Timon e Pumbaa: differenze tra le versioni
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* Nel secondo film, ''[[Il re leone II - Il regno di Simba|Il Re Leone 2 - Il regno di Simba]]'' (1998) Timon e Pumbaa hanno un ruolo meno centrale e più secondario, diventando i babysitter di [[Kiara]], la figlia di Simba. Non hanno ruoli importanti , tranne giocare con Kiara e Kovu a spaventare gli uccelli ed essere inseguiti dai rinoceronti ( facendo per sbaglio scattare tra i due un primo bacio ) e aiutare Simba e il suo branco , nel culmine del film ad affrontare [[Zira (Disney)|Zira]] e i Rinnegati.
* Nel terzo film
* Timon e Pumbaa appaiono come piccolo cameo in [[Leroy & Stitch]] (2006).
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== Caratterizzazione ==
=== Timon ===
È un suricato intelligente e scaltro che si definisce il cervello del duo, sebbene non sia ingegnoso come vorrebbe far credere: spesso, infatti, rivendica le idee avute da Pumbaa come sue ed è molto più impulsivo di quest'ultimo. Ha un carattere piuttosto spiritoso, altruista, a volte egoista e spensierato, ma dimostra spesso di avere un cuore buono e farebbe qualsiasi cosa per aiutare i suoi amici. Diversamente dalla maggior parte dei suricati, che lavorano costantemente, Timon è un pigro sognatore che si auto-esilierà dal branco, non sopportando lo stile di vita claustrofobico dei suoi simili. Nella serie animata ''[[Timon e Pumbaa (serie animata)|Timon e Pumbaa]]'', si scopre essere anche un po' scorbutico e cinico. A causa della bassa posizione che occupa nella catena alimentare
Mike Surrey, il supervisore dell'animazione di Timon, cercò di incorporare alcuni tratti di Nathan Lane nel personaggio, notando che l'attore disponeva di sopracciglia che puntavano in su quando si esprimeva con la faccia e quindi molto "cartoonesche". Oltre alle sopracciglia, Surrey prese nota del modo in cui Lane alzava le spalle e gesticolava con le mani. Lane descrisse il personaggio come un "ragazzino esuberante e allegro" che trova una sistemazione perfetta per lui in Pumbaa, senza però precisare la profondità del loro rapporto. Insinuò scherzosamente che il personaggio fosse [[Ebrei|ebreo]], dicendo "Non lo avete visto baciare la [[Mezuzah]] sull'alberello?", e puntando alla sua esclamazione ''"Carnivores! [[Oy vey|Oy]]!",'' quando Nala lo sveglia. Sul soggetto del presunto ebraismo del personaggio, il regista [[Roger Allers]] disse che non ci aveva riflettuto molto, concedendo però che Timon dimostrasse comportamenti tipici di New York, con le sue repliche scattanti e i suoi sguardi furbi, mentre il co-regista [[Rob Minkoff]] disse che "se c'è un sottofondo di ciò, non era intenzionale".<ref name="nytimes" />
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Pumbaa è un facocero. Il suo nome nel dialetto [[Lingua swahili|swahili]] di [[Dar es Salaam]] significa «stupefatto», «spaventato», oppure «scemo», «pazzo» in [[Zanzibar]] e [[Pemba (isola)|Pemba]].<ref>{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1994/11/29/page_029.pdf|titolo=Simba e Rafiki, le lingue del Re Leone|autore=[[Arminio Savioli]]|sito=L'Unità|data=1994-11-29|lingua=it|accesso=2022-11-03}}</ref>
È dotato di un carattere buono, gentile e simpatico, e si preoccupa profondamente per i suoi amici. Nonostante dimostri un'ingenuità quasi infantile che può venire spesso interpretata come stupidità, è più intelligente di quanto sembri
Il supervisore all'animazione di Pumbaa, Tony Bancroft, inizialmente aveva richiesto l'incarico di animare Zazu, avendo già animato il personaggio volatile Iago in ''[[Aladdin (film 1992)|Aladdin]]''. Quando gli venne assegnata l'animazione di Pumbaa, Bancroft passò sei mesi facendo ricerche sui facoceri, tentando di rendere il personaggio esteticamente piacevole, siccome i facoceri secondo lui "sono davvero gli esseri più brutti del regno animale". Bancroft si ispirò ai tratti di Ernie Sabella per l'aspetto del personaggio, ponendo enfasi sul suo sorriso. Diede inoltre al facocero una chioma basata su quella di [[Rod Stewart]].<ref name="bancroft">{{Cita web|url=https://www.comicus.it/mainmenu-interviste/item/50698-il-re-leone-3d-parla-tony-bancroft-il-pap%C3%A0-di-pumbaa|titolo=Il re leone 3d: Parla Tony Bancroft, il papà di Pumbaa|autore=Carlo Alberto Montori|sito=Comicus|data=2011-11-10|lingua=it|accesso=2022-10-31}}</ref>
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