Australopithecus: differenze tra le versioni
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Si trattava di animali piuttosto piccoli e gracili, di altezza compresa fra i 120 e i 150 cm. Era presente un [[dimorfismo sessuale]] piuttosto accentuato, coi maschi considerevolmente più grandi e robusti delle femmine (fino al 50%, contro una media del 15% nell'uomo moderno<ref>{{Cita libro | cognome = Beck | nome = Roger B. | coautori = Linda Black, Larry S. Krieger, Phillip C. Naylor, Dahia Ibo Shabaka, | titolo = World History: Patterns of Interaction | anno = 1999 | url = https://archive.org/details/mcdougallittellw00beck | editore = McDougal Littell | data = 1999 | città = Evans ton, IL | ISBN = 0-395-87274-X }}</ref>). Ciò lascia supporre che questi animali vivessero in gruppi capitanati da un maschio dominante, similmente a quanto osservabile fra gli attuali [[gorilla]].
Il [[cervello]] della maggior parte degli Australopitecus aveva dimensioni pari a circa il 35% di quelle dell'attuale cervello del genere ''[[Homo]]''. La [[mandibola]] era molto robusta e munita di denti forti ed appiattiti, con [[canini]] poco pronunciati e [[premolari]] e [[molari]] forti e dallo smalto ispessito, indicanti una dieta principalmente vegetariana<ref>{{Cita libro|titolo= Evolution: The First Four Billion Years|url= https://archive.org/details/evolutionfirstfo00mich| autore-capitolo=McHenry, H.M | capitolo=Human Evolution |curatori=Michael Ruse & Joseph Travis | anno=2009 | editore= The Belknap Press of Harvard University Press | città = Cambridge, Massachusetts |pp=261–265| isbn=978-0-674-03175-3 }}</ref>. Gli arti anteriori avevano pressappoco la stessa lunghezza di quelli posteriori, nei quali l'opponibilità del [[pollice (dito)|pollice]] era stata praticamente persa per supportare un'andatura bipede.
Non si ha notizia di utensili utilizzati dagli australopitechi (o almeno si pensa che essi non fossero maggiormente dediti al loro utilizzo di quanto non lo siano i primati moderni), così come si pensa che essi non abbiano sviluppato alcuna forma di [[linguaggio]]. ''[[Australopithecus garhi]]'' sembrerebbe tuttavia essere un'eccezione: i resti di questa specie sono stati ritrovati assieme ad utensili e resti di animali macellati, il che farebbe pensare al sorgere di una primitiva industria degli utensili sviluppata parallelamente a quella di ''Homo'', in quanto ''A. garhi'' si sarebbe evoluto molto probabilmente dopo il distacco dagli australopitechi della linea evolutiva che avrebbe poi portato a ''Homo''.
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