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Carmela Baricelli |
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== Biografia ==
Carmela Baricelli nacque a Casalbuttano il 25 gennaio 1861
Fin da bambina iniziò a lavorare come sarta, rinunciando inizialmente al desiderio di proseguire gli studi<ref name=":1" />. Nel 1873 manifestò apertamente la volontà di frequentare la scuola e, sapendo già leggere e scrivere, fu ammessa direttamente alla seconda elementare. Nel 1879 conseguì il diploma di maestra e nel 1887 si laureò all’Università di Pavia, grazie alla nuova normativa che permetteva alle donne l'accesso agli studi universitari..
Dal 1890 insegnò presso l’Istituto “Anguissola” di Cremona.
=== '''Impegno politico e sociale''' ===▼
Nel corso della sua permanenza a Cremona fu attivamente coinvolta nelle iniziative del movimento operaio.<ref name=":2">{{Cita libro|titolo=Ritorno alla fede sulle vie del Vangelo. Uno sguardo sul mondo}}</ref> Partecipò nel 1892 al congresso di Genova che portò alla fondazione del [[Partito dei Lavoratori Italiani|Partito dei lavoratori italiani]], e nel 1893 fu tra i promotori della Camera del lavoro di Cremona, entrando a far parte nella commissione esecutiva.<ref name=":2" />
=== Carriera scolastica ===
Durante l'esperienza padovana
Successivamente venne trasferita a Torino presso la Regia Scuola complementare autonoma «Margherita di Savoia» e, dopo un breve ritorno all'''Anguissola'' di Cremona, assunse l'incarico di preside presso l'Istituto Magistrale di Belluno.
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Negli anni ottanta del Novecento aderì al Partito Socialista e collaborò con [[Leonida Bissolati]] all’organizzazione di conferenze e dibattiti, acquistando fama fra i giovani socialisti cremonesi. Oltre a Bissolati, in quegli anni fu a fianco di personaggi di spicco del socialismo dell'epoca, come [[Filippo Turati|Turati]] e [[Ghislieri (famiglia)|Ghisleri]].
Partecipò a numerose associazioni femminili, come la Società operaia femminile di mutuo soccorso, la Lega di resistenza femminile e la Lega di emancipazione femminile e fu iscritta al casellario politico per la sua attività ritenuta sovversiva.<ref>{{Cita libro|autore=Angelo Maria Telli|titolo=|p=116|posizione=}}</ref>
Il dissenso con la linea del partito si approfondì negli anni successivi, fino alla rottura definitiva nel 1914, quando Baricelli assunse posizioni apertamente interventiste, in contrasto con l'orientamento neutralista del PSI. Nello stesso anno fondò il giornale ''L’Alleanza Interventista'', segnando una netta svolta rispetto al precedente impegno socialista.
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Dopo l'esperienza torinese e la delusione dell'esperienza socialista, nel 1919 Baricelli fece ritorno
Negli anni successivi si riavvicinò alla religione cattolica. Tra la fine del 1934 e l'inizio del 1935 entrò come ospite pagante nell’Istituto del "Buon Pastore" di Cremona, dove trascorse gli ultimi undici anni della sua vita, dedicandosi all’istruzione delle giovani ospiti e ad attività religiose.<ref name=":0">{{Cita sito|url=https://liberliber.it/autori/autori-b/carmela-baricelli/|titolo=Carmela Baricelli|accesso=}}</ref>
Morì il 14 aprile 1946.<ref name=":0" />
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