Isabelle Adjani: differenze tra le versioni
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Due volte candidata all'[[Premio Oscar|Oscar]] - la prima volta per l'interpretazione in ''[[Adele H. - Una storia d'amore]]'' (1975) e la seconda in occasione di ''Camille Claudel'' (1988) - ha detenuto per ventotto anni il record di più giovane candidata all'Oscar come migliore attrice protagonista (all'epoca di ''Adele H.'' aveva appena vent'anni).<ref name=Oscar>{{Cita web|url=https://www.yahoo.com/entertainment/best-actress-oscar-lineup-features-160906179.html|titolo=Best Actress Oscar lineup features two non-English performances for first time in almost 50 years|editore=yahoo.com|autore=Christopher Tsang|accesso=28 maggio 2025|lingua=en}}</ref> È l'unica attrice ad aver vinto per due volte nello stesso anno il [[Prix d'interprétation féminine]], trionfando al [[Festival di Cannes 1981]] grazie alle interpretazioni in ''Possession'' e ''[[Quartet (film 1981)|Quartet]]''. Ha vinto anche l'[[Orso d'argento per la migliore attrice]] al [[Festival di Berlino 1989]] per l'interpretazione in ''Camille Claudel'', nonché due [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] per ''[[Lo schiaffo (film 1974)|Lo schiaffo]]'' (1974) e ''Adele H. - Una storia d'amore''.
In carriera ha recitato ruoli di rilievo in ''[[Film di culto|cult movie]]'' quali ''[[L'inquilino del terzo piano]]'' (1976) di [[Roman Polański]] e ''[[Nosferatu, il principe della notte]]'' (1979) di [[Werner Herzog]], primo ''[[remake]]'' del celebre ''[[Nosferatu il vampiro]]'' (1922). La sua interpretazione in ''Possession'' (1981) è considerata tra le più iconiche della storia del
== Biografia ==
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[[File:Adjani Ecole des Femmes.jpg|thumb|left|Isabelle Adjani ne ''[[La scuola delle mogli|L'École des Femmes]]'' (1973)]]
Isabelle Adjani nasce nel ''XVII arrondissement'' di [[Parigi]] il 27 giugno 1955; figlia di Mohammed Chérif Adjani, un immigrato [[Algeria|algerino]], nato a [[Costantina (Algeria)|Costantina]] da una famiglia [[Berberi|berbera]] originaria di [[Iferhounène]] (in [[Cabilia]])<ref>Dictionnaire étonnant des célébrités, de Jean-Louis Beaucarnot et Frédéric Dumoulin, First éditions, 2015, page 11</ref><ref>[https://blogisabelleadjani.blogspot.com/2009/03/le-coup-de-boule-dadjani.html (source)]</ref><ref>Fabienne Pascaud, [http://www.telerama.fr/cinema/isabelle-adjani-j-aime-passionnement-ce-metier-mais-je-passe-mon-temps-a-y-echapper,40850.php
Cresce con il padre meccanico, la madre casalinga ed il fratello minore Éric Hakim in una casa popolare nella periferia nord della capitale, a [[Gennevilliers]], imparando a parlare sia il francese che il tedesco. Oltre a queste due lingue, imparerà ad esprimersi fluentemente in [[lingua inglese|inglese]], idioma con il quale reciterà in alcuni dei suoi film più famosi. Frequenta il liceo prima a [[Courbevoie]] e poi a [[Reims]]. Proprio durante il periodo scolastico si approccia alla recitazione, partecipando ad una messa in scena dell'[[Dramma|opera teatrale]] ''[[La casa di Bernarda Alba]]''.
A quattordici anni ottiene il suo primo ruolo in un film per bambini, ''[[Le Petit Bougnat]]'' ([[1970]]). Nel [[1972]], si fa notare nella commedia ''[[I primi turbamenti]]'', film nel quale incrocia per la prima volta la collega [[Isabelle Huppert]], altra futura stella del cinema mondiale.
Nel [[1973]], senza passare dal tradizionale percorso del [[Conservatoire national supérieur d'art dramatique]], entra a far parte della [[Comédie-Française]], dove è particolarmente apprezzata per l'interpretazione di Agnès in ''[[La scuola delle mogli|L'École des Femmes]]'' di [[Molière]]. Nel [[1974]] ricopre il ruolo principale in ''[[Ondine (Giraudoux)|Ondine]]'' di [[Jean Giraudoux]], messa in scena da [[Raymond Rouleau]]. Nello stesso anno è la protagonista femminile della miniserie televisiva ''[[Le secret des Flamands]]''.
=== Carriera da cantante ===▼
Come molte sue colleghe, anche Isabelle Adjani si fa tentare dalla canzone: è [[Serge Gainsbourg]] che la fa esordire in questa disciplina nel 1974, facendole registrare, per uno show televisivo di [[Maritie Carpentier|Maritie]] e [[Gilbert Carpentier]], la canzone ''Rocking Chair''. Nel 1983 realizza un intero album sotto la direzione di Gainsbourg e ottiene il primo posto nella hit parade dei 45 giri con ''Pull Marine'', che si avvale di un video-clip realizzato da [[Luc Besson]]. Alcuni anni dopo, farà uscire un singolo scritto senza Gainsbourg, ''La princesse au petit pois'' (''La principessa sul pisello''), che non otterrà grande successo. Nel 2006 si è parlato di un suo nuovo album, scritto da [[Jacno]], dopo che dei tentativi precedenti con [[Pascal Obispo]] si erano rivelati infruttuosi.▼
=== L'ascesa e la prima candidatura all'Oscar ===
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Il 1974 è l'anno della prima affermazione cinematografica. Dopo aver recitato in ''[[Ariane (film 1974)|Ariane]]'', Isabelle Adjani si rivela al grande pubblico con ''[[Lo schiaffo (film 1974)|Lo schiaffo]]'' di [[Claude Pinoteau]], nel quale interpreta una ragazza in ribellione contro il padre (interpretato da [[Lino Ventura]]). Il successo de ''Lo schiaffo'' pone Isabelle Adjani nella cerchia delle attrici francesi più popolari e le fa vincere nel [[1975]], appena ventenne, un [[David di Donatello speciale]] come migliore attrice straniera esordiente. Ha così inizio la grande ascesa dell'attrice, ricercata da molti dei registi più importanti del panorama internazionale.
Il primo celebrato regista a sceglierla è [[François Truffaut]], che di lei - non ricambiato - si innamora.<ref name=Corriere/> Il cineasta francese la sceglie per interpretare la drammatica vicenda di [[Adèle Hugo]]. Nel 1974 Truffaut scrive alla diciannovenne Adjani, invitandola ad accettare la parte. L'attrice parigina è attirata dal ruolo, ma anche molto combattuta per via dei vincoli della Comédie-Française. Il regista non demorde e scrive all'attrice:
{{citazione|Il suo viso racconta da solo una sceneggiatura intera, i suoi sguardi creano situazioni drammatiche, potrebbe anche permettersi di recitare in un film senza storia, sarebbe un documentario su di lei e varrebbe più di qualsiasi storia romanzata.
|François Truffaut<ref>Lettera senza data (ma: ottobre 1974), archivi di Les Films du Carrosse, dossier CCH 74 (2)</ref>
|Votre visage tout seul raconte un scénario, vos regards créent les situations dramatiques, vous pourriez même vous permettre de jouer un film sans histoire, ce serait un documentaire sur vous et cela vaudrait toutes les fictions.
|lingua=FR}}
Isabelle Adjani infine accetta e diviene la protagonista di ''[[Adele H. - Una storia d'amore]]'' (1975), optando per l'uscita dalla Comédie-Française e per la consacrazione alla carriera cinematografica a discapito di quella teatrale. La drammaticità della vicenda narrata esalta l'intensità recitativa dell'attrice. Adjani sembra posseduta dal personaggio, e questa circostanza colpisce l'intera troupe. Ostinandosi a rifiutare di ripetere le scene, l'attrice di origine berbera si impegna moltissimo durante le riprese, fino a trascinare l'équipe in uno stato di profonda tensione.<ref>{{cita web|url=https://www.programme-tv.net/news/cinema/265313-lhistoire-dadele-h-arte-le-film-de-la-passion-impossible-entre-isabelle-adjani-et-francois-truffaut/|titolo=L'histoire d'Adèle H.: le film de la passion impossible entre Isabelle Adjani et François Truffaut|editore=programme-tv.net|autore=Marc Arlin|accesso=28 maggio 2025|lingua=fr}}</ref> Quello di Adèle Hugo è il primo esempio di personalità fragile e problematica, ai limiti della follia, interpretato da Isabelle Adjani nel corso della sua carriera al cinema. Una tipologia di ruolo che, forte della sua intensità recitativa, l'attrice si ritroverà ad interpretare con estremo successo molte volte in carriera.
Il film segna la ribalta internazionale dell'attrice. Premiata - tra gli altri - dal [[National Board of Review]], nel [[1976]] Isabelle Adjani si aggiudica il [[David di Donatello per la migliore attrice straniera]], ottiene la sua prima candidatura al [[Premio César per la migliore attrice|César per la migliore attrice]] e, soprattutto, la sua prima nomination all'[[Oscar alla miglior attrice]]. Appena ventenne, Adjani diviene la più giovane candidata della storia all'Oscar alla migliore attrice protagonista, un record detenuto per ventotto anni, fino alla nomination della tredicenne [[Keisha Castle-Hughes]] nel [[2004]].<ref name=Oscar/> Adjani è anche la prima candidata francese all'Oscar per un film interpretato in lingua madre.
=== Il successo internazionale ===
[[File:HBV IA.jpg|thumb|Isabelle Adjani con l'artista [[Herman Braun-Vega]] durante le riprese de ''[[L'inquilino del terzo piano]]'' (1976)]]
La ribalta internazionale ottenuta con ''Adele H.'' porta l'attrice a collaborare con [[Roman Polański]] nel [[thriller psicologico]] in lingua inglese ''[[L'inquilino del terzo piano]]'' (1976), film nel quale compare nel ruolo di Stella. Malgrado lo scarso successo al botteghino, con il tempo il film - terza pellicola della cosiddetta "trilogia dell'appartamento" del regista polacco - si affermerà come un ''cult movie''.
Sempre nel 1976 lavora con il regista [[André Téchiné]] in ''[[Barocco (film 1976)|Barocco]]'' (1976), primo film girato insieme a [[Gérard Depardieu]]. Per questa pellicola Adjani ottiene la sua seconda candidatura al Premio César. Nello stesso periodo, a causa delle prospettate scene di nudo, declina l'offerta di [[Luis Buñuel]] per ''[[Quell'oscuro oggetto del desiderio]]''.<ref>{{cita web|url=https://www.telerama.fr/cinema/isabelle-adjani-j-aime-passionnement-ce-metier-mais-je-passe-mon-temps-a-y-echapper,40850.php|titolo=Isabelle Adjani : “J’aime passionnément ce métier, mais je passe mon temps à y échapper”|editore=telerama.fr|autore=Fabienne Pascaud|accesso=28 maggio 2025|lingua=fr}}</ref> Dopo la commedia ''[[Vivere giovane]]'' (1977), il [[1978]] è l'anno dell'esordio hollywoodiano con ''[[Driver l'imprendibile]]'' di [[Walter Hill (regista)|Walter Hill]], nel quale l'attrice compare al fianco di [[Ryan O'Neal]].
Tornata in Europa, nel [[1979]] Adjani è impegnata in ''[[Nosferatu, il principe della notte]]'' del regista tedesco [[Werner Herzog]]. Il film è il primo remake dello storico ''[[Nosferatu il vampiro]]'' (1922). L'attrice interpreta, contemporaneamente in inglese e tedesco, i panni della protagonista femminile, succedendo idealmente a [[Greta Schröder]], protagonista del capolavoro di [[Friedrich Wilhelm Murnau]]. Tra le interpretazioni più celebri ed importanti della carriera di Isabelle Adjani, quella in ''Nosferatu, il principe della notte'' è una performance fortemente influenzata dallo stile dell'[[Cinema espressionista|espressionismo tedesco]]. In merito all'interpretazione di Adjani nel film di Herzog, parlando dell'attrice, il noto critico cinematografico americano [[Roger Ebert]] esaltò la sua «curiosa qualità che sembra farla esistere su un piano etereo».<ref>{{cita web|url=https://www.rogerebert.com/reviews/great-movie-nosferatu-the-vampyre-1979|titolo=Herzog’s vampire movie, haunted by Murnau’s|editore=rogerebert.com|autore=Roger Ebert|accesso=28 maggio 2025|lingua=en}}</ref>
Nel 1979 l'attrice parigina interpreta anche [[Emily Brontë]] nel film di André Téchiné ''[[Les Sœurs Brontë]]''. Nello stesso anno diventa madre di Barnabé, nato dall'unione con il direttore della fotografia [[Bruno Nuytten]], conosciuto sul set di ''Barocco''.
=== L'interpretazione in ''Possession'' e l'apice ===
Dopo due anni di assenza, Isabelle Adjani fa ritorno al cinema nel [[1981]] con la commedia ''[[Clara et les Chics Types]]'', ma soprattutto con la complessa pellicola in lingua inglese ''[[Possession (film 1981)|Possession]]'', diretta dal polacco [[Andrzej Żuławski]] e girata a [[Berlino Ovest]]. Dopo avere in un primo momento rifiutato l'offerta per il film, spingendo la produzione a considerare [[Judy Davis]], l'attrice francese ebbe infine un ripensamento sulla decisione iniziale (favorito anche dal compagno Bruno Nuytten), decidendo di accettare il difficile ruolo di Anna.<ref>{{cita web|url=https://www.scoop.co.nz/stories/HL2405/S00051/on-the-psychological-horror-film-possession.htm|titolo=On The Psychological Horror Film Possession|editore=scoop.co.nz|autore=Gordon Campbell|accesso=28 maggio 2025|lingua=en}}</ref> Nel film - che vede nel cast anche [[Sam Neill]] - Adjani sfoggia la più iconica performance della sua carriera, interpretando con radicale intensità una donna lacerata da una profonda crisi spirituale e psicologica.
L'interpretazione dell'attrice francese in ''Possession'', molto acclamata dalla critica internazionale, viene considerata tra le più sconvolgenti in assoluto nella storia del cinema horror, nonché tra le migliori interpretazioni femminili di tutti i tempi.<ref name=Alltime1/><ref name=Alltime2/> Il film valse all'attrice vari premi, ma il vero trionfo è il [[Prix d'interprétation féminine]] al [[Festival di Cannes 1981]], nel quale Adjani stabilisce un altro primato, venendo premiata come migliore attrice per due film nel corso della stessa edizione del festival. Oltre a ''Possession'', Adjani è infatti premiata anche per ''[[Quartet (film 1981)|Quartet]]'', film diretto da [[James Ivory]]. Nel [[1982]], per l'interpretazione in ''Possession'', l'attrice conquista anche il suo primo Premio César.
Il ruolo di Anna, reso ancora più esasperante dallo stile recitativo sopra le righe voluto dal regista Żuławski, si rivelò profondamente debilitante sul piano psicologico per Isabelle Adjani. In un’intervista rilasciata anni dopo l'attrice ha dichiarato che le ci vollero anni per riprendersi dall’esperienza del film. «''Possession'' - spiegò Adjani nel 2002 - era un film impossibile da realizzare, e ciò che ho fatto in quel film era altrettanto impossibile. Eppure, l’ho fatto, e mi è costato carissimo. Nonostante tutti i premi, tutti gli onori che ho ricevuto, mai più un trauma del genere, nemmeno in un incubo».<ref>{{cita web|url=https://www.allocine.fr/film/fichefilm-274/secrets-tournage/|titolo=Possession, secrets de tournage|editore=allocine.fr|autore=|accesso=28 maggio 2025|lingua=fr}}</ref> Non mancarono le voci, confermate dal regista, secondo cui l'attrice avrebbe tentato il suicidio dopo le riprese del film.<ref>{{cita web|url=https://faroutmagazine.co.uk/possession-movie-made-isabelle-adjani-attempt-suicide/|titolo=Possession: The movie that made Isabelle Adjani attempt suicide|editore=faroutmagazine.co.uk|autore=Tom Leatham|accesso=28 maggio 2025|lingua=en}}</ref> L'impressionante interpretazione di Isabelle Adjani in ''Possession'',
Dopo ''Possession'' l'attrice si ritrova ad interpretare ancora ruoli drammatici. Nel 1982 interpreta [[Antonieta Rivas Mercado]] nel film biografico ''[[Antonieta]]''. Nello stesso periodo rifiuta il ruolo di protagonista in ''[[Prénom Carmen]]'' di [[Jean-Luc Godard]] per incompatibilità col regista.<ref name=Corriere/> Nel [[1983]] è protagonista in ''[[Mia dolce assassina]]'' e ''[[L'estate assassina]]''. Per quest'ultimo film - nel quale mette in scena una delle performance più sensuali ed intense della sua carriera - ottiene il suo secondo Premio César. Nel [[1985]] è la protagonista femminile di ''[[Subway]]'' di [[Luc Besson]], film per il quale ottiene la quinta candidatura al César come migliore attrice. Dopo il flop hollywoodiano di ''[[Ishtar (film)|Ishtar]]'' (1987), nel [[1988]] Adjani diventa anche produttrice, finanziando il film biografico ''[[Camille Claudel (film)|Camille Claudel]]'', nel quale recita la parte dell'omonima [[Camille Claudel|scultrice]] al fianco di Gérard Depardieu. Per questo film - diretto dall'ex compagno Bruno Nuytten - l'attrice ottiene nel [[1989]] l'[[Orso d'argento per la migliore attrice]] ed il suo terzo Premio César. Nel [[1990]] arriva anche la seconda candidatura all'Oscar.
Ritornata al teatro, interpreta ''[[La signora delle camelie|La dame aux camélias]]'' con la regia di [[Robert Hossein]]. A inizio [[anni novanta]] riduce le sue apparizioni cinematografiche per dedicarsi alla vita privata, contraddistinta dalla nuova relazione con l'attore [[Daniel Day-Lewis]].
=== Il ritorno al cinema ===
[[File:Isabelle Adjani Cannes 2009.JPG|thumb|Isabelle Adjani al Festival di Cannes 2009]]
Il grande ritorno di Isabelle Adjani avviene nel [[1994]], quando interpreta [[Margherita di Valois]] ne ''[[La regina Margot (film 1994)|La Regina Margot]]'' di [[Patrice Chéreau]], film per il quale ottiene il suo quarto César. Dopo la sofferta fine della relazione con Daniel Day-Lewis, torna ad Hollywood con ''[[Diabolique]]'' ([[1996]]) di [[Jeremiah S. Chechik]]. Nel [[1997]] presiede la giuria del [[Festival di Cannes 1997|50° Festival di Cannes]].
Nei primi [[anni 2000|anni duemila]], dopo un periodo di pausa dalla vita pubbica, partecipa esclusivamente a film francesi, tra cui ''[[La Repentie]]'' ([[2002]]), ''[[Adolphe (film)|Adolphe]]'' (2002), ''[[Bon Voyage (film 2003)|Bon Voyage]]'' ([[2003]])'' e [[Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano]]'' (2003). Nel [[2006]] torna al teatro con ''[[La Dernière Nuit pour Marie Stuart]]''. Nel [[2010]] vince il suo quinto Premio César per l'interpretazione in ''[[La journée de la jupe]]'' ([[2009]]), stabilendo un record ineguagliato.
Nel [[2011]] è ancora con Gérard Depardieu in ''[[Mammuth (film)|Mammuth]]'', mentre negli ultimi anni ha recitato - tra gli altri - in ''[[Il mondo è tuo]]'' ([[2018]]), ''[[Peter von Kant]]'' ([[2022]]), ''[[Masquerade - Ladri d'amore]]'' (2022) e ''[[Le ladre]]'' ([[2023]]). Negli anni più recenti partecipa anche a miniserie tv come ''[[La favorita del re]]'' (2022), nella quale interpreta la protagonista [[Diana di Poitiers]], e ''[[The Perfect Couple (miniserie televisiva)|The Perfect Couple]]'' ([[2024]]).
▲Come molte sue colleghe, anche Isabelle Adjani si fa tentare dalla canzone: è [[Serge Gainsbourg]] che la fa esordire in questa disciplina nel 1974, facendole registrare, per uno show televisivo di [[Maritie Carpentier|Maritie]] e [[Gilbert Carpentier]], la canzone ''Rocking Chair''.<ref name=Cosmopolitan>{{Cita web|url=https://www.cosmopolitan.com/it/star/news/a118448/isabelle-adjani-biografia/|titolo=Isabelle Adjani: biografia dell'attrice francese amata dai registi cult|editore=cosmopolitan.com|autore=|accesso=28 maggio 2025|lingua=it}}</ref> Nel 1983 realizza un intero album, ''Isabelle Adjani'', sotto la direzione di Gainsbourg e ottiene il primo posto nella hit parade dei 45 giri con ''Pull Marine'', che si avvale di un video-clip realizzato da
Alcuni anni dopo, farà uscire un singolo scritto senza Gainsbourg, ''La princesse au petit pois'' (''La principessa sul pisello''), che non otterrà grande successo. Nel 2006 si è parlato di un suo nuovo album, scritto da [[Jacno]], dopo che dei tentativi precedenti con [[Pascal Obispo]] si erano rivelati infruttuosi. Dopo alcune collaborazioni musicali tra il 2002 ed il 2022, nel 2023 esce il suo secondo album, ''[[Adjani, bande originale]]''.
== Vita privata ==
[[File:Isabelle Adjani 21102011103900 (cropped).jpg|thumb|Isabelle Adjani nel 2012]]
A inizio carriera Isabelle Adjani è stata legata sentimentalmente a due colleghi della Comédie-Française: prima [[André Dussollier]] e poi [[Francis Huster]]. Dopo la relazione con il regista e direttore della fotografia Bruno Nuytten, padre del primo figlio Barnabé, a metà anni ottanta si è legata al collega americano [[Warren Beatty]].
Nel 1989, dopo la prima inglese di ''Camille Claudel'', ha avviato una relazione con Daniel Day-Lewis, interrotta via fax dall'attore nel 1995, prima della nascita del figlio della coppia Gabriel-Kane.<ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/spettacoli/2017/06/30/news/l-addio-al-cinema-della-star-che-cercava-la-perfezione-assoluta-1.34587224/|titolo=L’addio al cinema della star che cercava la perfezione assoluta|editore=lastampa.it|autore=Fulvia Caprara|accesso=28 maggio 2025|lingua=it}}</ref> Nel 1996, per sottrarsi all'assedio di ''fans'' e giornalisti che le rendeva impossibile la vita a Parigi, l'attrice si è trasferita in [[Svizzera]], a [[Ginevra]], dove ha cresciuto il figlio.<ref name=Cosmopolitan/> Nel primo decennio del nuovo secolo Adjani ha frequentato il musicista [[Jean-Michel Jarre]] e il neurochirurgo Stéphane Delajoux.
Spesso in contrasto con l'invadenza dei media nella sua vita privata, l'attrice è stata al centro delle polemiche al [[Festival di Cannes 1983]], quando si rifiutò di partecipare al tradizionale ''photocall'' dopo la conferenza stampa di presentazione de ''L'estate assassina''. In segno di protesta contro l'attrice, i fotografi decisero di boicottarla al suo arrivo sul ''red carpet'' per la prima del film: posarono le macchine fotografiche e le voltarono le spalle.<ref>{{cita web|url=https://www.thewalkoffame.it/blog/al-via-il-festival-di-cannes-i-momenti-piu-scandalosi-della-storia-della-croisette/|titolo=Al via il Festival di Cannes: i momenti più scandalosi della storia della Croisette|editore=thewalkoffame.it|autore=Sara Paneccasio|accesso=28 maggio 2025|lingua=it}}</ref>
La nipote Zoé Adjani-Vallat, figlia del fratello Éric Hakim, ha intrapreso a sua volta la carriera di attrice.<ref>{{cita web|url=https://www.elle.com/it/showbiz/cinema/a33792776/zoe-adjani-venezia-2020/|titolo="Le ragazze si salvano da sole". Zoé Adjani, nipote d'arte a Venezia, è la nostra donna del giorno #1|editore=elle.com|autore=Ilaria Solari|accesso=28 maggio 2025|lingua=it}}</ref>
== Attivismo ==
Figura di spicco della [[Immigrazione algerina in Francia|diaspora algerina in Francia]], Isabelle Adjani ha mantenuto un legame molto forte con il paese d'origine del padre. Nel 1988 si reca in Algeria e partecipa ad un comizio nel campus di [[Bouzaréah]], alla vigilia del referendum proposto dal presidente [[Chadli Bendjedid]], con l’intento di sostenere l'affermazione del sistema democratico.<ref>{{cita web|url=https://www.middleeasteye.net/fr/actu-et-enquetes/cinema-soeurs-algerie-france-memoire-adjani-brakni-maiwenn-benguigui-histoire|titolo=Ce qu’Isabelle Adjani dit de l’Algérie|editore=middleeasteye.net|autore=|accesso=28 maggio 2025|lingua=fr}}</ref>
Nel 1999 rifiuta di recarsi all’[[Palazzo dell'Eliseo|Eliseo]] per la cerimonia ufficiale in onore del presidente algerino [[Abdelaziz Bouteflika]].<ref name=Cosmopolitan/> Già nel 1997, sostenendo la manifestazione parigina «''per la pace in Algeria''», aveva rilasciato un'intervista di grande risonanza che le valse l'affetto del popolo algerino, con un titolo in prima pagina su ''[[Le Figaro]]'': «''L’Algeria mi impedisce di dormire, e a voi?''». Nel 2009 partecipa all’inaugurazione del [[Festival panafricano di Algeri]].
Nel 1989, in occasione della cerimonia con cui le è assegnato il Premio César per ''Camille Claudel'', fa scalpore leggendo un brano del romanzo ''[[I versi satanici]]'' di [[Salman Rushdie]], su cui pendeva una [[fatwā]] dell'[[Ayatollah]] iraniano [[Ruhollah Khomeyni]].<ref name=Cosmopolitan/>
▲L'impressionante interpretazione di Isabelle Adjani in ''Possession'' (1981) ha ispirato il [[Video musicale|videoclip]] del singolo dei [[Massive Attack]] (feat. [[Young Fathers]]) ''Voodoo in My Blood'' (2016), che vede come protagonista l'attrice inglese [[Rosamund Pike]]<ref>{{cita web|url=https://www.vice.com/it/article/massive-attack-young-fathers-voodoo/|titolo=Il nuovo video di Massive Attack e Young Fathers è una versione sci-fi di “Possession”|editore=vice.com|autore=|accesso=24 marzo 2025|lingua=en}}</ref>. L'interpretazione della Adjani in ''Possession'', inoltre, è stata fonte di ispirazione per [[Lily-Rose Depp]] in occasione delle riprese del film ''[[Nosferatu (film 2024)|Nosferatu]]'' (2024) di [[Robert Eggers]]<ref>{{cita web|url=https://movieweb.com/lily-rose-depp-nosferatu-emulates-isabelle-adjani-possession-1981/|titolo=How Lily Rose-Depp's 'Nosferatu' Performance Emulates This 1981 Horror Classic|editore=movieweb.com|autore=|accesso=24 marzo 2025|lingua=en}}</ref>.
== Filmografia ==
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[[Categoria:Premi Lumière per la migliore attrice]]
[[Categoria:Orso d'argento per la migliore attrice]]
[[Categoria:Cavalieri della Legion d'onore]]
[[Categoria:Commendatori dell'Ordine delle arti e delle lettere]]
[[Categoria:Attori berberi]]
[[Categoria:Algero-francesi]]
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