Almohadi: differenze tra le versioni

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Gli '''Almohadi''' o '''Almoadi''' (''Almoàdi''<ref>{{Treccani|almohade|Almohade|v=sì|accesso=27 settembre 2024}}</ref>; {{arabo|الموَحِّدون|al-Muwaḥḥidūn}}; {{Lett|gli unitari, gli attestatori dell'unicità di Dio}}) èfurono la quarta delle sette dinastie del Marocco, originaria dall'Atlas e appartenente al gruppo berbero dei Masmuda o Masmouda. Come nel caso degli Almoravidi, gli Almohadi nascono come un movimento religioso il cui fondatore fu Mohammed Ibn Toumert, berbero nato verso il 1080 a Igilliz, nella tribù dei Hargas. Questa dinastia marocchina di fede [[Musulmano|musulmana]], emerse in opposizione agli [[Almoravidi]], governò il Marocco medievale, regnò su una parte dell'Est del [[Maghreb]] e regnò sulla [[Spagna musulmana]] dal [[1147]] al [[1269]]. Fu detta anche '''dinastia dei Banū ʿAbd al-Muʾmin''' ({{arabo|بنو عبد المؤمن}}), ossia "Figli di [[ʿAbd al-Muʾmin]]", dal nome del primo [[sultano]]. Il loro secondo Sultano assunse il titolo di [[Califfo]] per motivi eminentemente politici, non ricoprendo giuridicamente tutti i requisiti previsti per una tale carica (limitato riconoscimento -''[[bayʿa]]''- da parte del restante e maggioritario mondo islamico e non arabicità dei sovrani).
 
Un esponente culturale della dinastia almohade fu [[Averroè]], giudice supremo a [[Cordova]], il cui pensiero fiorì proprio nell'area culturale e in relazione al potere di tale dinastia.