Sandro Principe: differenze tra le versioni
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== Procedimenti giudiziari ==
*Alla vigilia delle [[Elezioni politiche in Italia del 1992|elezioni politiche del 1992]] scatta il ''blitz delle preferenze'' ordinato dall'allora Procuratore capo di [[Palmi]] [[Agostino Cordova]] e dal [[Pubblico Ministero]] di [[Locri]] [[Nicola Gratteri]], durante l'operazione di polizia i fac-simili elettorali dell'on. Sandro Principe vengono trovati in diverse abitazioni di [['ndrangheta|'ndranghetisti]] della [[Piana di Gioia Tauro]] e della [[Locride (Calabria)|Locride]]. Il Procuratore Cordova chiese alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] per due volte l'autorizzazione a procedere contro l'on. Principe<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/01/15/principe-deputato-psi-legato-alle.html|titolo='PRINCIPE, DEPUTATO PSI E' LEGATO ALLE COSCHE' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=15 gennaio 1992|lingua=it|accesso=23 agosto 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/07/11/principe-sottosegretario-nei-guai-ma-sono.html|titolo=PRINCIPE, SOTTOSEGRETARIO NEI GUAI 'MA SONO SOLO UN PERSEGUITATO' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=11 luglio 1992|lingua=it|accesso=23 agosto 2022}}</ref>, autorizzazione sempre negata<ref>{{Cita web|url=http://legislature.camera.it/_dati/leg11/lavori/stampati/pdf/36746.pdf|titolo=Domanda di autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti contro il deputato Principe (3 luglio 1992)}}</ref>, nella richiesta del Magistrato c'era tra le altre cose: ''campagna elettorale fatta per Sandro Principe da mafiosi e pregiudicati della [[Piana di Gioia Tauro]]'' (dai boss [['Ndrina Versace|Versace]] di [[Polistena]] agli [['Ndrina Avignone|Avignone]] di [[Taurianova]], ai [['Ndrina Pesce|Pesce]] a molti altri), sino agli incontri di Sandro Principe (fotografati dai [[carabinieri]] di [[Rosarno]]) col boss mafioso Marcello Pesce nella saletta riservata del bar Crystall di [[Rosarno]]. Agli atti anche le lettere di raccomandazione inviate da Sandro Principe all'allora sottosegretario alla Difesa socialista al fine di far ottenere l'esonero dal servizio militare al pregiudicato di [[Rosarno]] Galatà (fratellastro del boss Marcello Pesce). Secondo i magistrati [[Agostino Cordova]] e [[Francesco Neri]], tale ultimo favore fu chiesto a Sandro Principe dall'allora consigliere comunale socialista di [[Rosarno]] La Ruffa, pregiudicato e cognato degli stessi Pesce<ref>{{Cita web|url=http://legislature.camera.it/_dati/leg11/lavori/stampati/pdf/37992.pdf|titolo=Domanda di autorizzazione a procedere nei confronti del deputato Principe (21 giugno 1993)}}</ref><ref>Libro oltre la cupola di Francesco Forgione e Paolo Mondani, Rizzoli editore</ref>. Tale vicenda giudiziaria si è conclusa nel [[1995]] con una richiesta da parte della procura di [[Palmi]] (accolta dal [[Giudice per le indagini preliminari|GIP]]) di [[Archiviazione]] per le accuse contestate al politico<ref>{{Cita web|url=http://domani.arcoiris.tv/elezioni-3-indagati-e-familiari-dei-boss-si-candidano-a-governare-la-calabria/#nadamo|titolo=Indagati e familiari dei boss si candidano a governare la Calabria @ Domani Arcoiris TV<!-- Titolo generato automaticamente -->|accesso=9 gennaio 2012|dataarchivio=25 dicembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121225000735/http://domani.arcoiris.tv/elezioni-3-indagati-e-familiari-dei-boss-si-candidano-a-governare-la-calabria/#nadamo|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.zoom24.it/2016/03/23/carriera-sandro-principe-arrestato-coinvolto-altre-inchieste-12012/|titolo=La carriera di Sandro Principe oggi arrestato e già coinvolto in altre inchieste|sito=Zoom24|data=2016-03-23|lingua=it-IT|accesso=2024-03-01}}</ref>.
*Il 23 marzo [[2016]] viene posto agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione elettorale aggravata e concorso esterno in associazione per delinquere di stampo [['ndrangheta|'ndranghetista]]. La misura cautelare nasce a seguito delle indagini condotte dalla [[Direzione distrettuale antimafia|DDA]] di [[Catanzaro]], che delinearono un "intreccio" politico/mafioso che gli consentì il rinnovo delle cariche istituzionali coperte nel consiglio comunale di [[Rende]] dal [[1999]] al [[2011]], nel consiglio provinciale di [[Provincia di Cosenza|Cosenza]] del [[2009]] e nel consiglio regionale della [[Calabria]] del [[2010]]. Tali cariche, secondo gli inquirenti, sono state favorite dal voto di scambio concesso dalle cosche locali "[['Ndrina Lanzino|Lanzino-Ruà]]" di [[Cosenza]]. Il 26 maggio [[2022]] è stato assolto dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio e corruzione perché ''"il fatto non sussiste"''
== Note ==
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