Assemblea dell'Albania: differenze tra le versioni
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L''''Assemblea dell'Albania''' (in [[lingua albanese|albanese]] ''Kuvendi i Shqipërisë''<ref>{{Cita web|url=http://www.parlament.al/|titolo=Kuvendi i Shqiperise|lingua=|data=|accesso=}}</ref>), precedentemente chiamata '''Assemblea del popolo''' (in albanese ''Kuvendi Popullor''), è il [[parlamento]] [[monocamerale]] dell'[[Albania]].
È composta da 140 membri, eletti ogni quattro anni sulla base del suffragio diretto, universale, periodico ed eguale tramite voto segreto secondo un sistema proporzionale con uno sbarramento pari al 2.5% per i partiti singoli e 4% per le coalizioni.<ref
Il Parlamento è presieduto dal [[Presidente dell'Assemblea dell'Albania|Presidente del Parlamento]], coadiuvato da almeno un vicepresidente.
I poteri del parlamento sono stabiliti dalla [[Costituzione dell'Albania| Costituzione della Repubblica d'Albania]]. Esso ha la responsabilità di emendare i confini dell'Albania (soggetti ad interpretazione territoriale) o la Costituzione, approvare il gabinetto, supervisionare l'operato del governo, dichiarare guerra e decidere in materia di cessazione delle ostilità. Altri compiti includono la convocazione di referendum, lo svolgimento di elezioni e nomine conformemente alla Costituzione e alla legislazione vigente, la supervisione delle attività del governo e degli altri servizi civili che rispondono al Parlamento, la concessione dell’amnistia per reati penali e l’esercizio di altre funzioni previste dalla Costituzione.
Il Parlamento elegge anche il [[Presidente dell'Albania|Presidente della Repubblica]]. Una volta eletto il Parlamento, la prima sessione deve tenersi entro e non oltre 20 giorni dalla conclusione delle elezioni, con il Presidente della Repubblica che funge da presidente dell’assemblea.<ref>{{
Tutte le leggi approvate dal Parlamento sono pubblicate sulla ''Fletorja Zyrtare'', che è il giornale ufficiale del [[Consiglio dei ministri dell'Albania|Governo dell’Albania]].<ref>{{
La più antica assemblea di cui si conservano documenti si tenne ad [[Alessio (Albania)|Alessio]] il 2 marzo 1444. La [[Lega di Alessio]] (''Kuvendi i Lezhës'') fu costituita sotto la guida di [[Scanderbeg|Giorgio Castriota Skanderbeg]] come leader nella lotta contro l’[[Impero ottomano|Impero Ottomano]].<ref>{{
==Etimologia==
La parola ''Kuvend'', nella forma definita ''kuvendi'', è un termine molto antico della ''lingua albanese'' che si ritiene derivi dal [[Lingua latina|latino]] ''conventus'', che significa “raduno di persone” o “assemblea”.<ref>{{
Il suo utilizzo risale al XV secolo, quando uomini, principalmente del nord dell’Albania, si riunivano per ascoltare il dibattito tra [[Lekë Dukagjini]] e [[Scanderbeg|Skanderbeg]] su ciò che sarebbe stato permesso e ciò che non lo sarebbe stato.<ref
Queste norme venivano poi codificate in leggi orali, tramandate di generazione in generazione, specialmente nelle aree settentrionali dell’Albania, da Dukagjini stesso a quello che viene chiamato ''Kanuni i Lekë Dukagjinit'', o semplicemente [[Kanun]].
Nel XIX secolo, con la trascrizione di queste leggi da parte di padre [[Shtjefën Kostantin Gjeçov|Shtjefën Gjeçovi]], per la prima volta viene attribuito un significato istituzionale al termine, in forma scritta, dove nel Capitolo 148, Articolo 1106 del Kanun si afferma:
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}}
Il termine Kuvend, nella storia moderna dello Stato albanese, è stato utilizzato fin dal primo giorno della sua creazione. Il 28 novembre 1912, le figure più influenti e prominenti dell’Albania si riunirono nel cosiddetto [[Congresso panalbanese|Congresso Panalbanese]] tenutosi a [[Valona]], dove fu costituito il ''Kuvendi i Vlorës'' (l’[[Assemblea di Valona]]), che come primo atto dichiarò all’unanimità l’[[Dichiarazione d'indipendenza dell'Albania|indipendenza dell’Albania]] dall’Impero Ottomano.<ref
Il termine Kuvend fu successivamente riutilizzato per denominare l’istituzione legislativa del paese dopo la presa del potere da parte dei comunisti nel 1946, rifiutando l’uso di parole prese in prestito da lingue straniere e precedentemente adottate da altri regimi o governi.
Oggi, termini come ''Asambleja'' (l’Assemblea), ''Parlamenti'' (il Parlamento) o lo stesso ''Kuvendi'' fanno parte del dizionario della lingua albanese, pubblicato periodicamente dall’[[Accademia delle Scienze dell'Albania|Accademia delle Scienze d’Albania]], e sono stati, e continuano a essere, ampiamente utilizzati in modo intercambiabile per indicare la stessa istituzione, servendo più come sinonimi che come traduzioni.
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===Medioevo===
{{vedi anche|Lega di Alessio}}
La [[Lega di Alessio]] fu un’alleanza militare e diplomatica dell’[[Nobiltà albanese|aristocrazia albanese]], creata nella città di [[Alessio (Albania)|Alessio]] il 2 marzo 1444. La Lega di Lezhë è considerata come il primo Stato albanese unificato e indipendente del [[Medioevo]], con [[Scanderbeg|Skanderbeg]] a capo dei capi tribali e dei nobili albanesi della regione, uniti contro l’[[Impero ottomano|Impero Ottomano]].<ref
Skanderbeg fu proclamato “Capo della Lega del popolo albanese”, mentre egli stesso si firmava sempre come “''Dominus Albaniae''” (in [[Lingua albanese|albanese]]: ''Zot i Arbërisë'', in [[Lingua italiana|italiano]]: ''Signore dell’Albania'').<ref
All’assemblea di Alessio erano presenti membri delle famiglie: [[Castriota (famiglia)|Castriota]], [[Arianiti]], [[Zaharia (famiglia)|Zaharia]], [[Muzaka]], Spani, [[Thopia (famiglia)|Thopia]], nonché membri delle casate [[Balšić|Balsha]] e Crnojević, legate ai Castriota per via matrimoniale o matrilineare.
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Poco dopo la sua creazione, i Balšići e i Crnojevići, di orientamento filoveneziano, lasciarono la Lega a causa degli eventi che portarono alla [[guerra veneziano-albanese]] (1447-48).
Il trattato di pace di tale guerra, firmato il 4 ottobre 1448, è il primo documento diplomatico in cui la Lega appare come entità indipendente.
[[Marino Barlezio]] si riferì alla riunione come ''generalis concilium'' o ''universum concilium'' (“consiglio generale” o “consiglio completo”); il termine “Lega di Lezhë” fu coniato successivamente dagli storici.<ref
La Lega di Lezhë è considerata come la prima forma di parlamento albanese.
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Nel 1914, con la redazione dello Statuto Organico dell’Albania da parte della [[Commissione Internazionale di Controllo]], era prevista l’istituzione dell’''Asambleja Kombëtare'' (l’Assemblea Nazionale) come organo legislativo.
Questa assemblea avrebbe dovuto essere composta da un totale di 36 membri, eletti dal popolo, nominati dal monarca [[Guglielmo di Wied|Guglielmo d’Albania]], oltre a membri di diritto (ex officio).
L’inizio delle [[Guerre balcaniche|Guerre Balcaniche]] e della [[Prima guerra mondiale|Prima Guerra Mondiale]] rese impossibile la costituzione di tale istituzione.<ref>{{
Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, tra il 25 e il 27 dicembre 1918, il Congresso di Durazzo decise la formazione di un governo provvisorio, nonché l’istituzione della ''Pleqësia'' (il “Consiglio degli Anziani”), che era sostanzialmente un [[Senato]].<ref>{{
Questo Senato avrebbe dovuto riunirsi una volta ogni due mesi, e il governo avrebbe dovuto consultarlo sulle questioni più rilevanti riguardanti il destino dello Stato.<ref>{{
Tuttavia, a causa delle divisioni interne, il Senato non si riunì mai, diventando una delle cause della destituzione del Governo di Durazzo nel gennaio 1920.<ref>{{
Dopo la destituzione del Governo di Durazzo, tra le varie decisioni prese, il [[Congresso di Lushnjë|Congresso di Lushnja]] istituì il Senato come primo organo [[Potere legislativo|legislativo]] albanese, che sarebbe stato in seguito chiamato ''Këshilli Kombëtar'' (Consiglio Nazionale).
Il consiglio sarebbe stato composto da 37 membri, eletti direttamente dai delegati del congresso, e avrebbe avuto un mandato temporaneo fino allo svolgimento delle elezioni.
In questo periodo, per la prima volta si affermano i principi del [[Sistema parlamentare|parlamentarismo]]: la nomina e la revoca del Governo da parte del Consiglio, nonché l’esercizio del controllo parlamentare su di esso.<ref>{{
Il Consiglio Nazionale si riunì per la prima volta il 27 marzo 1920 nella nuova capitale, [[Tirana]], mentre la prima sessione fu aperta da Mytesim Këlliçi fino a quando, tramite votazione, fu eletto Xhemal Naipi, diventando il primo [[Presidente dell'Assemblea dell'Albania|Presidente del Consiglio Nazionale]].<ref>{{
Sebbene la prima legislatura albanese abbia avuto un’attività limitata nel tempo, riuscì comunque ad approvare alcune leggi importanti.
Tra gli atti più significativi vi furono lo Statuto di Lushnja, che costituiva una legge costituzionale, e la nuova legge elettorale approvata il 5 dicembre.
Questa legge stabiliva un sistema elettorale [[Elezione indiretta|indiretto]] a due turni:
nel primo turno, sulla base della suddivisione amministrativa in [[Distretti dell'Albania|distretti]], ogni 500 uomini eleggevano un delegato, il quale, nel secondo turno, avrebbe eletto un totale di 75 membri del Consiglio Nazionale, con un rapporto di circa un deputato ogni 12.000 elettori aventi diritto.<ref
Nonostante le numerose difficoltà, questa legge spianò la strada alla creazione dei primi due partiti albanesi, ovvero:
la ''Partia Popullore'' (Partito Popolare) guidato da [[Fan Stilian Noli|Fan Noli]], e la ''Partia Përparimtare'' (Partito Progressista) guidato da Hoxhë Kadriu e [[Shefqet Vërlaci|Shefqet Verlaci]].
L’attività legislativa del Consiglio Nazionale si concluse il 20 dicembre 1920, quando il Consiglio venne sciolto per far posto alle prime elezioni in Albania, che si tennero il 21 aprile 1921.<ref>{{
[[File:Deputetët e Parlamentit (1921).jpg|thumb|Membri della Donsiglio Nazionale nel 1921, dal basso verso l’alto:<br />
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{{vedi anche|Repubblica Popolare Socialista d'Albania}}
Durante il periodo della [[Repubblica albanese|Repubblica Albanese]], il paese aveva un sistema legislativo bicamerale, composto da un Senato (in albanese: ''Senati'') e da una Camera dei Deputati.<ref
Dal 1928 al 1939, durante l’era della [[Regno d'Albania (1928-1939)|Monarchia Albanese]], il potere legislativo dell’Albania era conosciuto semplicemente come Parlamento (in albanese: ''Parlamenti'').
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Dal 1947 al 1991, durante il periodo della Repubblica Popolare Socialista d’Albania, il potere legislativo del paese era conosciuto come Assemblea del Popolo (in albanese: ''Kuvendi Popullor'').
Dal 1997, il parlamento è conosciuto semplicemente come Parlamento della Repubblica d’Albania (in albanese: ''Kuvendi i Republikës së Shqipërisë'').<ref>{{
Attualmente, il Presidente della Repubblica viene eletto dal parlamento.
Gli attuali membri del parlamento sono stati eletti nelle [[Elezioni parlamentari in Albania del 2021|elezioni del 2021]].
===Storia recente===
Nel 2023, il sito web del parlamento è stato bersaglio di un attacco informatico, presumibilmente condotto da un gruppo di hacker con base in [[Iran]] chiamato ''Homeland Justice'', che lo ha reso temporaneamente inaccessibile.<ref>{{
==Funzioni==
I poteri del Parlamento sono definiti dalla [[Costituzione dell'Albania|Costituzione della Repubblica d’Albania]]. Il Parlamento [[Democrazia rappresentativa|rappresenta]] i cittadini della [[Albania|Repubblica]] e agisce come organo [[Potere legislativo|legislativo]] del paese. Si riunisce regolarmente in due sessioni annuali: la prima il terzo lunedì di gennaio, la seconda il primo lunedì di settembre.<ref>{{
Tuttavia, sessioni straordinarie possono essere convocate dal [[Presidente dell'Albania|Presidente della Repubblica]], dal [[Primo ministro dell'Albania|Primo Ministro]] o da un quinto dei membri del Parlamento.<ref>{{
Le sessioni sono aperte al pubblico.<ref>{{
Il Parlamento delibera a [[maggioranza]] dei voti, in presenza di più della metà dei membri, tranne nei casi in cui la Costituzione preveda una maggioranza qualificata. Alcune decisioni, infatti, richiedono una maggioranza dei tre quinti.<ref>{{
Altri poteri del parlamento includono la definizione delle relazioni economiche, giuridiche e politiche in Albania; la tutela del patrimonio naturale e culturale albanese e il suo utilizzo; nonché la formazione di alleanze con altri Stati.
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Il Presidente nomina il Primo Ministro su proposta del parlamento; se il Primo Ministro non viene approvato, il parlamento elegge un altro Primo Ministro entro 10 giorni.
Come stabilito dalla Costituzione, nessuna forza militare straniera può essere stanziata o transitare sul territorio albanese, se non in virtù di una legge approvata dal parlamento.
In virtù di ciò, il parlamento ha anche il diritto di inviare le [[Forze armate albanesi|Forze Armate albanesi]] all’estero.<ref>{{
==Composizione==
La Costituzione dell’Albania stabilisce che il Parlamento sia composto da almeno 140 membri, eletti a scrutinio segreto, dei quali 100 sono eletti direttamente. Il mandato parlamentare ha durata quadriennale, ma le elezioni possono essere anticipate nel caso, piuttosto raro, in cui il Parlamento venga sciolto anticipatamente dal Presidente.<ref>{{
Il Parlamento può essere sciolto dal Presidente su proposta del Primo Ministro, qualora quest’ultimo abbia perso un voto di fiducia, a condizione che tale proposta venga fatta e accettata prima che il Parlamento elegga un nuovo Primo Ministro.<ref>{{
Le elezioni parlamentari si tengono tra i 30 e i 60 giorni prima della scadenza del mandato, oppure entro un massimo di 45 giorni dallo scioglimento del Parlamento.
Il sistema elettorale è quello della rappresentanza proporzionale a liste chiuse. Il territorio nazionale è suddiviso in [[Prefetture dell'Albania|12 circoscrizioni]] plurinominali, corrispondenti alle 12 contee del paese.
I seggi vengono assegnati con il [[Metodo D'Hondt|metodo D’Hondt]], con una [[soglia di sbarramento]] del 2,5% a livello nazionale. All’interno di ciascuna circoscrizione, i partiti devono superare il 3% dei voti, mentre le coalizioni pre-elettorali devono raggiungere almeno il 5%.<ref>{{
==Commissioni==
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Le commissioni offrono l’opportunità a organizzazioni e cittadini di partecipare all’elaborazione delle [[Politica pubblica|politiche pubbliche]], facendo sì che le loro opinioni vengano registrate pubblicamente e considerate nel processo decisionale.
Il Parlamento dispone delle seguenti commissioni:<ref>{{
*Commissione per gli Affari Legali, l’Amministrazione Pubblica e i Diritti Umani
*Commissione per l’Integrazione Europea
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