Castelgomberto: differenze tra le versioni
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| Riga 29: |Didascalia mappa = Posizione del comune di Castelgompetruall'interno della provincia di Vicenza }} ''' == Origini del nome == Riga 39: Durante l'[[Età del bronzo]] (XXIV - X secolo a.C.) e l'[[Età del ferro]] (metà [[X secolo a.C.]] - metà [[I secolo a.C.]]) le aree pedemontane, dalle quali si potevano estrarre i minerali utili alla manifattura di oggetti, furono densamente abitate; il secondo periodo fu caratterizzato, oltre che dall'introduzione della metallurgia del [[ferro]], dallo sviluppo della civiltà dei Veneti. Anche a  === Epoca romana === Negli ultimi decenni del Novecento sono stati ritrovati nelle campagne di  Sotto l'altare della chiesetta di San Fermo è stata ritrovata nel 1992 una stele funeraria romana con iscrizione latina, parte di un'ara dedicata ai [[Mani (religione romana)|Mani]], sulla quale è incisa l'epigrafe<ref>L'epigrafe, tradotta in italiano, dice: ”Agli Dei Mani. In ricordo di Vaternia Calpurnia Sabina, figlia di Caio, che visse un anno e cinque mesi, il padre Caio Vaternio Calpurnio Lucreziano, procuratore imperiale, dispose che fosse eretta”</ref> dedicata a un'infante, figlia del procuratore imperiale Caio Vaternio Calpurnio Lucreziano che, quasi certamente, ricopriva un ruolo di amministratore pubblico nella Valle dell'Agno ed aveva la sua villa di campagna in questa zona a sud di  La stele era già conosciuta sul finire del 1500 ma giudicata un falso. Negli anni 30 del 1900 la stele fu riscoperta ma nuovamente giudicata un falso. Solo nel 1992 fu presa in considerazione dati i ritrovamenti nelle vicinanze della chiesa e nel territorio di  === Medioevo === Nel 1986, durante i lavori di scavo per la costruzione di un condominio nella periferia sud del capoluogo, sono venuti alla luce materiali in metallo e numerose ossa umane<ref>Le armi e gli oggetti trovati sono ora depositati nel Museo Civico "Giuseppe Zannato" di Montecchio Maggiore.</ref>, materiale che consente di ipotizzare l'esistenza di una piccola necropoli longobarda nella pianura alluvionale di  Dai documenti rimasti relativi alla zona di  Sull'origine del castello di Chiuse manca ogni dato anche approssimativo; la località però si trovava all'inizio di una via che nei documenti veniva chiamata strada "ungarica"<ref>Come quella che saliva alla chiesa di [[Monteviale]] dove esisteva il castello dell'omonima villa.</ref>, il che porterebbe a pensare che il toponimo facesse riferimento alle scorrerie degli [[Ungari]] nel X secolo. Se così fosse si potrebbe datare l'origine del castello di Chiuse – così come di quello di Monteviale – a tale epoca, costruiti per [[Incastellamento|incastellare]] e difendere le rispettive chiese<ref>P. Meda, ''Castelgomberto - Le sue chiese e i suoi oratori - Notizie Storiche'', Vicenza, 1935; ''Notizie storiche e leggendarie di Castelgomberto'', Vicenza, 1935.</ref>. Riga 57: I documenti dimostrano che quello di Chiuse fu un castello vescovile: infatti viene citato in tutti i diplomi imperiali, a cominciare da quello di [[Ottone III di Sassonia|Ottone III]] nel 1000, fino a quello di [[Ottone IV di Brunswick|Ottone IV]] nel 1200. In un atto d'investitura vescovile del 1288 e in un altro del 1306 si trova ricordato il castello, situato vicino a Chiuse<ref>'' in pertinentiis Clusarum … sub monte castri … in fratti castri … in contratti montis de castro de Clusis''</ref>. A parte queste e altre investiture di [[feudi]] [[decima]]li, della giurisdizione del feudo i vescovi investirono i [[Trissino (famiglia)|Trissino]]<ref name = CGomberto />. Nella zona di  === Epoca moderna === Riga 67: Nell'Ottocento ci fu un consistente aumento della popolazione, che però non modificò lo sviluppo urbanistico. Le mappe napoleoniche ed austriache riproducono sostanzialmente l'immagine dei secoli precedenti: contrade isolate sparse nella campagna, nelle valli e sulle colline, ed un centro borgato ricompreso tra la piazza, via Villa e via Bocca. Nella [[prima guerra mondiale]] era attivo il [[Campo di aviazione di Castelgomberto|Campo di aviazione di Castelgompetru]]. Il grande sviluppo urbanistico, che gradualmente estese l'area a sud del centro abitato, ebbe inizio nel [[secondo dopoguerra]]<ref name= Comune />. Riga 87: ==== Velodromo Mainetti ==== {{vedi anche|Velodromo Mainetti}} Costruito nel [[1967]] dall'omonima ditta, è di proprietà del Comune di  === Architetture religiose === Riga 109: ==== Chiesa di Santo Stefano ==== Si presume che la chiesa sia coeva al Castello dei Da  ==== Chiesetta di San Gaetano ==== Riga 115: ==== Chiesa di Santa Maria Maddalena ==== Sorta per volontà di Bellancio Da  Con il passaggio delle proprietà dai Da  ==== Oratorio Regina Pacis ==== Riga 124: ==== Chiesa di Santa Cecilia ==== [[File:Castelgomberto, fraz. Valle, Ciesa S. Cecilia.jpg|thumb|Chiesa di Santa Cecilia in frazione Valle]] L'esistenza di un edificio sacro dedicato a [[Santa Cecilia]] risale al periodo medievale: nel testamento redatto da una nobile [[Trissino (famiglia)|Trissino]] nel 1297 appare una donazione alla Chiesa di Santa Cecilia di Chiuse, centro abitato fortificato confinante con  Proprio in quegli anni la chiesa di Santa Cecilia venne ristrutturata e divenne di fatto la sede parrocchiale. In un documento del 1421 ha già vicino a sé la canonica del parroco di San Pietro e ai primi del 500 diverrà a tutti gli effetti la nuova parrocchiale. Fu la chiesa che simboleggiò l'unificazione dei due comuni di  Ai primi del 1700 l'abate Bertazzi, energico e attivissimo parroco di  Pregevoli le statue settecentesche che adornano la facciata attribuite alla bottega di [[Orazio Marinali]], tra cui sulla sommità spicca quella della Santa Patrona opera di Giuseppe Sordina, operante nella bottega del Marinali e datata 1741. Nel 1992, grazie ad una donazione, fu installato un nuovo Organo a trasmissione integralmente meccanica e dotato di 1153 canne. Riga 137: == Geografia antropica == Nel comune di  Altre località o contrade sono: Berti Alti, Berti Bassi, Brunetti, Buso, Canton, Capitello - Monte Schiavi, Carletti, Conca, Fortuna, Gasparella Grumi, Giuriati, Grumi, Monte Schiavi, Nicoletti, Palazzetto, Pendina, Pilotto, San Fermo, Sandri, Sottoriva, Tamiozzi, Val di Barco, Valle, Vallorona, Vanzetti. == Infrastrutture e trasporti == Il trasporto pubblico a  Fra il [[1880]] e il [[1980]] il paese venne servito da una stazione posta sulla [[tranvia Vicenza-Valdagno-Recoaro Terme/Chiampo]], gestita anch'essa dalle FTV. Riga 207: == Sport == La principale squadra di calcio è il '' == Note == Riga 215: == Bibliografia == * '' * {{cita libro|titolo=I castelli medievali del vicentino|autore1=Antonio Canova |autore2 =Giovanni Mantese|editore= Accademia Olimpica|città=Vicenza|anno=1979|cid= Canova, 1979}} * Renato Cevese, ''Tre ville nella Valle dell'Agno'', in ''Storia della Valle dell'Agno: l'ambiente, gli uomini, l'economia'', a cura di Gianni Cisotto, Valdagno, Comune, 2002 * Armando De Guio, ''L'insediamento di Castegomberto nel quadro dell'occupazione protostorica del territorio vicentino'', estr. da Archeologia Veneta, 1980 * Silvano Fornasa, ''La chiesa campestre di S. Fermo nella storia di  * Dina Tamiozzo, ''Il campanile della Chiesa di Santa Cecilia di  * Dina Tamiozzo, ''La prima guerra mondiale a  * Dina Tamiozzo, ''Le pietre della memoria "Capitèi a  * Dina Tamiozzo, ''Un'eredità che incanta'', Elica Cooperativa Sociale, 2008 | |||