesco), lo sfamò e, a quanto pare, fu qui che Francesco si vestì del [[saio]], rifiutando vestiti ben più lussuosi offerti dall'amico.<ref>{{cita|Cardini, 1989|pp. 104-105}}.</ref>
 
Ospite degli Spadalonga, Francesco, «amante di ogni forma di [[umiltà]], si trasferì dopo pochi mesi presso i [[lebbra|lebbrosi]] restando con loro e servendo a loro tutti con somma cura.». Si trattava del lebbrosario di Gubbio, che era intitolato a [[Lazzaro di Betania|san Lazzaro di Betania]]. Nel suo ''[[Testamento (San Francesco)|Testamento]]'' Francesco disse chiaramente che la vera svolta verso la piena conversione ebbe inizio per lui a Gubbio, quando si era accostato a queste persone bisognose. Francesco non vi ebbe mai una fissa dimora, ma era solito predicare nelle campagne tra il comune umbro e [[Assisi]].
 
Proprio nel contado eugubino, laddove sorgeva la chiesetta di [[Gubbio#Chiesa di Santa Maria della Vittoria .28o della Vittorina.29|Santa Maria della Vittoria]], detta ''della Vittorina'', e l'omonimo parco, Francesco ammansì il famoso ''lupo di Gubbio''. Sette anni dopo la conversione di Francesco (nel 1213), il beato Villano, Vescovo di Gubbio, già [[Benedettino|abate benedettino]] dell'[[Basilica di San Pietro (Perugia)|abbazia di San Pietro]], concesse ai [[frate|frati]] di stabilire una loro sede nel comune.<ref>{{cita|Cardini, 1989|pp. 108-111}}.</ref>