Castello di Montechiarugolo: differenze tra le versioni
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Durante il governo della duchessa [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luigia]], la fortezza fu adibita a magazzino militare<ref name="Castello di Montechiarugolo o della Bema (Monticelli Terme - Parma)"/> e fabbrica di [[Polvere nera|polvere da sparo]], causando il danneggiamento di parte dei decori di alcune sale, tra cui in particolare il Salone delle Feste e la Sala dei Quattro Elementi o delle Sirene.<ref name="Da fortezza a dimora privata">{{cita web|url=http://www.castellodimontechiarugolo.it/la_storia/da_fortezza_a_dimora_privata.html|titolo=Da fortezza a dimora privata|accesso=23 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305171653/http://www.castellodimontechiarugolo.it/la_storia/da_fortezza_a_dimora_privata.html|urlmorto=sì}}</ref>
In seguito all'[[Unità d'Italia]], nel 1864 il maniero fu alienato dal [[Demanio pubblico]] ad Antonio Marchi, che ristrutturò l'edificio da tempo in degrado e lo trasmise ai suoi discendenti.<ref name="
=== Campo di internamento ===
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[[File:Castello (Montechiarugolo) - cortile del pozzo 5 2024-04-14.jpg|thumb|left|Cortile del pozzo]]
[[File:Castello (Montechiarugolo) - lati sud e ovest del cortile d'onore e mastio 2024-04-14.jpg|thumb|Cortile d'onore e mastio]]
Attraversando il giardino d'ingresso a sud e il ponticello in muratura che scavalca il fossato, si accede al rivellino meridionale, collegato con il castello da un secondo ponticello, in sostituzione del ponte levatoio, la cui antica esistenza è tradita dalla presenza delle due alte fessure che ne ospitavano i [[bolzone|bolzoni]]; varcando l'[[arco a tutto sesto]] d'entrata, si giunge al cortile d'onore, il cui lato meridionale è caratterizzato da un porticato quattrocentesco, sostenuto da una serie di colonne poligonali in mattoni, coronate da capitelli lotiformi.<ref name="Cirillo, Godi 291"/><ref name="Il Cortile d'Onore">{{cita web|url=http://www.castellodimontechiarugolo.it/il_giardino/il_cortile_donore.html|titolo=Il Cortile d'Onore|accesso=23 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151222145753/http://www.castellodimontechiarugolo.it/il_giardino/il_cortile_donore.html|urlmorto=sì}}</ref
Oltre l'alto mastio si apre il cortile del pozzo, di dimensioni notevolmente più modeste del precedente.<ref name="Il Cortile d'Onore"/>
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==== Camera di Mezzo ====
[[File:Pisanello Annunciata.jpg|thumb|La ''Madonna'', particolare dell{{'}}''Annunciazione'', Camera di Mezzo]]
[[File:Castello (Montechiarugolo) - camera di Mezzo 7 2024-04-14.jpg|thumb|left|Camera di Mezzo]]
La sala conserva nelle due strombature della finestra che dà sul loggiato l'opera di maggior pregio pittorico dell'intero castello: l{{'}}''Annunciazione'', suddivisa fra il lato sinistro, con l{{'}}''[[arcangelo Michele]]'', e quello destro, con la ''[[Maria (madre di Gesù)|Madonna]]''; l'affresco, dai tratti tipici dello stile [[gotico lombardo]], fu realizzato da un allievo di [[Michelino da Besozzo]] nella seconda metà del [[XV secolo]].<ref name="Cirillo, Godi 291"/><ref>{{cita web|url=http://www.castellodimontechiarugolo.it/il_castello/la_camera_di_mezzo.html|titolo=La Camera di mezzo|accesso=23 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305183532/http://www.castellodimontechiarugolo.it/il_castello/la_camera_di_mezzo.html|urlmorto=sì}}</ref
La volta a crociera di copertura è invece decorata con affreschi raffiguranti ''Putti spargifiori'', risalenti agli inizi del XVII secolo.<ref name="
==== Sala dei Quattro Elementi o delle Sirene ====
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Sul muro di fronte è invece ancora visibile un frammento deteriorato del ciclo pittorico cinquecentesco che adornava l'ambiente, raffigurante un'imbarcazione, in riferimento al celebre episodio del canto delle [[sirene (religione greca)|sirene]] descritto nell'[[Odissea]].<ref name="La Sala dei Quattro Elementi o delle Sirene">{{cita web|url=http://www.castellodimontechiarugolo.it/il_castello/la_sala_delle_sirene.html|titolo=La Sala dei Quattro Elementi o delle Sirene|accesso=23 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305122343/http://www.castellodimontechiarugolo.it/il_castello/la_sala_delle_sirene.html|urlmorto=sì}}</ref>
Arricchiscono l'ambiente quattro importanti tele realizzate a tempera nella seconda metà del [[XVIII secolo]] dal pittore [[Domenico Muzzi]], che raffigurano allegoricamente i [[quattro elementi]] acqua, aria, terra e fuoco: ''Nettuno sul cocchio'', ''Giunone che ordina a Eolo di liberare i venti'', ''Plutone che rapisce Proserpina'' e ''Venere che ordina a Vulcano le armi di Enea''. I dipinti, in origine collocati all'interno della Reggia di Colorno, furono acquistati da Antonio Marchi verso la fine del XIX secolo.<ref name="Cirillo, Godi 291"/><ref name="La Sala dei Quattro Elementi o delle Sirene
Nella stanza è infine presente una grande tela raffigurante ''Pia dei Tolomei'', risalente all'incirca al 1850; l'ambiente è di conseguenza conosciuto anche con il nome di "Camera della Pia".<ref name="Gazzetta di Parma"/><ref name="Cirillo, Godi 293">{{cita|Cirillo, Godi|p. 293}}.</ref>
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==== Camera dei Gatti ====
[[File:Castello (Montechiarugolo) - camera dei Gatti 3 2024-04-14.jpg|thumb|Camera dei Gatti]]
L'ambiente, collocato in adiacenza alla Camera di Mezzo, è decorato da affreschi parietali quattrocenteschi, riscoperti e ridipinti tra il 1920 e il 1930, raffiguranti un motivo a losanghe, arricchito da numerose [[Sigla (linguistica)|sigle]] di Guido Torelli, motti ed emblemi, tra cui il leone rampante (o "gatto"), assegnato al Torelli nel 1424, successivamente alla liberazione della città di [[Napoli]] dagli [[aragonesi]].<ref name="
La volta a crociera del soffitto e le lunette da esso sottese sono invece ornate da affreschi realizzati originariamente tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII, ma ridipinti nel [[XX secolo]], rappresentanti numerose raffigurazioni allegoriche, tra cui la ''Fama'', la ''Fortuna'', la ''Virtù guerriera'' e l'''Abbondanza'' (o ''Fortezza'').<ref name="
==== Camera Antica ====
[[File:Castello (Montechiarugolo) - camera Antica 5 2024-04-14.jpg|thumb|left|Camera Antica]]
[[File:Castello (Montechiarugolo) - camera Antica 2 2024-04-14.jpg|thumb|Volta della Camera Antica]]
Ad angolo sorge la camera da letto, in origine forse adibita a studio di Pomponio Torelli. La volta a crociera del soffitto e le lunette delle pareti sono interamente decorate con un ciclo di affreschi incentrato, secondo le interpretazioni più diffuse, sulla vita dell'uomo, tra putti ed angeli in monocromo; i quattro spicchi in sommità rappresenterebbero le principali attività maschili: la pesca, la guerra, la pastorizia e l'agricoltura; le quattro lunette raffigurerebbero allegoricamente altrettanti momenti della giornata: alba, giorno, tramonto e sera.<ref name="Castello di Montechiarugolo o della Bema (Monticelli Terme - Parma)"/> Secondo uno studio risalente al 2006, i dipinti della volta rappresenterebbero invece le allegorie della ''Forza fisica'', dell{{'}}''Ingegno'', della ''Fortuna benevola'' e della ''Felicità'', mentre nelle lunette sarebbero raffigurati la ''Notte'', il ''Giorno'', il ''Tempo rivelatore della Verità'' e la ''Considerazione'' accanto alla ''Vigilanza'' ed al ''Discernimento''.<ref name="Il Castello di Montechiarugolo... fortissima e inespugnabile fabrica">{{cita|Cattani, Colla.}}</ref> I dipinti furono realizzati nella seconda metà del XVI secolo, probabilmente dai pittori parmigiani [[Innocenzo Martini]] o Giovanni Antonio Paganino,<ref name="
L'arredamento è costituito da un letto rinascimentale, una culla [[barocca]], un armadio tardo-seicentesco riccamente intagliato, una cassapanca coeva e, alle pareti, un alto rivestimento ligneo risalente alla fine del XVII secolo, proveniente dalla sagrestia della [[Collegiata di San Giovanni Battista (Polesine Zibello)|collegiata di San Giovanni Battista]] a [[Pieveottoville]].<ref name="
==== Saletta della Fata Bema ====
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=== Loggiato ===
[[File:Castello (Montechiarugolo) - loggiato 3 2024-04-14.jpg|thumb|Loggiato]]
La quattro sale principali del piano terreno si aprono sul lungo loggiato su colonne in pietra che aggetta dalla facciata orientale; coperta da un soffitto con travetti lignei, la balconata è caratterizzata dagli affreschi che ne ricoprono le pareti e il parapetto in muratura, risalenti al XV secolo;<ref name="
All'interno delle pitture sono inoltre presenti numerose iscrizioni aggiunte già all'epoca di Guido Torelli, che costituiscono un'importante memoria storica dei principali eventi che coinvolsero la nobile stirpe fino alla sua caduta.<ref name="Il loggiato"/>
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