Mario Dominici: differenze tra le versioni
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Mario Domenico Dominici è stato un sindacalista, consigliere provinciale ed infine presidente della Provincia di Terni per due mandati consecutivi, dal 1970 al 1980, in rappresentanza del [[Partito Socialista Italiano]] (PSI), in una giunta insieme al [[Partito Comunista Italiano]] ed al [[Partito Repubblicano Italiano]]. Durante il suo decennio di guida, l'amministrazione provinciale affrontò sfide significative legate alla gestione dei bilanci e alla promozione dello sviluppo locale, a seguito della istituzione delle regioni alla cui guida in [[Umbria]] fu chiamato il suo predecessore [[Fabio Fiorelli]].
Eletto inizialmente presidente pro-tempore per le dimissioni di Fiorelli, a cui subentrò, fu in seguito ad un accordo tra i partiti di sinistra eletto Presidente della [[Provincia di Terni]].
Negli anni sessanta Dominici fu impegnato nel sindacato e ricoprì la carica di segretario della Camera Confederale del Lavoro Provinciale di Terni che era (e in molti casi lo è ancora, con nomi analoghi) una struttura territoriale della Confederazione Generale Italiana del Lavoro ([[CGIL]]). Nella sua forma provinciale, rappresentava il principale organo sindacale della CGIL a livello provinciale.
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Dominici partecipò attivamente a manifestazioni pubbliche per la difesa delle autonomie locali nei difficili anni della lotta al terrorismo.
Il rapporto di Dominici con il [[Ministero dei Lavori Pubblici]] gli permise di ottenere una significativa quantità di finanziamenti statali, che durante la sua presidenza della Provincia furono impiegati per potenziare in modo rilevante la rete stradale e le infrastrutture del territorio ternano ed orvietano.
Durante la sua presidenza della Provincia di Terni furono realizzate per la prima volta pubblicazioni divulgative a carattere culturale, finalizzate alla promozione turistica del territorio provinciale. Inoltre, Dominici fece parte del consiglio di amministrazione del neonato [[Festival dei Due Mondi]], contribuendo in modo significativo a rafforzare la vocazione turistico-culturale dell’Umbria.
Durante la presidenza di Dominici, nel 1976 fu siglato un accordo con
== Bibliografia ==
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