Carta: differenze tra le versioni
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Secondo la tradizione, la carta fu prodotta per la prima volta nel 105 da Cai Lun, un [[Eunuco (storia della Cina)|eunuco]] della corte cinese Han dell'imperatore [[Han Hedi|He]]. Il materiale (carta) usato era probabilmente la corteccia dell'albero del [[gelso da carta]] (''[[Broussonetia papyrifera]]''), opportunamente trattata e filtrata in uno stampo di bastoncini di [[bambù]]. La più antica carta conosciuta di cui ci sia pervenuto un campione fu fabbricata con [[straccio|stracci]] intorno al 150. Per altri cinquecento anni circa, l'arte della fabbricazione della carta fu confinata in Cina, ma nel 610 fu introdotta in [[Giappone]] e, intorno al 750 nel [[Medio Oriente]]. La carta comparve in [[Egitto]] all'incirca nell'800, ma non fu fabbricata fino al 900 (vedi [[papiro]]).
Il suo uso fu introdotto in [[Europa]] dagli [[Arabi]], i quali scoprirono il segreto di lavorazione a seguito della [[battaglia del Talas]] nel [[751]] contro i Cinesi. In quell'occasione catturarono dei produttori di carta e ne avviarono la produzione dapprima a [[Samarcanda]]. Si parla quindi di una cartiera costruita in [[al-Andalus]] (Spagna islamica), a [[Játiva]], intorno al 1150. La [[Storia della Sicilia islamica|Sicilia sotto dominio islamico]] potrebbe essere stata la prima terra europea in cui fu costruito uno stabilimento per trattare i [[cascame|cascami]] del [[cotone (fibra)|cotone]], secondo le tecniche apprese già nella seconda metà dell'[[VIII secolo]].<ref>Jonathan M. Bloom, "Revolution by the Ream. A History of paper", su: ''Saudi Aramco World'', May/June 1999, pp. 26-39 {{Cita web|url=http://www.saudiaramcoworld.com/issue/199903/revolution.by.the.ream-a.history.of.paper.htm|titolo=A History of Paper|autore=Jonathan M. Bloom|sito=Arab and Islamic cultures and connections|lingua=en|accesso=1º aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190607213800/https://archive.aramcoworld.com/issue/199903/revolution.by.the.ream-a.history.of.paper.htm|dataarchivio=7 giugno 2019|urlmorto=sì}}</ref>
Una testimonianza particolarmente autorevole è quella del viaggiatore arabo [[Ibn Hawqal|Ibn Ḥawqal]],<ref>''Kitāb ṣūrat al-arḍ''.</ref> che visitò Palermo (Balarm) nel 972. Costui riporta che, tra gli oggetti da lui visti, vi fosse proprio la carta. Per quanto manchino testimonianze "interne" sulla produzione ''in loco'', appare assai probabile che proprio a [[Palermo]], la capitale dell'isola (la capitale greca era [[Siracusa]] e quella dei [[Berberi]] era [[Agrigento|Girgenti]]), fosse stato predisposto dalle autorità [[Aghlabidi]], [[Kalbiti]] di Sicilia o [[Fatimidi]] un apposito ''[[Tiraz|ṭirāz]]'': un laboratorio sotto diretto controllo dei governanti, in cui fabbricare carta, così com'era abitudine per ogni capitale di governatorato [[islam]]ico, anche a fini di prestigio.
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