Timon e Pumbaa: differenze tra le versioni

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Apparizioni in lungometraggi
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* Nel secondo film, ''[[Il re leone II - Il regno di Simba|Il Re Leone 2 - Il regno di Simba]]'' (1998) Timon e Pumbaa hanno un ruolo meno centrale e più secondario, diventando i babysitter di [[Kiara]], la figlia di Simba. Non hanno ruoli importanti , tranne giocare con Kiara e Kovu a spaventare gli uccelli ed essere inseguiti dai rinoceronti ( facendo per sbaglio scattare tra i due un primo bacio ) e aiutare Simba e il suo branco , nel culmine del film ad affrontare [[Zira (Disney)|Zira]] e i Rinnegati.
 
* Nel terzo film , ''[[Il re leone 3 - Hakuna Matata|Il Re Leone 3 - Hakuna Matata]]'' (2004), Timon e Pumbaa sono i protagonisti principali. : ilIl film, infatti, segue le avventure che precedono, e in parte si sovrappongono, agli avvenimenti del primo film ''[[Il re leone|Il Re Leone]], mentre i due si godono il film in un cinema , dopo aver avuto l' idea di raccontare questa volta la loro storia , mentre guardavoguardano il film originale.'' Qui si scopre che Timon apparteneva a una colonia di suricati dalla quale venne esiliato perché non in grado di scavare e non motivato, a dedicare le sue giornate al lavoro come gli altri suricati;. èViene visto come un cattivo esempio da suo zio , Max , ma compreso da sua madre. Abbandonata la colonia, dopo non essere riuscito neppure a fare da guardia , causando un attacco da parte di [[Shenzi, Banzai e Ed|Shenzi , Banzai e Ed]] , incontra casualmente Pumbaa, anche lui emarginato dagli altri animali e rimasto isolato, a causa dei suoi "problemi" di [[Flatulenza|gas]]. Nel tentativo di trovare una casa giusta per loro, vagano prima per La Rupe dei Re , nel Cimitero degli Elefanti, poi nella gola dove vengono coinvolti nella gigantesca carica di gnu in fuga e alla fine si ritroveranno in una grande giungla sul cui limite troveranno Simba, personaggio che gli cambierà completamente la loro vita. Dopo aver saputo la storia da Nala e Rafiki , Timon , sentendosi tradito dai suoi due amici , resta nella giungla , mentre Pumbaa segue Simba e Nala , ma Rafiki gli fa cambiare idea sull importanza della amicizia. Nel frattempo , Timon ritrova sua madre e Zio Max , che si erano preoccupati per lui , e che aiutano Timon e Pumbaa a sconfiggere le iene. Mentre sua madre e Zio Max creano una trappola per le iene sottoterra , Timon e Pumbaa distraggono le iene ( con Timon che chiede persino a Shenzi di sposarlo ). Quando tutto sembra perduto , Timon salva suo zio Max , sua madre e Pumbaa , facendo scattare la trappola e sconfiggendo le iene. Timon capisce l' importanza della sua casa e della sua famiglia , portando tutte le suricate nella giungla. Il film finisce con Timon ( a malavoglia ) e Pumbaa che si preparano per riguardare il film insieme ad altri personaggi Disney.
 
* Timon e Pumbaa appaiono come piccolo cameo in [[Leroy & Stitch]] (2006).
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== Caratterizzazione ==
=== Timon ===
È un suricato intelligente e scaltro che si definisce il cervello del duo, sebbene non sia ingegnoso come vorrebbe far credere: spesso, infatti, rivendica le idee avute da Pumbaa come sue ed è molto più impulsivo di quest'ultimo. Ha un carattere piuttosto spiritoso, altruista, a volte egoista e spensierato, ma dimostra spesso di avere un cuore buono e farebbe qualsiasi cosa per aiutare i suoi amici. Diversamente dalla maggior parte dei suricati, che lavorano costantemente, Timon è un pigro sognatore che si auto-esilierà dal branco, non sopportando lo stile di vita claustrofobico dei suoi simili. Nella serie animata ''[[Timon e Pumbaa (serie animata)|Timon e Pumbaa]]'', si scopre essere anche un po' scorbutico e cinico. A causa della bassa posizione che occupa nella catena alimentare, ha un'indole piuttosto pavida, infatti conta spesso sulla protezione di altri animali più grossi come Pumbaa e Simba, ma nei momenti del bisogno dimostra di essere disposto a fare lo stesso per loro, arrivando anche a rischiare la propria vita nel farlo. Cammina costantemente su due zampe, a differenza dei veri suricati, che possono sollevarsi sulle zampe posteriori ma non camminare sempre in questa posizione. Inizialmente, all'interno della sua colonia di suricati, faceva la sentinella, ma dopo aver fatto un grosso errore comprende di non appartenere a quel branco e decide di auto esiliarsi, per poi incontrare Pumbaa. Non sopporta [[Nala (personaggio)|Nala,]] soprattutto nel primo film e nello spin-off dedicato a lui e Pumbaa, in quanto è convinto che sia lei la causa della fine del trio "Hakuna Matata", facendo perdere la testa a Simba e diventandone la compagna; inoltre non le perdona di aver cercato di mangiare lui e Pumbaa.
 
Mike Surrey, il supervisore dell'animazione di Timon, cercò di incorporare alcuni tratti di Nathan Lane nel personaggio, notando che l'attore disponeva di sopracciglia che puntavano in su quando si esprimeva con la faccia e quindi molto "cartoonesche". Oltre alle sopracciglia, Surrey prese nota del modo in cui Lane alzava le spalle e gesticolava con le mani. Lane descrisse il personaggio come un "ragazzino esuberante e allegro" che trova una sistemazione perfetta per lui in Pumbaa, senza però precisare la profondità del loro rapporto. Insinuò scherzosamente che il personaggio fosse [[Ebrei|ebreo]], dicendo "Non lo avete visto baciare la [[Mezuzah]] sull'alberello?", e puntando alla sua esclamazione ''"Carnivores! [[Oy vey|Oy]]!",'' quando Nala lo sveglia. Sul soggetto del presunto ebraismo del personaggio, il regista [[Roger Allers]] disse che non ci aveva riflettuto molto, concedendo però che Timon dimostrasse comportamenti tipici di New York, con le sue repliche scattanti e i suoi sguardi furbi, mentre il co-regista [[Rob Minkoff]] disse che "se c'è un sottofondo di ciò, non era intenzionale".<ref name="nytimes" />
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Pumbaa è un facocero. Il suo nome nel dialetto [[Lingua swahili|swahili]] di [[Dar es Salaam]] significa «stupefatto», «spaventato», oppure «scemo», «pazzo» in [[Zanzibar]] e [[Pemba (isola)|Pemba]].<ref>{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1994/11/29/page_029.pdf|titolo=Simba e Rafiki, le lingue del Re Leone|autore=[[Arminio Savioli]]|sito=L'Unità|data=1994-11-29|lingua=it|accesso=2022-11-03}}</ref>
 
È dotato di un carattere buono, gentile e simpatico, e si preoccupa profondamente per i suoi amici. Nonostante dimostri un'ingenuità quasi infantile che può venire spesso interpretata come stupidità, è più intelligente di quanto sembri,. infatti haHa spesso idee brillanti e intuizioni perspicaci che Timon spesso spaccia, con gran spudoratezza, per sue. Ha sempre un'inarrestabile fame di insetti ed il suo tratto caratteristico sono le flatulenze che emanano un tanfo pestilenziale, capace di mettere fuori combattimento o in fuga chiunque: per questo stesso motivo da giovane era evitato da tutti gli altri animali, cosa che lo costrinse ad un isolamento forzato fino all'incontro fortuito con il futuro amico Timon. Sembra essere molto forte, anche se non come un leone, infatti è riuscito a mettere in fuga [[Shenzi, Banzai ed Ed]] da solo. Una cosa che lo fa andare su tutte le furie è il fatto di essere chiamato "maiale": quando si sente apostrofare così si infuria molto e si scaglia con forza contro ilchi colpevoleha fatto questa dell'affermazione.
 
Il supervisore all'animazione di Pumbaa, Tony Bancroft, inizialmente aveva richiesto l'incarico di animare Zazu, avendo già animato il personaggio volatile Iago in ''[[Aladdin (film 1992)|Aladdin]]''. Quando gli venne assegnata l'animazione di Pumbaa, Bancroft passò sei mesi facendo ricerche sui facoceri, tentando di rendere il personaggio esteticamente piacevole, siccome i facoceri secondo lui "sono davvero gli esseri più brutti del regno animale". Bancroft si ispirò ai tratti di Ernie Sabella per l'aspetto del personaggio, ponendo enfasi sul suo sorriso. Diede inoltre al facocero una chioma basata su quella di [[Rod Stewart]].<ref name="bancroft">{{Cita web|url=https://www.comicus.it/mainmenu-interviste/item/50698-il-re-leone-3d-parla-tony-bancroft-il-pap%C3%A0-di-pumbaa|titolo=Il re leone 3d: Parla Tony Bancroft, il papà di Pumbaa|autore=Carlo Alberto Montori|sito=Comicus|data=2011-11-10|lingua=it|accesso=2022-10-31}}</ref>