Sultanato selgiuchide: differenze tra le versioni

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Subito dopo la sconfitta dei Bizantini a Manzicerta, Malik Shāh mise gli occhi sull'Anatolia, che, trascurata dalla nobiltà bizantina, si offriva come terra ideale per la migrazione delle [[tribù]] di [[allevamento|allevatori]]-[[guerra|guerrieri]] [[turkmeni]] al seguito dei Selgiuchidi.
 
Malik Shāh affidò il compito al cugino [[Suleyman ibn Qutulmish]], che, tra il 1073 e il 1081 occupò gran parte dell'Anatolia, costituendovi l'autonomo [[Sultanato di Rum]], vassallo dell'impero di Malik Shah. La capitale del nuovo stato venne posta a [[Nicea]], [[Assedio di Nicea (1077)|conquistata]] nel 1077. Nel 1085 Suleyman ottenne anche la consegna di [[Antiochia]] e dell'intera [[Cilicia]], seguite, nel 1086, dalla grande città di Edessa.
 
Allo stesso tempo Malik Shāh affidò al fratello [[Tutush I]] il compito di occupare la [[Siria]], formandovi un [[Sultanato di Siria|sultanato]] vassallo. Tutush, per affermare il proprio potere, fece quindi assassinare nel 1079 l'emiro selgiuchide di [[Damasco]] [[Atsiz ibn Uvak|Atsiz]], divenendo l'unico signore delle terre comprese tra l'Egitto e [[Aleppo]], sua vassalla.