Utente:Pietro, l'essere sapiente/Sandbox: differenze tra le versioni

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Durante le giostre della [[Pentecoste]], ser Pelleas (giunto con la Dama del Lago) vince il primo giorno, seguito da Moroldo. Entrambi vengono ammessi alla [[Tavola Rotonda]] per riempire due seggi vacanti. Pelleas, pur fedele ad Artù, non perdona ser Galvano per il suo tradimento e da allora lo evita nei tornei.
 
=== 5° Libro: versione da pubblicare ===
 
==== I-III ====
Durante una grande festa di corte, mentre la Tavola Rotonda era al completo, re Artù riceve la visita di dodici ambasciatori [[Civiltà romana|romani]] inviati dall’imperatore [[Lucio Tiberio|Lucio]], che esigono il pagamento del tributo all’Impero, come già facevano i predecessori di Artù. In caso di rifiuto, Roma minaccia guerra. Artù li accoglie con onore ma, prima di rispondere, riunisce il Consiglio.
 
I baroni e sovrani alleati, tra cui re Agwisance d’Irlanda e il re della Piccola Bretagna, incitano Artù alla guerra, offrendo migliaia di uomini. Artù rifiuta il tributo, rivendica l’eredità imperiale britannica dai tempi di [[Belino]] e Brenio e [[Costantino I|Costantino figlio di Elena]], e dichiara la sua intenzione di conquistare Roma. Manda via gli ambasciatori con doni e il messaggio che presto avanzerà con il suo esercito per rivendicare il trono di Roma, in quanto discendente di [[Costantino III (usurpatore)|Costantino III.]]
 
A Roma, l’imperatore Lucio è indignato, ma un senatore lo mette in guardia sulla forza e la nobiltà di Artù. Lucio allora organizza una vasta coalizione: chiama in aiuto Genovesi, Toscani, Spagnoli, Greci, Arabi e molti altri popoli sottomessi a Roma, fino a riunire un esercito con sedici re e cinquanta giganti. Muove verso la [[Borgogna]] per contrastare Artù.
 
Nel frattempo, Artù raduna il parlamento a [[Eboracum|York]] e proclama la sua volontà di conquistare l’Impero. Nomina Baldovino di Bretagna e [[Costantino III di Britannia|Costantino figlio di Cador]] governatori del regno in sua assenza e affida loro la regina Ginevra. Salpa infine da Sandwich con una vasta flotta, dichiarando che, se morirà, Costantino dovrà essere re.