Diffusione dell'HIV in Uganda: differenze tra le versioni

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Nuove ricerche hanno messo in dubbio la portata del successo ugandese. Una ricerca pubblicata sulla rivista medica ''[[Lancet|The Lancet]]'' nel 2002 mette in discussione il declino di infezioni. La ricerca sostiene che le statistiche siano state distorte attraverso una sbagliata estrapolazione dei dati ottenuti da piccole cliniche di città successivamente applicati all'intera popolazione, che per il 90% vive in aree rurali.<ref>Parkhurst, J. O. (2002). "The Ugandan success story? Evidence and claims of HIV-1 prevention," The Lancet, 360: 78-80 [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Retrieve&list_uids=12114061 PubMed]</ref> Inoltre, i test di un nuovo farmaco per l'HIV, la [[nevirapina]] sono stati oggetto di forti perplessità e critiche.<ref>Harper's Magazine, [http://www.mindfully.org/Health/2006/AIDS-Medical-Corruption1mar06.htm Out of Control] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071114173724/http://www.mindfully.org/Health/2006/AIDS-Medical-Corruption1mar06.htm |data=14 novembre 2007 }}.</ref> Un programma incentrato sull'astinenza sessuale, promosso dagli [[Stati Uniti]] è stato aspramente criticato in quanto non dava opportunità ai giovani di imparare alcun metodo per prevenire l'HIV al di fuori della castità fino al matrimonio.
 
[[Human Rights Watch]] spiega che programmi educativi come questo "lasciano i bambini Ugandesi a rischio di contrarre HIV."<ref name="abstinence">[https://hrw.org/english/docs/2005/03/30/uganda10380.htm "Uganda: 'Abstinence-Only' Programs Hijack AIDS Success Story"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081111085905/http://hrw.org/english/docs/2005/03/30/uganda10380.htm |data=11 novembre 2008 }}, ''[[Human Rights Watch]]'', 30 March, 2005</ref> In Uganda si è inoltre incominciato ad insegnare una nuova versione del programma ABC, chiamato ABCD, dove la D sta per ''Death'' (morte); presentata come alternativa per chi non ha rapporti sicuri{{Senza fonte|data=March 2009}}. Aspre critiche a queste posizioni sono giunte da organizzazioni che sottolineano come in molti paesi del mondo le donne non detengano il potere di insistere con il partner sull'astinenza o la fedeltà. Spesso nei paesi più poveri le donne non conoscono il proprio stato HIV: perciò è stato suggerito che all'approccio ABC dovrebbe affiancarsi la D, non per death ma per "disclosure" diritto a conoscere, e la E, per "education", in quanto la vulnerabilità delle donne africane alle infezioni è spesso legata alla loro mancanza di accesso all'istruzione, la qual cosa peggiora il loro sfruttamento economico.<ref name="pmid17002505">{{Cita pubblicazione | cognome = Murphy | nome = EM. |coautori= ME. Greene; A. Mihailovic; P. Olupot-Olupot | titolo = Was the ABC approach (abstinence, being faithful, using condoms) responsible for Uganda's decline in HIV? | rivista = PLoS Med | volume = 3 | numero = 9 | pagine = e379 | mese=settembre| anno = 2006 | doi = 10.1371/journal.pmed.0030379 | pmid = 17002505 }}</ref> Infine è stato argomementato che la protezione delle donne dalle infezioni (HIV compreso) richiederebbe metodi di prevenzione controllabili direttamente dalle femmine, F, per female-controlled prevention, ed in particolare l'accesso a sostanze microbicide e profilattici femminili.<ref name="WPost29062004">{{cita web | url = https://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A13501-2004Jun28.html | titolo =
Beyond 'ABC': Helping Women Fight AIDS | autore = Janet Fleischman | data = 29 giugno 2004| accesso = 27 gennaio 2012. | editore = The Washington Post Company}}</ref>