Città della Pieve: differenze tra le versioni
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La posizione strategica del minuscolo territorio (0,03 km² circa) tra Città della Pieve ed [[Orvieto]] e di "cuscinetto" tra due più grandi Stati ([[Granducato di Toscana]] e [[Stato Pontificio]]) ne aveva fatto fin dal medioevo oggetto di aspre contese.
Il borgo appartenne per molto tempo ai Bandini di Castel della Pieve (dove si ammira ancora il loro palazzo), discendenti dal condottiero Vanni.
Nel 1568 [[Pio V]] elevò la signoria al rango di ducato concedendolo a [[Lucrezia Bandini]], unica figlia di [[Bandino III Bandini|Bandino III]] e di [[Giulia Cesarini]].
La scomparsa nel 1570 della duchessa portò il piccolo feudo pontificio ai piemontesi Bonelli (Michele e il fratello Cardinale Alessandrino), congiunti di [[papa Pio V]] che ne furono titolari fino al 1860.<ref>Diligenti, p.2</ref>
Nel 1886 il borgo fu venduto a Vittoria di Mirafiori, figlia di [[Vittorio Emanuele II di Savoia]] e di [[Rosa Vercellana]] che fece edificare nei dintorni un castello neogotico. Successivamente il borgo fu incamerato dal comune di Città della Pieve.
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