Dmitrij Muratov: differenze tra le versioni
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Dopo che ''Novaja Gazeta'' ha pubblicato un'inchiesta del giornalista [[Denis Korotkov]] sull'uomo d'affari russo [[Evgenij Prigožin]],<ref name="svoboda_october_2018">{{cita web |titolo=''Novaya Gazeta'' Report: 'Putin's Chef' Involved in Attacks, Killing |url=https://www.rferl.org/a/novaya-gazeta-reports-claims-of-putin-s-chef-involved-in-attacks-killing/29557806.html |data=22 ottobre 2018 |sito=Radio Free Europe/Radio Liberty |accesso=20 novembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191003075042/https://www.rferl.org/a/novaya-gazeta-reports-claims-of-putin-s-chef-involved-in-attacks-killing/29557806.html |lingua=en }}</ref> legato al Cremlino, nell'ottobre 2018, Denis Korotkov e il caporedattore del giornale sono stati l'obiettivo di minacciose consegne di una testa di ariete mozzata e fiori funebri agli uffici del giornale.<ref>{{cita web|url=https://globalvoices.org/2018/10/18/six-red-carnations-and-one-severed-rams-head-deadly-threats-sent-to-russian-independent-newspaper/|titolo= Six red carnations and one severed ram’s head: Deadly threats sent to Russian independent newspaper |pubblicazione= Global Voices |data= 18 ottobre 2018 | lingua=en}}</ref>
''Novaja Gazeta'' ha pubblicato rapporti sulle purghe anti-gay in [[Cecenia]] nel 2017, dove tre uomini sono stati presumibilmente uccisi e dozzine detenuti e intimiditi. Dopo la pubblicazione, il governo ceceno di [[Ramzan Kadyrov]] ha negato l'esistenza di persecuzioni nella Repubblica federata, poiché "in Cecenia non esistono gay".<ref name="guardian_Apr_2_2017">{{cita web |titolo=Chechen police 'have rounded up more than 100 suspected gay men' |url=https://www.theguardian.com/world/2017/apr/02/chechen-police-rounded-up-100-gay-men-report-russian-newspaper-chechnya |cognome=Walker |nome=Shaun |data=2 aprile 2017 |pubblicazione=The Guardian |accesso=7 dicembre 2019|lingua=en}}</ref>
Il giornale ha pubblicato il rapporto di [[Elena Milašina]] e l'elenco dei 27 ceceni uccisi il 26 gennaio 2017. Il giornale ha anche indirizzato il rapporto e l'elenco al servizio del governo russo, al Comitato investigativo della Russia e ha chiesto al Comitato di indagare sui dati sulla lista pubblicata. Mentre ''Novaja Gazeta'' indicava i nomi di 27 ceceni uccisi, il giornale suppone che il numero reale potrebbe essere anche maggiore. Il giornale ha detto che i ceceni uccisi erano stati giustiziati il 26 gennaio con colpi di arma da fuoco (alcuni anche brutalmente uccisi per [[asfissia]])<ref name="novaya_23_july_2019">{{cita web |titolo=Подвал имени Кадырова |url=https://novayagazeta.ru/articles/2019/07/23/81341-kazarma-6 |data=23 luglio 2019 |cognome=Милашина|nome=Елена |sito=Новая Газета |accesso=28 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191229132014/https://novayagazeta.ru/articles/2019/07/23/81341-kazarma-6 |lingua=ru }}</ref>) dalle forze di sicurezza dello Stato senza presentare alcuna accusa legale.<ref name="novaya_july_11_2017">{{cita web |titolo=Союз журналистов Чечни опубликовал обращение к "Новой газете" |url=https://novayagazeta.ru/news/2017/07/11/133362-soyuz-zhurnalistov-chechni-opublikoval-otkrytoe-obraschenie-k-novoy-gazete |data=11 luglio 2017 |sito=Новая Газета |lingua=ru |accesso=7 dicembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191207183329/https://novayagazeta.ru/news/2017/07/11/133362-soyuz-zhurnalistov-chechni-opublikoval-otkrytoe-obraschenie-k-novoy-gazete?utm_source=txt}}</ref>
[[File:Dmitry Muratov Four Freedoms Award 2010.jpg|thumb|180px|left|Muratov dopo aver ricevuto il Four Freedoms Award nel 2010]]
Durante il periodo di Muratov alla ''Novaja Gazeta'', sei dei suoi giornalisti sono stati uccisi.<ref name=":1" /> Nel 2000, [[Igor' Domnikov]] fu assassinato in un condominio di Mosca. Nel 2001, [[Viktor Popkov]] morì dopo essere stato ferito nel fuoco incrociato di uno scontro a fuoco in Cecenia.<ref name=":1" /> Nel 2003, [[Jurij Ščekočichin]] morì dopo aver indagato su uno scandalo di corruzione in cui erano coinvolti alti funzionari russi.<ref name=":1" /> [[Anna Politkovskaja]] è stata assassinata nel suo condominio nel 2006 dopo aver trascorso la sua carriera coprendo la Cecenia e il [[Caucaso]] settentrionale.<ref name=":1" /> Nel 2009, sia [[Anastasija Baburova]] che [[Natal'ja Ėstemirova]] sono state uccise a colpi di arma da fuoco.<ref>{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/world/2017/oct/26/russian-opposition-newspaper-will-arm-its-journalists|titolo=Russian opposition newspaper will arm its journalists|data=26 ottobre 2017|lingua=en}}</ref> Dopo aver passato oltre 20 anni come direttore, Muratov si è dimesso dal giornale nel 2017 parlando della natura estenuante della sua gestione.<ref>{{Cita web|url=https://www.themoscowtimes.com/2017/11/13/novaya-gazeta-editor-steps-down-a59561|titolo=After 22 Years, ''Novaya Gazeta'' Editor Dmitry Muratov Steps Down|data=13 novembre 2017|lingua=en}}</ref> La sua assenza è stata comunque breve in quanto ha ripreso la sua posizione nel 2019 dopo che lo staff del giornale ha votato per il suo ritorno.<ref>{{Cita web|url=https://meduza.io/en/news/2019/11/15/russian-media-veteran-dmitry-muratov-returns-to-novaya-gazeta-editor-in-chief-post|titolo=Russian media veteran Dmitry Muratov returns to 'Novaya Gazeta' editor-in-chief post|sito=Meduza|lingua=en}}</ref>
[[File:Dmitry Muratov - Nemtsov Bridge 2021.jpg|thumb|Muratov sul ponte Bolshoj Moskvoretskij di Mosca ad un presidio in ricordo di [[Boris Nemcov]] nel luogo dove fu [[Assassinio di Boris Nemcov|ucciso]] (27 febbraio 2021)]]
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