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== Storia ==
[[File:Stadtsiegel meran.jpg|min|sinistra|Sigillo della città di Merano con l'aquila tirolese, del 1363 (''Sigillvm civitatis Merani'')]]
[[File:Meran2.jpg|min|sinistra|Vista verso sud]]
In [[epoca romana]] la zona dell'attuale Merano è detta ''Maia'' e si trova sul confine tra la [[provincia romana|provincia]] della [[Rezia]] e la Regio X [[Venetia et Histria]], ai margini settentrionali del [[municipium]] di [[Trento]]. In [[Tarda antichità|epoca tardo-antica]] vi si sviluppa il ''castrum Maiense'', un insediamento fortificato localizzato a partire dalla rocca dell'attuale castel San Zeno. Nella cappella del ''castrum'' furono sepolti san [[Valentino di Mais|Valentino]] di [[Rezia]] (alla fine del [[V secolo]]) e san [[Corbiniano di Frisinga]] (attorno al [[730]]). È invece del 857 la prima menzione del nome di ''Mairania''.<ref>Beda Weber, ''Meran und seine Umgebungen. Oder: Das Burggrafenamt von Tirol&nbsp;– Für Einheimische und Fremde'', Innsbruck, Wagner, 1845, p. 6.</ref>
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Merano si sviluppa notevolmente sotto la famiglia d'arme divenuta allora proprietaria del castello di Tirolo. La dinastia assume il nome di [[conti del Tirolo]] nel corso del Duecento, in particolare con [[Conte del Tirolo|Alberto III di Tirolo]] e con [[Mainardo II di Tirolo-Gorizia]], quando l'antico nucleo urbanistico assume la sua caratteristica fisionomia. Di quel periodo rimane l'imponente [[Torre delle Polveri|torre ''Ortenstein'']] (anche nota come torre delle Polveri - ''Pulverturm'' - perché usata dal [[XVI secolo]] come deposito di esplosivi), sede un tempo del [[burgravio]] principesco.<ref>Norbert Wackernell, ''Der Pulverturm über Meran: [[Bergfried]] der Burg Ortenstein - Wehrgräben, Türme und Mauern am Küchelberg'', in «[[Der Schlern]]», 71, 1997, pp. 241-250.</ref>
 
Merano diviene città nel corso del [[XIII secolo]] e acquisisce diritti cittadini nel 1317.<ref>Franz Huter, ''Alpenländer mit Südtirol'' (Handbuch der historischen Stätten Österreich, 2), 2ª ediz., Stuttgart, Kröner, 1978, ISBN 3-520-27902-9, pp. 590–591.</ref> Nel [[XIV secolo]], grazie anche ai privilegi concessi da [[Leopoldo III d'Asburgo|Leopoldo III]], divenuto per eredità anche Conte del Tirolo, si sviluppa molto il settore commerciale. Ne è anche testimone l'attività intensa di [[notaio|notai]] nel Tre e Quattrocento.<ref>{{cita pubblicazione | cognome1 = Sato | nome1 = Hitomi | cognome2 = Hannes | nome2 = Obermair | titolo = Il notariato di Merano nel secondo Quattrocento. A proposito del progetto di ricerca Political Societies in Medieval Alps: Mountain Towns and Surrounding Localities (Fostering Joint International Research) |rivista = Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica | editore = Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano – Bruno Mondadori | città = Milano | numero = III | data= 2019 | pp= 373-384 | doi = 10.17464/9788867743612 }}</ref>
Con il trasferimento della sede dei nuovi conti d'Asburgo ad [[Innsbruck]] nel [[1420]] la città perde la sua primaria importanza come centro economico, pur rimanendo formalmente capitale della [[contea del Tirolo]] fino al [[1848]]. Solo con le guerre di liberazione del Tirolo del [[1809]], guidate da [[Andreas Hofer]] della [[val Passiria|Passiria]], Merano ritorna al centro dell'attenzione: sul monte Benedetto (''Segenbühel''), sopra Merano, i tirolesi combattono vittoriosamente una battaglia contro i Francesi e i Bavaresi nell'ambito della guerriglia da loro condotta contro le truppe franco-bavaresi, che alla fine di una lunga battaglia combattuta al Bergisel di Innsbruck, Andreas Hofer, non ottenuto il promesso appoggio dell'imperatore asburgico, perde per nettissima inferiorità di forze la battaglia finale e verrà pochi mesi dopo giustiziato a Mantova, mentre la figlia dell'imperatore d'Austria va in sposa a Napoleone quale pegno di pace.
[[File:Karte der Umgebung von Meran.jpg|min|Carta dei dintorni di Merano nel 1888|sinistra]]