Comunità ebraica di Napoli: differenze tra le versioni
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È tuttavia importante ricordare come il [[Regno di Napoli]], sia prima che dopo le espulsioni di massa del 1540-1541, continuò ad essere comunque la destinazione, durante la dominazione spagnola, di diverse famiglie di origini ebraiche, formalmente convertite al cristianesimo, provenienti dalla [[penisola iberica]] (in particolare dal [[Portogallo]], successivamente all'annessione di quel regno da parte della corona spagnola nel 1580). Nel regno di Napoli non era infatti presente l'Inquisizione spagnola, nonostante numerosi tentativi fatti dalle autorità di introdurla, elemento questo che costituiva un indubbio vantaggio per i ''marranos''. Alcune di queste famiglie raggiunsero grande preminenza e vennero nobilitate. Tra queste possiamo menzionare i [[De Torres]], i Sanchez, i [[Pinto (famiglia)|Pinto]], i [[Vaaz]].
Molti ebrei cacciati da Napoli si stanziarono nella zona meno popolata dei [[Campi Flegrei]], all'estremità del [[golfo di Pozzuoli]], facendo rivivere l'antico borgo romano di ''Bauli'', oggi [[Bacoli]]<ref>https://judaica-mediterranea.blogspot.com/2017/01/il-marranesimo-di-bacoli-di-ciro-moses.html</ref>, dove tuttora nella popolazione sono relativamente diffusi nomi veterotestamentari (Azaria, Ester, Ezechiele, Gabriele, Geremia, Gioacchino, Giona, Giosafatte, Giuditta, Isaia, Michele, Mosè, Rachele, Raffaele, Samuele, Tobia, ecc.), e sicuramente i due cognomi Guardascione e Salemme hanno chiari riferimenti ebraici ("guarda a Sion" e "Shalom"). Quando successivamente furono forzati ad abbracciare il cristianesimo, scelsero fra i santi quello meno cristiano di tutti, [[Sant'Anna]], la madre di [[Maria, madre di Gesù|Maria Vergine]]
[[Sessa Aurunca]] ha fatto parte della provincia di Napoli fino al 1923,"ospitò una cospicua comunità ebraica, specialmente in età angioina (a partire dal XIII secolo) e poi in età aragonese. Questo periodo è stato un momento di relativa fioritura per le comunità ebraiche nel Regno di Napoli, spesso coinvolte in attività economiche vitali.Gli ebrei di Sessa Aurunca :"erano particolarmente attivi nel settore finanziario, in particolare con i banchi di prestito (attività spesso svolta dalle comunità ebraiche in un'epoca in cui il prestito a interesse era proibito per i cristiani). Ad esempio, si menzionano figure come Sabatino de Moyse (nel 1452) e Angelo di Moise (nel 1473) come banchieri attivi a Sessa. Un'altra attività menzionata è la tintoria e il commercio della seta.▼
[[Sessa Aurunca]] ha fatto parte della provincia di Napoli fino al 1923.
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"Giudecca" o Quartiere Ebraico: Esisteva un'area della città che era tradizionalmente associata alla comunità ebraica, una sorta di "ghetto" o "giudecca". Alcune fonti storiche indicano che gli ebrei erano allocati nella zona della Maddalena, corrispondente all'attuale Via Guglielmo Marconi. È stato recentemente proposto di ripristinare l'antica denominazione di questa strada, "Vi degli Ebrei", per onorare la memoria della comunità ebraica, in quanto il cambio di nome avvenne nel 1939 a seguito delle leggi razziali. Si dice che la Chiesa della Visitazione (già Santa Maria a Castellone), presumibilmente intorno al 1500, fosse un luogo di culto ebraico, suggerendo un insediamento ebraico in quella zona.
Convertiti al Cristianesimo: Nel 1294, sotto la pressione conversionistica della Corte e degli Ordini Mendicanti, 34 ebrei di Sessa Aurunca ricevettero il battesimo e furono esentati dal pagamento delle tasse. Questo era un fenomeno comune in molte comunità ebraiche dell'epoca.
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