Giotto: differenze tra le versioni

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I primi anni del pittore sono stati oggetto di credenze quasi leggendarie fin da quando egli era in vita. [[Giorgio Vasari]] racconta che Giotto fosse capace di disegnare una perfetta circonferenza senza bisogno del compasso, la famosa "O" di Giotto. Si narra inoltre che [[Cimabue]] avesse scoperto la bravura di Giotto mentre disegnava delle pecore con del carbone su un sasso, aneddoto riportato da [[Lorenzo Ghiberti]] e da [[Giorgio Vasari]]. Altrettanto leggendario è l'episodio di uno scherzo fatto da Giotto a Cimabue dipingendo su una tavola una mosca: essa sarebbe stata così realistica che Cimabue tornando a lavorare sulla tavola avrebbe cercato di scacciarla. Le novelle raccontano verosimilmente soprattutto la grande capacità tecnica e la naturalezza dell'arte di Giotto.
 
Giotto si sposò verso il [[1287]] con Ciuta (Ricevuta) di Lapo del Pela. La coppia ebbe quattro figlie e quattro figli, dei quali uno, Francesco, divenne a sua volta pittore. Giotto s'adoperò perché un altro dei suoi figli, di nome anch'egli Francesco, divenisse priore della chiesa di San Martino a Vespignano, oltre che suo procuratore in [[Mugello]], dove allargò le proprietà terriere della famiglia. Dette poi in sposa ben tre delle sue figlie cona uomini nei dintorni del Colle Mugellano, segno inequivocabile di una sua fortissima "mugellanità" e dei profondi legami mantenuti dal pittore per tutta la vita col suo territorio d'origine. Recenti studi indicano come una dalle sue prime opere sia il frammento della [[Madonna di Borgo San Lorenzo|Madonna]] conservato proprio in Mugello nella Pieve di [[Borgo San Lorenzo]], databile intorno al [[1290]].
La prima volta che Giotto venne ufficialmente nominato è in un documento recante la data [[1309]], nel quale si registra che Palmerino di Guido restituisce ad [[Assisi]] un prestito a nome suo e del pittore.