Utente:Pietro, l'essere sapiente/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 142:
 
Durante il viaggio, Morgana incontrò un cavaliere che trasportava un altro legato, deciso ad annegarlo per adulterio. Morgana lo interrogò: si trattava di [[Manassen]], cugino di Accolon, che negò le accuse. Per affetto verso Accolon, Morgana ordinò di liberarlo e fece imprigionare l’altro, che fu poi annegato da Manassen. Morgana affidò a Manassen un messaggio per Artù: non lo temeva finché fosse in grado di trasformarsi in pietra, e un giorno gli avrebbe dimostrato di essere capace di molto di più. Infine, si ritirò nella contrada di Gore, dove fu onorata e fortificò castelli e città per prepararsi a futuri scontri.
 
==== XVII-XX ====
Re Artù, ristabilitosi, torna a Camelot dove è accolto con gioia da Ginevra e i baroni. Tutti si indignano per l'inganno di Morgana la Fata. Poco dopo arriva una damigella da parte di Morgana con uno splendido mantello, offerto in segno di pace. Ma la Nimue avverte il re di non toccarlo. Costringe quindi la messaggera a indossarlo: la donna muore bruciata, rivelando l’inganno. Artù accusa re Uriens e il figlio Ivano di congiura, ma lo scagiona dopo aver saputo da Accolon che anche Uriens era vittima di Morgana. Ser Ivano viene bandito; ser Galvano, indignato, parte con lui.
 
Galvano e Ivano si avventurano in una foresta e arrivano a un convento, dove sono ospitati. Proseguendo, trovano dodici damigelle che insultano uno scudo bianco appeso a un albero. Le donne accusano il proprietario, ser Moroldo, di odiare le dame. Poco dopo, Moroldo giunge e sconfigge due cavalieri che avevano disonorato il suo scudo. Galvano e Ivano lo incontrano e decidono di affrontarlo per onore. Ivano viene sconfitto, Galvano combatte con valore ma la sua forza varia con le ore del giorno. Moroldo, riconoscendone il valore, si ferma e i due si giurano fratellanza.
 
Moroldo ospita i due amici, rivelando di odiare le donne maghe e ingannatrici, non le dame virtuose. I tre cavalieri ripartono e giungono a una fonte dove incontrano tre damigelle (una anziana, una matura e una giovane) che propongono loro un’avventura: ciascuno dovrà seguirne una su tre strade diverse e tornare alla fonte tra un anno. Ivano sceglie la più anziana, Moroldo quella di mezzo, Galvano la più giovane. I tre si separano giurando di ritrovarsi.
 
Galvano prende la strada del nord e giunge a un maniero abitato da un vecchio cavaliere. Lì, gli viene promesso che il giorno seguente affronterà un'avventura singolare. Il mattino dopo, insieme al vecchio, incontra un cavaliere bellissimo ma profondamente afflitto. Quest’ultimo saluta Galvano augurandogli onore, ma dichiara che per sé prevede solo vergogna e dolore dopo ogni gloria.
 
==== XXI-XXIV ====
[[File:Arthur-Pyle Sir Pellias, The Gentle Knight.JPG|miniatura|Sir Pellias, Il Cavaliere Gentile. Illustrazione di Howard Pyle]]
Ser [[Galvano]] assiste all’impresa di un misterioso cavaliere che sconfigge da solo dieci avversari ma poi si lascia legare senza opporre resistenza. Galvano non interviene e viene rimproverato dalla sua dama. Il cavaliere, spiega l’ospite, è [[Pelleas|ser Pelleas]], innamorato della crudele dama Ettard, che lo umilia mandandogli contro dieci cavalieri ogni settimana. Egli li sconfigge ma si lascia poi legare pur di essere condotto da lei, che lo respinge e lo insulta.
[[File:Sir Pelleas, looking in, saw Sir Gawaine stoop and kiss the Lady Ettard.png|sinistra|miniatura|Sir Pelleas, scopre Galvano baciare Ettard. illustrazione di William Henry Margetson]]
Galvano incontra Pelleas e si offre di aiutarlo: si scambiano armature e Galvano si reca da Ettard fingendo di aver ucciso Pelleas. Ettard, convinta, si concede a Galvano. Intanto Pelleas, in preda alla disperazione, scopre i due insieme e, pur deciso a ucciderli, si trattiene per onore e lascia solo una spada sulla loro gola. Tornato al suo padiglione, Pelleas annuncia che morirà per amore e ordina che il suo cuore venga portato a Ettard.
 
Al risveglio, Ettard scopre il tradimento di Galvano e, indignata, lo rimprovera. Galvano parte, lasciandola sola. Intanto la [[Dama del Lago]], [[Nimue]], incontra un servitore di Pelleas e apprende la sua storia. Decide di intervenire, affascinata dalla bellezza del cavaliere.
 
Nimue fa addormentare Pelleas con un incantesimo e conduce Ettard da lui. Le lancia un sortilegio che le fa provare un amore disperato per Pelleas. Quando egli si risveglia, la respinge con disprezzo. Nimue lo consola e lo convince a seguirla: i due si innamorano sinceramente e vivono felici. Ettard invece, respinta, muore di dolore.
 
==== XXV-XXIX ====
Ser Moroldo prosegue verso sud con la sua damigella e, giunto in una foresta, ottiene ospitalità in un castello. Il signore del luogo, il duca delle Marche del Sud, scopre che è cavaliere di re Artù e lo sfida insieme ai suoi sei figli, desideroso di vendicare sette figli uccisi da ser [[Galvano]]. Dopo aver resistito a tutti gli assalti, Moroldo sconfigge il duca e i figli e li costringe ad arrendersi e a promettere fedeltà ad Artù.
 
Moroldo partecipa a un torneo indetto dalla Dama della Vawse e vince battendo quaranta cavalieri. In seguito, combatte e uccide il gigante Taulurd, liberando numerosi prigionieri e impossessandosi di ricchezze ingenti. Rifiuta le terre offertegli dal conte Fergus e resta con lui per sei mesi per guarire dalle ferite.
[[File:Yvain secourant la damoiselle.JPG|miniatura|Ivano salva la damigella]]
Nel frattempo, ser [[Ivano]] segue la damigella anziana e vince un torneo nei pressi del Galles, ricevendo un falco e un cavallo. Viene poi ospitato dalla Dama della Roccia, oppressa dai fratelli Edoardo e Hugh del Castello Rosso. Ivano li sfida in duello, li sconfigge dopo una lunga e cruenta lotta e restituisce alla dama i suoi territori. Ferito, resta da lei per sei mesi a curarsi.
 
Quando si avvicina il termine dell'anno, Ivano e Moroldo si recano al crocevia per ritrovarsi con Galvano, che giunge da solo, avendo perduto la propria damigella. I tre si inoltrano nella foresta e incontrano un messo di re Artù che li richiama a corte. Dodici giorni dopo, raggiungono [[Camelot]], dove sono accolti festosamente e raccontano le loro avventure.
 
Durante le giostre della [[Pentecoste]], ser Pelleas (giunto con la Dama del Lago) vince il primo giorno, seguito da Moroldo. Entrambi vengono ammessi alla [[Tavola Rotonda]] per riempire due seggi vacanti. Pelleas, pur fedele ad Artù, non perdona ser Galvano per il suo tradimento e da allora lo evita nei tornei.