Impero sasanide: differenze tra le versioni

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[[File:Ghal'eh Dokhtar2.jpg|miniatura|sinistra|upright=1.6|[[Dezh Dokhtar|Qalʿe Dokhtar]] nell'odierna [[provincia di Fars]] in [[Iran]], costruito da [[Ardashir I]] nel 209, prima di sconfiggere l'[[Impero dei Parti]].]]
 
I resoconti che narrano la caduta dei Parti e l'ascesa dei Sasanidi sono discordanti, e i dettagli su questi avvenimenti sono un mistero.<ref>{{cita|Frye (2005)|p. 461}}.</ref> L'Impero sasanide fu fondato a [[Istakhr|Iṣṭakhr]] da [[ArdashirArdashīr I]], un discendente dei sacerdoti della dea [[Anahita]].
 
Bābak era in origine il sovrano della regione di Kheir, tuttavia, a partire dall'anno 200, riuscì a rovesciare Gocihr e ad autoproclamarsi nuovo re dei Bazrangidi. Sua madre, Rodhagh, era la figlia del governatore provinciale di Persia. Bābak e suo figlio maggiore Sapore riuscirono a espandere la propria potenza su tutta la Persia.<ref name="far180"/><ref name="zar194198"/> Gli avvenimenti successivi non sono chiari, a causa dell'insufficienza delle fonti. È certo tuttavia che, deceduto Babak, il governatore di [[Darab|Darabgerd]], Ardashīr, fu coinvolto in una lotta per il potere con suo fratello maggiore Sapore. Le fonti narrano che Sapore, andandosene da un incontro con il fratello, fu ucciso da un tetto di un edificio che crollò su di lui. A partire dal 208, dopo avere giustiziato gli altri fratelli, Ardashīr si proclamò re di Persia.<ref name="far180">{{cita|Farrokh e Frye (2009)|p. 180}}.</ref><ref name="zar194198">{{cita|Zarinkoob (1999)|pp. 194-198}}.</ref>