Sandra Milo: differenze tra le versioni

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Nata a [[Tunisi]] da padre [[Sicilia|siciliano]] e madre [[toscana]],<ref>{{cita web | autore = [[Debora Attanasio]] | url = https://www.marieclaire.com/it/attualita/gossip/a26763634/sandra-milo-biografia/ | titolo = Sandra Milo, storia infinita della donna che non sopportava la fedeltà | data = 11 marzo 2019 | sito = marieclaire.com/it | accesso = 22 marzo 2020 }}</ref> lì rimase fino al 1936 quando, costretta dalla guerra d'Africa, torna in Italia a [[Vicopisano]], borgo medievale poco distante da [[Pisa]] in cui abitavano alcuni parenti della madre. Arrivata all'età di 3 anni nel borgo<ref>{{Cita web|url=https://www.raiplay.it/video/2017/05/UnoMattina-in-famiglia-fe4784c0-efbc-43b4-bd81-741568ddf9f1.html|titolo=Sandra Milo racconta la sua infanzia a Vicopisano (dal min. 40:50)}}</ref> con la madre, la nonna e la sorella vi frequentò l'asilo, vi fece la comunione e frequentò le scuole elementari sino alla quarta classe<ref>[https://www.facebook.com/cascinanotizie/videos/1277487422415136/ Intervista a Sandra Milo del 31 agosto 2019, in occasione della sua visita a Vicopisano (al min. 4:50)]</ref> ed al passaggio della guerra nel 1944. Adolescente si trasferì con la famiglia a [[Viareggio]]. Nel 1948, a 15 anni, sposò il marchese Cesare Rodighiero, da cui rimase incinta, ma il bambino morì alla nascita a causa del parto prematuro.<ref>{{cita web|URL=https://www.corriere.it/spettacoli/cards/sandra-milo-matrimonio-15-anni-misteriose-nozze-cubane-altri-suoi-grandi-tormentati-amori/matrimonio-15-anni_principale.shtml|titolo=Copia archiviata|accesso=16 agosto 2022|dataarchivio=19 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210319074228/https://www.corriere.it/spettacoli/cards/sandra-milo-matrimonio-15-anni-misteriose-nozze-cubane-altri-suoi-grandi-tormentati-amori/matrimonio-15-anni_principale.shtml|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.vip.it/sandra-milo-aiutai-mamma-a-morire/ |titolo=Copia archiviata |accesso=6 febbraio 2013 |dataarchivio=21 aprile 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110421015035/http://www.vip.it/sandra-milo-aiutai-mamma-a-morire/ |urlmorto=sì }}</ref> I due si separarono dopo soli 21 giorni dal matrimonio, ottenendo l'annullamento dal [[Tribunale della Rota Romana]].<ref>[http://iltirreno.gelocal.it/regione/2010/06/08/news/in-versilia-amori-e-tormenti-la-milo-tentarono-di-stuprarmi-1.1905471 In Versilia amori e tormenti Milo: Tentarono di stuprarmi - Regione - il Tirreno<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Milo esordì al cinema accanto ad [[Alberto Sordi]] in ''[[Lo scapolo]]'' (1955) di [[Antonio Pietrangeli]]. Riconoscibile per le sue forme prorompenti e vistose e per la voce ingenua da bambina, divenne una [[maggiorata]] del grande schermo e prese parte a numerosi film di genere.
 
Il primo ruolo importante arrivò nel 1959 grazie al produttore greco [[Moris Ergas]], che poi la sposò: si tratta de ''[[Il generale Della Rovere]]'', per la regia di [[Roberto Rossellini]], in cui interpretava il ruolo di una prostituta al fianco di [[Vittorio De Sica]]. Un ruolo analogo fu quello ricoperto, nel 1960, in ''[[Adua e le compagne]]'' di Antonio Pietrangeli, che la diresse anche in seguito. Nello stesso anno fu diretta da [[Claude Sautet]] in ''[[Asfalto che scotta]]'', con protagonisti [[Lino Ventura]] e [[Jean-Paul Belmondo]], iniziando così un'intensa e promettente stagione di film d'autore. Nel 1961 fu protagonista con [[Eduardo De Filippo]], [[Vittorio Gassman]] e [[Marcello Mastroianni]] di ''[[Fantasmi a Roma]]'', diretto da Antonio Pietrangeli.[[File:Otto-milo01.png|miniatura|Sandra Milo in ''[[8½]]'' di [[Federico Fellini]] (1963) |207x207px]]Nello stesso anno la sua carriera ebbe tuttavia una brusca interruzione dopo la stroncatura al [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Festival di Venezia]] di ''[[Vanina Vanini (film 1961)|Vanina Vanini]]'', tratto dall'omonimo racconto di [[Stendhal]] e ancora una volta firmato da [[Roberto Rossellini]]. Il film, e soprattutto la recitazione di Milo, vennero accolti con aspre critiche e l'attrice fu da [[Enrico Lucherini]] sarcasticamente soprannominata ''Canina Canini.''<ref>Giornale di Vicenza, [https://www.ilgiornaledivicenza.it/argomenti/cultura/e-canina-canini-divenne-la-sandrocchia-1.318497E Canina Canini divenne la Sandrocchia]</ref> Nel 1962 tornò al cinema con ''[[Il giorno più corto]]'' di [[Sergio Corbucci]], dove recitò al fianco di [[Totò]], Eduardo e [[Peppino De Filippo]], Jean-Paul Belmondo, [[Ugo Tognazzi]], [[Aldo Fabrizi]] e altri.[[File:Milo1965.jpg|miniatura|sinistra|Sandra Milo in ''[[Giulietta degli spiriti]]'' di [[Federico Fellini]] (1965)|205x205px]]
 
Nello stesso anno la sua carriera ebbe tuttavia una brusca interruzione dopo la stroncatura al [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Festival di Venezia]] di ''[[Vanina Vanini (film 1961)|Vanina Vanini]]'', tratto dall'omonimo racconto di [[Stendhal]] e ancora una volta firmato da [[Roberto Rossellini]]. Il film, e soprattutto la recitazione di Milo, vennero accolti con aspre critiche e l'attrice fu da [[Enrico Lucherini]] sarcasticamente soprannominata ''Canina Canini.''<ref>Giornale di Vicenza, [https://www.ilgiornaledivicenza.it/argomenti/cultura/e-canina-canini-divenne-la-sandrocchia-1.318497E Canina Canini divenne la Sandrocchia]</ref> Nel 1962 tornò al cinema con ''[[Il giorno più corto]]'' di [[Sergio Corbucci]], dove recitò al fianco di [[Totò]], Eduardo e [[Peppino De Filippo]], Jean-Paul Belmondo, [[Ugo Tognazzi]], [[Aldo Fabrizi]] e altri.
 
[[File:Milo Mastrojanni.jpg|miniatura|sinistra|Sandra Milo e [[Marcello Mastroianni]] in una scena di ''[[8½]]'' di [[Federico Fellini]] (1963)]]
Cruciale fu l'incontro con [[Federico Fellini]], che contribuì alla sua maturazione artistica e con il quale cominciò anche una relazione clandestina durata 17 anni.<ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2010/agosto/02/Fellini_Sandra_Milo_racconta_storia_co_10_100802031.shtml|titolo=Io e Fellini Sandra Milo racconta la storia d' un amore|sito=web.archive.org|data=2012-12-04|accesso=2023-11-19|dataarchivio=4 dicembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121204024626/http://archiviostorico.corriere.it/2010/agosto/02/Fellini_Sandra_Milo_racconta_storia_co_10_100802031.shtml|urlmorto=sì}}</ref> Nei due capolavori del maestro riminese ''[[8½]]'' (1963) e ''[[Giulietta degli spiriti]]'' (1965), "Sandrocchia" (così veniva affettuosamente soprannominata dal regista) recitò nei panni di una femme fatale, ironica e disinibita che, oltre a incarnare l'immaginario erotico del regista, venne spesso messa in contrasto con le mogli, donne dall'aspetto più dimesso e dalla mentalità più borghese. Per entrambi i film vinse il [[Nastro d'argento]] come miglior attrice non protagonista.
 
[[File:Milo1965.jpg|miniatura|Sandra Milo in ''[[Giulietta degli spiriti]]'' di [[Federico Fellini]] (1965)]]
Dopo le importanti esperienze con Fellini venne diretta, fra i tanti, da [[Luigi Zampa]] in ''[[Frenesia dell'estate]]'' (1963), ancora una volta da Antonio Pietrangeli in ''[[La visita (film 1963)|La visita]]'' (1963), accanto a [[François Périer]], ove avvenne la sua caratterizzazione più complessa e riuscita, da [[Pasquale Festa Campanile]] e [[Massimo Franciosa]] in ''[[Le voci bianche]]'' (1964), con protagonista [[Paolo Ferrari (attore)|Paolo Ferrari]], e da [[Dino Risi]] in ''[[L'ombrellone]]'' (1965), ove interpretò con intensità e ironia la vivace moglie dell'ingegnere Enrico Marletti ([[Enrico Maria Salerno]]). Nel 1964 recitò accanto a [[Fernandel]] e [[Jean-Pierre Cassel]], rispettivamente, in ''[[Ho una moglie pazza, pazza, pazza]]'' di [[Jean Boyer]] e ''[[...poi ti sposerò]]'' di [[Philippe de Broca]]. In seguito partecipò ad altri film di minore importanza, tra cui ''[[Come imparai ad amare le donne]]'' (1966) di [[Luciano Salce]], ''[[La notte pazza del conigliaccio]]'' (1967) di [[Alfredo Angeli]], ove affiancò nuovamente Enrico Maria Salerno, ''[[Per amore... per magia...]]'' (1967) di [[Duccio Tessari]] e ''[[T'ammazzo!... Raccomandati a Dio]]'' (1968) di [[Osvaldo Civirani]], accanto a [[George Hilton]] e [[John Ireland]], dopo il quale l'attrice si allontanò dal cinema per circa un decennio.
 
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Sempre nel 1985 è stata coinvolta con l'allora marito Ottavio De Lollis e la figlia Azzurra, senza conseguenze, nella [[Strage di Fiumicino (1985)|strage di Fiumicino]]. L'attrice era presente al check-in nei momenti della sparatoria che ha visto tredici vittime per mano dei sicari del terrorista [[Abu Nidal]].<ref>{{cita news|autore1=Mino Fuccillo|autore2=Claudio Gerino|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/12/28/avevano-un-ordine-uccidere-senza-pieta-poi.html|titolo=Avevano un ordine: uccidere senza pietà poi la folla grida: 'datecelo|giornale=la Repubblica|data=28 dicembre 1985}}</ref>
 
[[File:Milo1.jpg|thumb|upright=1.3|Sandra Milo a Venezia nel 1988]]
Sandra Milo è entrata involontariamente nella storia della televisione italiana anche per uno scherzo telefonico messo in pratica ai suoi danni: l'8 gennaio 1990, durante la trasmissione pomeridiana ''[[L'amore è una cosa meravigliosa (programma televisivo)|L'amore è una cosa meravigliosa]]'' che condusse su Rai 2 nella stagione 1989-1990, una telefonata anonima di una voce femminile in diretta informò la presentatrice che suo figlio Ciro era ricoverato in ospedale in gravi condizioni in seguito a un incidente stradale. La Milo non riuscì a trattenere le lacrime e scappò disperata dallo studio.<ref>{{cita web | autore = Rossella Pastore | url = https://www.ilsussidiario.net/news/cinema-televisione-e-media/2019/4/6/ciro-figlio-di-sandra-milo-video-lurlo-in-diretta-tv-fa-male-rivederlo/1868099/ | titolo = Ciro De Lollis, figlio di Sandra Milo/ Video, l'attrice: "vivrò grazie a lui...e" | data = 6 aprile 2019 | sito = ilsussidiario.net/ | urlarchivio = https://archive.is/20190802134500/https://www.ilsussidiario.net/news/cinema-televisione-e-media/2019/4/6/ciro-figlio-di-sandra-milo-video-lurlo-in-diretta-tv-fa-male-rivederlo/1868099/ | dataarchivio = 2 agosto 2019 | urlmorto = no | accesso = 2 agosto 2019 }}</ref> La notizia dell'incidente era falsa, ma le urla della sconvolta conduttrice vennero riprese da trasmissioni come ''[[Blob (programma televisivo)|Blob]]'', ''[[Striscia la notizia]]'' e ''[[Target (programma televisivo)|Target]]'', rendendole tanto popolari da essere citata nella canzone ''La strana famiglia'' di [[Giorgio Gaber]] ed [[Enzo Jannacci]], incisa nel 1991. Successivamente ispirò il titolo di una trasmissione satirica di [[Italia 1]]: ''[[Ciro, il figlio di Target]]''. L'autrice della telefonata non fu mai individuata (si era presentata alle centraliniste con il nome di Maria Ramondio, che si rivelò una falsa identità), ma fu individuato il telefono da dove era stata fatta, che si trovava all'interno degli uffici Alemagna di [[Via del Corso (Roma)|via del Corso]] a [[Roma]].<ref>{{Cita news|autore=Simonetta Robiony|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0891_01_1990_0007_0001_24933402/|titolo="Tuo figlio sta male" e Milo sviene in diretta|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=9|mese=1|anno=1990|pagina=1|accesso=8 settembre 2009}}</ref>
 
Lasciata la Rai, nella stagione 1991-1992 Milo approdò alla [[Fininvest]] (divenuta [[Mediaset]] nel 1996) per succedere a [[Enrica Bonaccorti]] nella conduzione del game-show ''[[Cari genitori]]'', in onda dal lunedì al venerdì nella fascia mattutina di [[Rete 4]]. In seguito fu protagonista sulla stessa rete di una parodia musicale a puntate della telenovela ''[[La donna del mistero (telenovela)|La donna del mistero]]'' intitolata ''La vera storia della donna del mistero'', al fianco di [[Patrizia Rossetti]], dei [[Ricchi e Poveri]] e di altri. In seguito tornò di nuovo in [[Rai]] dove ha presentato, dal 1992 al 1994, il varietà domenicale ''Giorno di festa'' su [[Rai 2]].
[[File:Milo1.jpg|thumb|upright=1.3|Sandra Milo a Venezia nel 1988]]
 
Nel 1995 ha dichiarato a una televisione privata iraniana di avere una collezione di mutandine di circa {{formatnum:60000}} esemplari. Tale dichiarazione suscitò la reazione del governo di [[Teheran]], che le negò il visto turistico per il transito nel paese.
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=== Malattia e morte ===
[[File:SANDRAMILOFUNERALE31012024 751A.jpg|thumb|upright=1.3|Il funerale a piazza del Popolo, 31 gennaio 2024]]
Muore il 29 gennaio 2024, nella sua abitazione di Roma, all'età di 90 anni, a causa di un [[carcinoma del polmone|tumore ai polmoni]] con [[metastasi]] al cervello che le era stato diagnosticato tre mesi prima, dopo gli esami di routine a cui si era sottoposta in previsione di un'operazione all'anca.<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/articoli/2024/01/addio-a-sandra-milo-si-e--spenta-a-90-anni-nella-sua-casa-2335d5c2-ebb6-4bd9-ab7b-fa04ad2dba43.html|titolo=Addio a Sandra Milo, musa di Federico Fellini. L'attrice si è spenta a 90 anni, nella sua casa|data=29 gennaio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/canale_lifestyle/notizie/people/2024/01/29/addio-a-sandra-milo-nessuna-solare-come-lei_a70a3f6a-63b8-4e2f-ad91-a541392dc108.html|titolo=Addio a Sandra Milo, nessuna solare come lei|data=29 gennaio 2024|accesso=29 gennaio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/figlio-sandra-milo-verissimo_76943678-202402k.shtml|titolo=Ciro De Lollis, il figlio di Sandra Milo: "Aveva un tumore ai polmoni con metastasi al cervello"|data=3 febbraio 2024|accesso=3 febbraio 2024}}</ref> La camera ardente fu allestita il giorno dopo presso la sala della [[Protomoteca]] del [[Palazzo Senatorio]] in [[Palazzo Senatorio|Campidoglio]], mentre i funerali si svolsero la mattina del 31 gennaio nella [[basilica di Santa Maria in Montesanto]] in [[Piazza del Popolo (Roma)|piazza del Popolo]] a Roma. È stata sepolta al [[cimitero del Verano]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/italia/sandra_milo_camera_ardente_funerali_diretta_quando_dove-7903796.html|titolo=Sandra Milo, feretro arrivato alla camera ardente in Campidoglio: presenti i tre figli|data=30 gennaio 2024|accesso=30 gennaio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/italia/sandra_milo_camera_ardente_funerali_diretta_quando_dove-7903796.html|titolo=Sandra Milo, la camera ardente in Campidoglio. Il figlio: "Le ho stretto la mano fino all'ultimo". Domani i funerali}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://tg24.sky.it/spettacolo/2024/01/31/sandra-milo-funerali|titolo=Funerali Sandra Milo, l'ultimo saluto alla Chiesa degli Artisti}}</ref>
 
== Filmografia ==
[[File:Il generale Della Rovere (1959) Sandra Milo.png|miniatura|upright=1.23|Sandra Milo in ''[[Il generale Della Rovere]]'' di [[Roberto Rossellini]] (1959)]]
[[File:Otto-milo01.png|miniatura|upright=1.3|Sandra Milo in ''[[8½]]'' di [[Federico Fellini]] (1963)]]
[[File:La visita pietrangeli.png|miniatura|upright=1.3|Sandra Milo con [[François Périer]] in ''[[La visita (film 1963)|La visita]]'' di [[Antonio Pietrangeli]] (1963)]]