Conventio ad excludendum: differenze tra le versioni
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La ''conventio ad tacendum'', come si vede, può presentare, ma solo per alcuni aspetti, qualche somiglianza con la ''[[damnatio memoriae]]'', ma se ne distingue per il fatto che può essere spesso volontariamente accettata, o perfino voluta, da coloro stessi a cui si applica.
=== Differenza con l'[[omertà]] ===
Sebbene la conventio ad tacendum e l’omertà condividano l’elemento del silenzio, esse si distinguono sia per contesto che per finalità. La conventio ad tacendum è una prassi informale – ma consapevole e funzionale – che si attua principalmente nelle dinamiche istituzionali, politiche o mediatiche, allo scopo di evitare l’esposizione di fatti politicamente scomodi o destabilizzanti. Al contrario, l’omertà è una regola di comportamento tipica delle organizzazioni mafiose o para-mafiose, che impone il silenzio per proteggere il sistema criminale e i suoi membri da indagini, sanzioni o vendette, anche con minacce o violenza.
La conventio ad tacendum si configura dunque come una forma di autocensura collettiva o sistemica, spesso per motivi di opportunità politica o istituzionale, mentre l’omertà è una forma di complicità attiva nel crimine, sostenuta da meccanismi coercitivi. Entrambe possono assumere una dimensione culturale o strutturale, ma l’omertà ha quasi sempre una componente intimidatoria, che manca nella conventio, la quale opera su base consensuale o per convenienza.
{{cn|Pratiche simili alla conventio ad tacendum sono state osservate anche in altri ambiti, come nel giornalismo politico e nell'ambiente giudiziario, laddove si preferisce tacere su condotte di colleghi per preservare l'immagine dell’istituzione, senza arrivare alle soglie della complicità penale.}}
==Note==
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