Svizzera: differenze tra le versioni

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La Svizzera è suddivisa in tre grandi regioni linguistiche e culturali: tedesca, francese e italiana, a cui vanno aggiunte le valli del [[Canton Grigioni]] in cui si parla il [[lingua romancia|romancio]]. Il [[lingua tedesca|tedesco]], il [[lingua francese|francese]] e l'[[lingua italiana|italiano]] sono lingue ufficiali e nazionali, il [[lingua romancia|romancio]] è lingua nazionale dal 1938 ed è parzialmente lingua ufficiale dal 1996. Nella Svizzera tedesca viene parlato un insieme di dialetti conosciuti collettivamente come ''Schwiizertüütsch'' (in [[svizzero tedesco]] significa letteralmente “svizzero tedesco”). Alla diversità linguistica si aggiunge quella religiosa, con i cantoni protestanti e i cantoni cattolici. Gli svizzeri quindi non formano una [[nazione]] nel senso di una comune appartenenza etnica, linguistica e religiosa. Il forte senso di appartenenza al paese si fonda sul percorso storico comune, sulla condivisione dei miti nazionali e dei fondamenti istituzionali ([[federalismo]], [[democrazia diretta]], [[neutralità]]), sulla geografia ([[Alpi]]) e, in parte, sull'orgoglio di rappresentare un [[Sonderfall|caso particolare]] in Europa.
 
La [[politica estera]] è contraddistinta dalla tradizionale ''neutralità'', mantenuta sin dal 1674, anno della prima dichiarazione ufficiale di [[Neutralità della Svizzera|neutralità]]<ref>{{cita testo|url=http://www.asni.ch/meldungen/990508moergli.php|titolo=La sostanza della neutralità svizzera|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111228025220/http://www.asni.ch/meldungen/990508moergli.php }}, asni.ch</ref>. La Svizzera fa parte delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] (dal 2002), dell'[[Associazione europea di libero scambio|AELS]], del [[Consiglio d'Europa]], dell'[[Organizzazione mondiale del commercio]] e ospita numerose organizzazioni internazionali, in particolare a [[Ginevra]], dove si trovano le sedi del [[CERN]], della [[Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale|Croce Rossa]], la sede europea dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] e il quartier generale dell'[[Organizzazione mondiale della sanità|OMS]]. A Basilea si trova la sede mondiale della [[Banca dei regolamenti internazionali|Banca dei Regolamenti Internazionali]].
 
In Svizzera si trovano inoltre le sedi delle più importanti organizzazioni sportive internazionali: a Zurigo la [[FIFA]], a [[Nyon]] la [[UEFA]], a [[Losanna]] il [[Comitato Olimpico Internazionale]] e ad [[Aigle]] l'[[Unione Ciclistica Internazionale]]. A [[Mies]], sul [[lago di Ginevra]], si trova invece la sede della [[Federazione Internazionale Pallacanestro]] (FIBA), mentre ancora Losanna ospita la sede della [[World Aquatics]], la federazione internazionale del nuoto.
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{{vedi anche|Consiglio federale (Svizzera)}}
 
Il potere esecutivo è esercitato dal '''Consiglio federale'''.<ref name=schneider31/> Esso è composto da sette membri i quali vengono eletti ogni quattro anni dalle camere riunite.<ref name=schneider31/> Durante questo periodo essi non possono in nessun caso essere sfiduciati dal parlamento, ma possono dimettersi in qualsiasi momento.<ref name=schneider31>Schneider (2004), p. 31</ref> Il consiglio federale è un organo collegiale.<ref name=schneider31/> Questo significa che esso decide collegialmente, e che ogni decisione presa al suo interno verrà difesa verso l'esterno dall'unanimità dei componenti.<ref name=schneider31/> Esso si riunisce per le sedute ordinarie ogni mercoledì.<ref name=schneider31/> Sono tuttavia possibili sedute straordinarie o riunioni di diversi giorni a porte chiuse per discutere argomenti importanti.<ref name=schneider31/> Le riunioni del consiglio vengono moderate dal Presidente del consiglio federale, il quale viene eletto dal parlamento per un anno. <ref name=schneider31/> Esso è tuttavia [[primus inter pares]], ed ha solo compiti di rappresentanza verso l'estero.<ref name=schneider31/> Del consiglio Federale fanno attualmente parte membri dei principali quattro partiti svizzeri: l'Unione democratica di Centro, il Partito socialista, il partito Liberale-Radicale e il Partito di Centro (ex partito cattolico).
 
==== Cancelleria federale ====
La '''Cancelleria federale''' è il dipartimento esecutivo del consiglio federale.<ref name=schneider32>Schneider (2004), p. 32</ref> Esso è guidato dal cancelliere federale. <ref name=schneider32/> I compiti della cancelleria sono la coordinazione e la preparazione degli affari di governo e il collegamento del consiglio federale con le due camere.<ref name=schneider32/> Il cancelliere federale partecipa attivamente alle riunioni del consiglio federale e può egli stesso proporre richieste.<ref name=schneider32/>
 
=== Tribunali federali ===
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La struttura del sistema di milizia implica per il soldato il mantenimento al suo domicilio dell'equipaggiamento personale, incluso il noto [[Coltellino svizzero|coltellino militare]] e l'arma personale (solitamente il fucile d'assalto [[SIG SG 550|SIG-550]]). L'obbligo di servizio riguarda tutti i cittadini svizzeri maschi; le donne possono servire su base volontaria. I coscritti ricevono l'ordine di marcia generalmente verso i 19 anni. Il reclutamento avviene su base [[distretti della Svizzera|distrettuale]]. Ogni anno {{formatnum:24000}} nuove reclute vengono addestrate per un periodo di tempo compreso tra le 18 e le 21 settimane. Il modello ''Esercito XXI'' è stato adottato per votazione nel 2003, e ha sostituito il precedente ''Esercito 95'': la riforma ha comportato una riduzione degli effettivi da {{Formatnum:400000}} a {{Formatnum:210000}} unità, delle quali {{Formatnum:130000}} in servizio attivo e {{Formatnum:80000}} riservisti.<ref>{{cita web|url=http://www.vbs.admin.ch/internet/vbs/it/home/documentation/armeezahlen/eff.html|titolo=L'esercito in cifre - Effettivi di truppa|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090908012838/http://www.vbs.admin.ch/internet/vbs/it/home/documentation/armeezahlen/eff.html }}</ref>
 
L'esercito svizzero è nel complesso poco costoso: nel [[2010]] la Confederazione ha [[stati per spesa militare|speso]] circa 4,141 miliardi di [[Franco svizzero|franchi]] per la difesa, che rappresentano lo 0,8% del [[Prodotto interno lordo|PIL]] svizzero.<ref>{{cita testo|url=http://milexdata.sipri.org/|titolo=SIPRI Publications<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100328072123/http://milexdata.sipri.org/ }}</ref> Nell'Esercito svizzero il grado di [[Generale dell'Esercito svizzero|generale]] viene attribuito solo in caso di guerra, quando il [[Consiglio federale (Svizzera)|Consiglio federale]] dichiara la mobilitazione. Dopo la [[guerra del Sonderbund]], quando venne eletto generale [[Guillaume-Henri Dufour]], sono state dichiarate tre altre mobilitazioni: in occasione della [[guerra franco-prussiana]] nel [[1870]] (venne eletto generale [[Hans Herzog]]), all'inizio della [[prima guerra mondiale]] (generale [[Ulrich Wille]]) e nel settembre 1939, in seguito [[Campagna di Polonia|all'attacco alla Polonia]] da parte della [[Germania nazista|Germania]] (generale [[Henri Guisan]]). In ossequio alla sua neutralità la Svizzera non partecipa ai conflitti militari esteri, militi disarmati possono tuttavia essere impiegati in missioni di pace: soldati svizzeri svolgono, per esempio, missioni di sorveglianza al confine fra le due [[Corea|Coree]].<ref>{{cita testo|url=http://www.vtg.admin.ch/internet/vtg/it/home.html|titolo=Esercito svizzero<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100810130247/http://www.vtg.admin.ch/internet/vtg/it/home.html }}</ref> Nel 1992 e 2007 si sono verificate — in entrambi i casi per sbaglio — due invasioni accidentali del Liechtenstein.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/10/18/la-svizzera-invade-il-piccolo.html|titolo=E la Svizzera "invade" il piccolo Liechtenstein|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=18 ottobre 1992|p=15|accesso=3 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190503172437/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/10/18/la-svizzera-invade-il-piccolo.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.theguardian.com/world/2007/mar/02/markoliver|titolo=Liechtenstein: no retaliation for Swiss "invasion"|autore=Mark Oliver|pubblicazione=[[The Guardian]]|data=2 marzo 2007|lingua=ingleseen|accesso=3 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190520001952/https://www.theguardian.com/world/2007/mar/02/markoliver|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.nytimes.com/2007/03/13/opinion/13iht-edstamm.4893796.html|titolo=Switzerland invades Liechtenstein|autore=Peter Stamm|pubblicazione=[[The New York Times]]|data=13 marzo 2007|lingua=ingleseen|accesso=3 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190329163128/https://www.nytimes.com/2007/03/13/opinion/13iht-edstamm.4893796.html|urlmorto=no}}</ref>
 
Nel 2010 il Servizio di Informazione Strategico (''SND'' in tedesco, ''SRS'' in francese) e il Servizio di Analisi e Prevenzione (''DAP'' in tedesco, ''SAP'' in francese) sono stati raggruppati nel [[Servizio delle attività informative della Confederazione]] (ted. ''Schweizer Nachrichtendienste'', fr. ''Services de renseignements suisse''). I compiti del servizio di informazione sono: le indagini sul terrorismo e sulla proliferazione di armi non convenzionali, la prevenzione di attacchi contro le infrastrutture e la raccolta di informazioni sensibili.<ref>{{cita testo|url=http://www.vbs.admin.ch/internet/vbs/it/home/departement/organisation/ndb.html|titolo=DDPS - Organizzazione - Servizio delle attività informative della Confederazione<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111005195607/http://www.vbs.admin.ch/internet/vbs/it/home/departement/organisation/ndb.html }}</ref> Dal [[2000]] il Dipartimento militare gestisce anche il sistema di intercettazioni [[Onyx (spionaggio)|Onyx]]. Ricevitori per l'ascolto e il vaglio del traffico di informazioni sono posizionati nella località di [[Wald (Berna)|Zimmerwald]] (BE), [[Buchholterberg|Heimmenschwand-Buchholterberg]] (BE) e [[Leuk]] (VS).<ref>Système d'interception des communications par satellite du Département fédéral de la défense, de la protection de la population et des sports (projet "Onyx") [archive]. Rapport du Conseil national sur Onyx, 10 novembre 2003</ref>