Riccardo Illy: differenze tra le versioni

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È stato [[Sindaci di Trieste|sindaco di Trieste]] dal 5 dicembre [[1993]] al 24 giugno [[2001]], [[Camera dei deputati (Italia)|deputato alla Camera]] dal [[2001]] al [[2003]] e [[Presidenti del Friuli-Venezia Giulia|presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia]] dal 14 giugno [[2003]] al 19 aprile [[2008]].
 
== Biografia ==
Nasce il 24 settembre [[1955]] a [[Trieste]], in una famiglia [[valdese]] di origine [[Ungheria|ungherese]]; suo nonno Francesco aveva fondato nel [[1933]] la [[Illycaffè]], importante azienda nel settore del [[caffè]], oggi presente in oltre centoquaranta paesi. Dopo il diploma ha incominciato a lavorare nell'impresa di famiglia (dal [[1977]]). In questa società modernizzò il [[merchandising]], creò nel [[1983]] il settore marketing, fino ad allora inesistente, e riorganizzò la struttura commerciale, divenendo direttore commerciale. Dal [[1992]] al [[1995]] è stato [[amministratore delegato]] di Illycaffè e dalnel [[1995]] ne èdiventa vicepresidente, mentre la presidenza dell'azienda dal [[2005]] è affidata a suo fratello [[Andrea Illy|Andrea]], succeduto al padre [[Ernesto Illy|Ernesto]].
 
È stato vicepresidente dell'Associazione degli Industriali di Trieste.
 
Giovanissimo ha sposato [[Rossana Bettini]], [[giornalista]] [[enogastronomia|enogastronoma]], da cui ha avuto una figlia:, Daria.
 
Nel [[1989]] ha esposto le sue idee economiche nel libro ''Dal caffè all'Espresso'', edito da [[Arnoldo Mondadori Editore]] e tradotto in inglese, francese e tedesco, divenendo in seguito (a metà degli [[Anni 1990|anni novanta]]) anche giornalista pubblicista. Ha inoltre pubblicato ''Polietica'' con [[Paolo Maurensig]] (Marsilio, 2003), ''La rana Cinese'' con Paolo Fragiacomo (Mondadori, 2006) e ''Così perdiamo il Nord'' (Mondadori, 2008).
 
DaHa aprile 2014 fafatto parte del Consiglioconsiglio di Amministrazioneamministrazione di [[Hera (azienda)|Hera]], società multiservizi con sede a Bologna.
 
È stato presidente del Comitato Promotore della [[Direttrice Ferroviaria Europea Transpadana]]. Ha ricevuto i titoli di [[Commendatore]] e Grande Ufficiale dal presidente della Repubblica italiana, la "[[Ordine al Merito della Repubblica Austriaca|Gran Decorazione d'Onore in Oro]]" dal Presidente della [[Austria|Repubblica austriaca]]<ref>Decreto presidente della Repubblica austriaca in data 8 ottobre 1999, Gazzetta ufficiale (''Amtsblatt'') 12 aprile 2000</ref>, ed il premio ''Die Quadriga'' a Berlino.
È stato presidente del Comitato Promotore della [[Direttrice Ferroviaria Europea Transpadana]].
Ha ricevuto i titoli di [[Commendatore]] e Grande Ufficiale dal presidente della Repubblica italiana, la "[[Ordine al Merito della Repubblica Austriaca|Gran Decorazione d'Onore in Oro]]" dal Presidente della [[Austria|Repubblica austriaca]]<ref>Decreto presidente della Repubblica austriaca in data 8 ottobre 1999, Gazzetta ufficiale (''Amtsblatt'') 12 aprile 2000</ref>, ed il premio ''Die Quadriga'' a Berlino.
 
Gli è stata conferita una [[laurea honoris causa]] in [[Scienze Politiche]] presso l'[[Università degli Studi di Trieste|Università di Trieste]] presentando la ''[[lectio doctoralis]]'' sul tema dell'allargamento ad Est dell'[[Unione europea]].
 
== Attività politica ==
 
=== Sindaco di Trieste ===
In occasione delle [[Elezioni amministrative in Italia del 1993#Trieste|elezioni amministrative del 1993]] viene eletto [[sindaci di Trieste|sindaco di Trieste]], sostenuto da una coalizione di [[centro-sinistra]], con lo slogan "Il Sindaco espresso dai cittadini". Primo sindaco triestino eletto direttamente dalla popolazione, si ricandida alle [[Elezioni amministrative in Italia del 1997#Trieste|elezioni del 1997]] ed ottiene un secondo mandato, conclusosi nel [[2001]]. Viene quindi eletto alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] in rappresentanza del[[l'Ulivo]]; ha aderito al gruppo misto in qualità di membro indipendente, ha fatto parte della IX Commissione parlamentare (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) ed è stato segretario della Commissione parlamentare consultiva in ordine dell'attuazione della riforma amministrativa.
 
=== Presidente del Friuli-Venezia Giulia ===
Pur avendo aderito al progetto politico di [[Romano Prodi]], non ha mai voluto iscriversi a nessun partito, pertanto si è sempre presentato elettoralmente come un "[[Indipendente (politica)|indipendente]] di [[Centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]". Dopo aver contribuito a cambiare la legge elettorale del [[Friuli-Venezia Giulia]] e dopo aver promosso la nascita della lista civica Cittadini per il Presidente, è stato eletto Presidente della Regione il 9 giugno [[2003]] con il 53,1% dei voti alla guida di [[Intesa Democratica]], una coalizione comprendente partiti e movimenti del[[l'Ulivo]].
 
A dicembre [[2004]] è stato eletto presidente dell'[[Assemblea delle Regioni d'Europa]] (ARE), alla quale aderiscono 250 Regioni di 33 Nazioni europee. Nel 2006 è stato rieletto all'unanimità per il secondo mandato, da cui è decaduto con la sconfitta elettorale del 2008.
 
Si dimette dalla carica di Presidente della Regione il 7 febbraio [[2008]] per consentire di votare lo stesso giorno per le elezioni politiche e le amministrative, e successivamente si ricandida. Nelle [[elezioni regionali in Friuli-Venezia Giulia del 2008|elezioni regionali del 2008]] raccoglie il 46,18% dei voti e viene sconfitto dallo sfidante del centrodestra [[Renzo Tondo]], già presidente regionale dal [[2001]] al [[2003]]. Dopo la sconfitta non rilascia alcuna dichiarazione e di fatto abbandona la scena politica.
 
=== Candidatura al Senato ===
Nel gennaio [[2018]] Illy ritorna in politica, candidandosi alle [[Elezioni politiche in Italia del 2018|elezioni politiche di quell'anno]] come [[Indipendente (politica)|indipendente]] per la [[Coalizione di centro-sinistra alle elezioni politiche in Italia del 2018|coalizione di centro-sinistra]] al [[Senato della Repubblica]] nel [[Collegio uninominale Friuli-Venezia Giulia - 01 (Senato della Repubblica 2017)|collegio uninominale Friuli-Venezia Giulia 1 (Trieste)]], che copre le province di [[provincia di Trieste|Trieste]] e [[Provincia di Gorizia|Gorizia]] e gran parte della [[Slavia Friulana]] in [[provincia di Udine]]. Ottiene il 26,48% dei voti ed è superato da [[Laura Stabile]] della [[coalizione di centro-destra alle elezioni politiche italiane del 2018|coalizione di centrodestra]].<ref>{{Cita web |url=http://elezioni.interno.gov.it/senato/scrutini/20180304/scrutiniSI06110000000 |titolo=Ministero dell'Interno - Portale Eligendo |accesso=21 maggio 2018 |dataarchivio=22 maggio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180522043241/http://elezioni.interno.gov.it/senato/scrutini/20180304/scrutiniSI06110000000 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/03/06/elezioni-in-veneto-la-lega-cannibalizza-forza-italia-anche-in-friuli-trionfo-del-centrodestra-umiliati-serracchiani-e-illy/4205230/|titolo=Elezioni, in Veneto la Lega cannibalizza Forza Italia. Anche in Friuli trionfo del centrodestra|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2018-03-06|lingua=it-IT|accesso=2023-05-11}}</ref>
 
== Controversie ==